
Si dice spesso che spremere troppo un’idea può rovinare la magia e la bellezza da quell’originale intenzione. E spesso si insulta chi prova a guadagnarsi il pane sfruttando all’infinito ciò che è stato amato. Ma a volte si ha un idea diversa. Quest’idea può anche far parte, perché no, di un universo diverso dal nostro, già creato. Una nuova idea che si poggia su una forte base precedente. Non inconciliabile, ma divisibile. Legata, ma sciolta. È quello che è stato Animali fantastici e dove trovarli, una storia ambientata nell’universo magico creato dalla scrittrice inglese forse più famosa di sempre, ma sicuramente la più di successo, che però crea nuovi personaggi, nuovi ambienti, nuovi eroi e nuovi amori che nulla, tranne qualche chicca per i più attenti appassionati, hanno a che fare con le storie precedenti.
Il mondo magico ideato da J. K. Rowling per ospitare le avventure di Harry Potter si espande, e si allarga nello spazio e nel tempo. Si va oltreoceano. Si va indietro nel tempo. La magia e lo stupore rimango sempre quelli.
È il 1926 e il mago Newt Scamander sbarca a New York dall’Inghilterra. Grande appassionato dello studio degli animali magici, porta se con sé una valigia in cui conserva tutti quelli a rischio di estinzione. Ovviamente pure la valigia è magica. Tanto per chiarire. Appena fuori da Ellis Island per l’eroe del film iniziano i problemi. Alcuni dei suoi animali magici escono dalla valigia e iniziano a crear casini in una città già scossa da strani eventi, incomprensibili ai babbani (no-mag secondo il politicamente corretto tipico degli States) ma ben chiari a chiunque abbia fatto almeno un incantesimo. Animali magici non proprio simpatici uccidono e seminano il terrore tra i cittadini. In tutto questo la polizia brancola nel buio e una setta religiosa grida al ritorno delle streghe di Salem. Le autorità magiche accusano Newt di far parte di un gruppo di maghi cospiratori per cui viene costretto alla clandestinità, insieme a Jacob, un no-mag incontrato in banca, Tina e Queenie, due sorelle di cui la prima ricopriva un ruolo istituzionale prima di combinare grossi guai. I quattro dovranno quindi affrontare da soli la tragica situazione, soprattutto dopo la decisione dell’autorità magiche di sterminare tutti gli animali magici. Ovviamente il finale lascia presagire, per i meno informati dato che è stato confermato ufficialmente, neanche troppo velatamente che ci saranno dei sequel (ben quattro!).

La parte migliore del film sono certamente gli effetti speciali che regalano meravigliose immagini di quegli animali che la Rowling descrive nel libro “Gli animali fantastici: dove trovarli” perché è proprio da lì che la storia prende spunto. Il libro secondo il canone sarebbe stato proprio scritto da Newt Scamander, uno tra i più grandi conoscitori della magizoologia. Libro che viene citato nella storia di Harry Potter. Libro che Harry e i suoi compagni devono studiare. La storia poi scorre bene ed è facilmente comprensibile persino per coloro che non hanno mai sentito parlare di Harry Potter, se esistono. In più si può leggere tra le righe un accorato appello alla conservazione del nostro patrimonio faunistico e una critica a quelle persone che plagiano le menti, soprattutto dei più piccoli, con le loro malsane ideologie.
Se avete voglia di iniziare a godervi una nuova saga andate a vedere “Animali fantastici e dove trovarli” e sappiate che se riconoscerete al volo chi interpreta Johnny Depp vorrà dire che siete più fisionomisti di me. Almeno potrete provare per pochi secondi il gusto della superiorità.
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