John Hurt – Il caratterista inglese

Si è spento a 77 anni, l’attore inglese John Hurt. Forse uno dei migliori interpreti, caratteristi che il cinema custodiva con grande premura e importanza. Tranquilli, non è stato un uovo di alieno a schiudersi dal suo torace questa volta (scena memorabile che lo ha reso famoso e parodiato da Hurt stesso nel film Balle Spaziali di Mel Brooks). A portare via l’attore veterano è stata una forma più comune di tumore al pancreas; male che da tempo lo perseguitava.

Nato nel piccolo villaggio di Chesterfield, in Inghilterra, il giovane Hurt era propenso per una vita da insegnante d’arte; così come avevano sperato i genitori. Chi lo avrebbe mai detto che il campanello d’allarme sarebbe stato il ruolo di una bambina in uno spettacolo scolastico, a fargli capire che poteva puntare a qualcosa di più interessante per impegnare la sua vita?

Da quel momento s’intensificò il suo interesse per il teatro e successivamente per il cinema, specie negli Stati Uniti, dove fu ben presto notato nel film di Alan Parker Midnight Express, in cui interpretava il ruolo di un prigioniero tossicodipendente. Da quel momento la sua bravura attoriale, il suo viso timido ma scattante nello stesso tempo, si è rivelato per l’attore inglese, un buon modo per poter spaziare da un film all’altro, da un ruolo all’altro, senza difficoltà.

Nel film Orwell 1984, interpretava il protagonista, vittima di un mondo totalitario e ostile. Anni più tardi si ritroverà a vestire i panni del cancelliere Adam Sutler: personaggio sempre appartenente ad una società dispotica e dittatoriale, ma lui è qui un alto funzionario di quel governo. La facilità per Hurt di trasformarsi nei più variegati personaggi è stato un vero e proprio biglietto da visita e testimonianza della sua grande versatilità che lo ha accompagnato per tutta la carriera.

Molti i film da lui interpretati e senza disprezzarne mai le parti o la storia in se. Ci si è sempre stupiti di quante volte Hurt sia comparso in una miriade di film diversi, e in epoche lontane tra loro. Egli non aveva mai paura di sporcarsi un po’ più le mani in film meno importanti di altri, o dove la storia poteva essere bizzarra. John Hurt ha sempre ceduto il suo volto e il suo fisico d’attore per svariati generi, e sempre recitati con grande stile e  naturalezza.

Ricordiamo la sua interpretazione nel primo film della saga di Harry Potter, dove interpretava il venditore di bacchette magiche, Olivander: ruolo che tornerà a rivestire negli ultimi due atti delle avventure del giovane mago. Per Midnight Express, ottenne la sua prima nomination, seguita successivamente da quella per il film The Elephant Man, diretto da David Lynch, in cui si apprestò a rivestire i panni del deformato John Marrick, a fianco di Antony Hopkins.

Dopo numerose altre pellicole, recitò a fianco nell’ultimo episodio di Indiana Jones, e nel film di Jim Jarmusch Solo gli amanti sopravvivono. Difficile dire quale sia il suo film migliore, dato che pochissime volte ha vestito i panni da protagonista, preferendo occupare la parte secondaria da dove poter sbizzarrirsi nella recitazione.

Per un motivo personale, un ricordo d’infanzia, posso dire che i due ruoli più belli e sempre affascinanti da rivedere, sono quello di Olivander, e dell’astronauta della navicella Nostromo in Alien, che viene ucciso dalla creatura che schizza fuori dal torace. In questa scena in particolare, del cast di attori, solo John Hurt sapeva cosa sarebbe successo, destando l’orrore sui volti dei colleghi impauriti e impreparati.

John Hurt

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