Alcune ultime del mese

Tra belle e cattive notizie questo mese di Giugno è ormai arrivato alla fine. Luglio è iniziato ma precedenti avvenimenti continuano a farsi sentire restando invischiati nei giornali, internet, nelle menti dei cittadini come fossero solide ragnatele. Ad essere sinceri sono state ben altre notizie e fatti ad avere  scosso la nostra quotidiana esistenza e tutte accadute molto prima di queste ultime settimane; non si dovrebbe aspettare o rassegnarsi, tanto ormai sono passate, e bisognerebbe elencare nuovamente qui tutto ciò che è stato e che è stato fatto, a partire dall’inizio di questo nuovo anno. Da un’altra parte, invece, mi rendo conto che oltre ad un tempo più dilatato, si necessiterebbe di pazienza, calma e nervi saldi per poter leggere e resistere, cercare di non perdere troppo il controllo.

Per questo fatto, principalmente, si potrebbe semplicemente riassumere i fatti salienti che hanno invaso queste ultime settimane, provando a coglierne ogni aspetto nascosto.

Iniziamo dagli ultimissimi esami di maturità. Credo proprio che Umberto Eco sarebbe stato più che felice nel sapere che solo una piccolissima percentuale di studenti ha scelto di fare il tema su di lui, anche se questo dimostra il fatto come non siano più personaggi, autori e scrittori dal grande spessore culturale a dare la spinta artistica giusta (anche fantasiosa, perché no!?) ai giovani d’oggi che da adolescenti passano ad essere uomini e ad una maturità, si spererebbe, maggiore di prima. Pochi studenti hanno deciso di tralasciare anche il tema dell’uomo e l’universo; un tema sempre ben accetto e possiamo dire eterno, ma che, anche in questo caso, è stato abbandonato. Ormai tutto quello che serve ed interessa la nuova generazione per conoscere e andare oltre l’universo è vendibile a pacchi su internet, nei videogiochi, sotto forma di nuovi cellulari accessoriati e nelle, a volte distorte, notizie prese da una delle più grandi invenzioni dell’essere umano: il televisore, o televisione, o tubo catodico, o plasma o rimescolatore incessante di notizie non sempre utili ma come dice lo scrittore e scultore Mauro Corona “è una scuola di vita anche questa”.

Dopo il Brexit e l’uscita dell’Inghilterra dall’Unione Europea le acque si fanno turbinose e tutt’altro che tranquille sebbene lo humor inglese sembri sempre dire tutt’altro, e non perde mai la calma, anche se già piccoli tafferugli e ripensamenti arrivano dalle altre nazioni del regno come Irlanda o Scozia. Rimane seria l’Inghilterra e fiduciosa sebbene giovani inglesi e non solo vogliono chiarimenti, diritti e giustizia. Non si preoccupa nemmeno se dovesse subire cali e perdite economiche; poco conto per una nazione sovrana come lei. Resta pur sempre forte, imbattibile, grande impero e conquistatrice e poi diciamocelo non ha mica perso la partita degli europei, che stanno avendo luogo in Francia, contro l’Islanda. Ah si? Ha perso? Scusate allora.

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Notte del 12 Giugno 2016.

Orlando, Florida.

Notte di calma apparente nella città. Un giorno come un altro. In tutto il centro abitato di quello stato americano tutto scorre tranquillamente per le vie e per i locali aperti. Così potrebbero descriverla gli abitanti del posto. Nulla è in disordine e l’intera situazione è sempre sotto controllo, potrebbero benissimo testimoniare tutti, e giurarlo se necessario. La cittadina tace tranquilla e le ore scorrono sommesse lungo le lingue di cemento e asfalto.  La famosa quiete prima della tempesta. È sempre perfettamente in ordine e nessuno mai che veda qualcosa di strano nell’aria. Quando tutto sembra andare per il meglio, o come dovrebbe essere, in  una nottata di Giugno, ecco la molla dell’ingranaggio rutinario che salta, la scintilla che manda all’aria e manda tutto in pezzi, e da un piccolo locale della città americana scoppi, tonfi e gente che grida esce fuori seminando il panico. Le forze dell’ordine, le tv e la stampa impazzano frementi e scalmanati. Ad un uomo, un trentenne, cittadino americano di origine afgana salta il cosiddetto “boccino” quella notte. Entra in un locale gay. Si aggira disinvolto fra la folla che a tutto pensa, tranne che al personaggio, uomo comune lì da poco entrato. Continua ad immischiarsi nella massa quando nel bel mezzo della sala tira fuori un arma da fuoco. Unico oggetto che nessuno credeva potesse avere con se. Dopo quel fatto nessun conoscente vedrà più quell’uomo con occhi amichevoli e come prima ma continueranno a ripetere a loro stessi che era una persona normale e simpatica, che non avrebbe potuto far male nemmeno ad una mosca. Un uomo normale, un uomo comune. Ma lui, l’uomo dico, in quel momento non pensa a nient’altro che al piano escogitato e continuamente in elaborazione nella sua mente. Non pensa al dopo. Tira fuori la sua arma e sotto gli sguardi confusi e nello stesso momento terrorizzati dei presenti, lui apre il fuoco e compie il suo destino. Un bagno di sangue, un “BlutBad” come potrebbe esprimersi qualche letterato del passato. Cinquanta i morti quella notte e l’uomo, l’assassino con il suo piano non uscirà più vivo da quel locale. “Una delle stragi di massa più grandi e letali della storia americana”, così molti la descrivono. Ma l’America di sangue ne ha visto a sufficienza. Sopra litri è passata e non tutto di squilibrati assassini. Eppure è ancora la che si rialza, se la cava. Si pulisce un po’ le scarpe e subito torna frettolosa a difendere la sua solenne grandezza e libertà. Due uomini, il mattino seguente, passano di fronte ad un’edicola situata a pochi kilometri dal luogo del delitto. Accanto a quel locala. Leggono il titolo del primo articolo che appare enorme sulla primissima pagina del giornale. Indifferenti, calmi mentre il traffico ricomincia il suo percorso. Due uomini sulla settantina, che leggono sereni il fattaccio. Uno dei due guarda l’amico storcendo un po’ la bocca, l’altro scuote la testa e sussurra: “Se la gente è scema, che ci vuoi fare!”. Veterani. La libertà passa inosservata. Sotto facce di uomini comuni, abituate e annoiate.

La nazionale italiana di calcio combatte agli europei di Francia per mantenere saldo il titolo per non essere mai stata battuta da quella tedesca; ma  ecco che la Germania prende il sopravvento sulla partita e quando tutto sembrava già ormai scritto dopo il primo goal segnato dalla squadra germanica ecco un goal da parte degli azzurri e poi interminabili minuti di panico scaturito dai tempi supplementari e poi dai rigori che fino alla fine sembrano mettere in discussione di chi veramente sia la squadra più forte in campo. Un rituale, quello dell’imbattibilità dell’Italia sempre e contro la Germania, finito con amara sconfitta ma anche gioia per aver resistito fino alla fine. La Germania ha vinto e passa alle semifinali dove si scontrerà contro la padrona di casa. Un sogno azzurro durato abbastanza a lungo che deve pur sempre lasciare spazio ad altri senza tanti rimorsi e prediche verso se stesso. L’Italia ce la potrà rifare.

E mentre si cerca di dimenticare questa delusione calcistica il cinema Italiano, ma anche quello internazionale, perde due grandi protagonisti del grande schermo. Il primo, il grande gigante buono e barbuto posizionato davanti alla macchina da presa, quasi sempre in compagnia del compare magrolino e biondo. Morto all’età di 86 anni, napoletano verace e fiero di esserlo ma con un nome talmente conosciuto in tutta Italia e all’estero, il fragoroso suono del suo pugno chiuso tirato dall’alto verso il basso sopra la testa dei suoi avversari riecheggerà per sempre nella memoria e nei cuori di tutti quegli spettatori e incalliti fan. BUD SPENCER.

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Bud Spencer nel film “Botte di Natale”

Il secondo, ma pur sempre mostro sacro del cinema americano e internazionale, è invece stato sempre dietro alla macchina da presa. Sebbene i suoi ultimi lavori non siano minimamente comparabili con i precedenti, specie con il suo capolavoro “The Deer Hunter – Il Cacciatore”, rimangono testimonianza della bravura del regista Michael Cimino.

Più brutte notizie che belle, bisogna ammetterlo. Ma quando pensi che tutto sia finito qui e speri in un raggio di sole che trasporti serenità e quiete ecco una delle ultime news della settimana; l’ex Premier Silvio Berlusconi esce sano e salvo dall’ospedale ma la sua giovane fidanzata non lo vuole più e per penitenza si trasferisce in una villa con piscina e parco privato, proprio per affermare la sobrietà della coppia e del loro rapporto infranto. Questo è un duro colpo per l’Italia intera.

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