Un appuntamento mancato

di Lorenzo Cavallo

 

Il risveglio

Di solito era mia madre a svegliarmi la mattina presto, brandendo, al capezzale del mio letto, un tazza di caffè fumante. Quell’odore, l’odore del caffè bollente, boicottava ogni sensazione allarmante.Sembrava parlarmi ogni mattina, sussurrandomi parole dolci e al contempo forti. [continua a leggere]

 

Sociologia

[…] Nella stanza mancava qualche pennellata di bianco, ed era evidente che quelle che c’erano erano fresche. Inoltre c’erano degli scatoloni con pezzi di polistirolo e plastica strappata in un angolo e delle mensole accatastate con un martello ed una cassetta per gli attrezzi in un altro.Proiettai nei suoi occhi il film della mia vita, tanto da credere, nella regione più ad est del mio cuore, che Carlo stava allestendo, nel suo scarno salotto, una camera per me, per ospitarmi a tempo indeterminato. [continua a leggere]

 

L’invasione

[…] Quando ero arrivato la sera prima, uscendo dalla stazione centrale, mi ero ritrovato sulla sinistra l’immenso Duomo che dominava solennemente tutta la città. Chissà come, avevo eletto quell’idolo religioso come icona di quel luogo e di quei giorni. Ovunque mi girassi, vedevo quel castello gotico nel volto d’ogni passante. [continua a leggere]

 

Ludwig

[…] Non sapevo cos’altro fare a Colonia, quindi dedicai il giusto tempo ad ogni opera d’arte del museo, da quella più insulsa a quella più graziosa, senza alcuna differenza. Una volta visitato l’intero museo, feci interamente un altro giro, riguardando tutte le opere. Poi feci ancora un altro giro, ma questa volta mi occupai di riguardare solo le opere che mi erano piaciute di più. [continua a leggere]

 

La ragazza

[…] Una volta finito lo spettacolo, anch’io decisi di spostarmi e mi diressi di nuovo verso il Ludwig Museum, per andare a dare un’occhiata agli orari del museo romanico. Di roba romana ne avevo già vista a sufficienza, e di certo non sarei andato all’estero per vedere qualcosa di ‘’romanico’’, ma non sapevo proprio che altro fare, oltre a girare per le zone del centro. Aggirando il Duomo mi capitò di vedere un’altra coppia che pomiciava appoggiata al muro antico della cattedrale. Ebbi un sussulto quando mi resi conto che quella era la giovane coppia di prima, la stessa che fino a qualche minuto prima litigava davanti a tutti! [continua a leggere]

 

L’erotico imbarazzo

[…] Per i primi minuti stemmo in silenzio, uno di quelli imbarazzati che sottendono molte cose, ma io non ero nella condizione mentale di analizzare alcun che. Poi iniziammo a conversare del più e del meno, delle nostre vite: della sua, così misteriosa e della mia, completamente inventata. [continua a leggere]