Il comico e satiro genovese, uomo dai mille volti, Maurizio Crozza si è ritagliato il suo spazio sul canale Nove. Il venerdì sera, in prima serata, porta in scena il suo one man show Fratelli di Crozza. Assieme a lui, salgono sul palco, tutti i suoi personaggi storici e i suoi classici monologhi, sempre puntuali e sagaci. Per quelli che lo amano e non possono resistere alla sua straordinaria verve comica è impossibile non posizionarsi di fronte al piccolo schermo.
La sua critica alla politica e alla società continuano ad essere un mix esilarante di sketch, monologhi e battute irresistibili, affiancati dal suo inimitabile humor realistico e ironico, al quale nessuno, nemmeno coloro che vengono scherniti, può fare a meno. Eppure c’è chi lo detesta, non comprendendone il vero spirito. A coloro che ancora non credono di avere davanti un vero e proprio erede della comicità italiana, non nego che forse un po’ hanno ragione. Crozza è diverso; un’altra cosa. Punta su quei problemi che affliggono il mondo e la sua non è una battaglia senza alcuno scopo. In primis c’è la voglia di far ridere subito sostituita da quel senso di amarezza che fa riflettere. Mentre altri puntano solo all’uno o all’altro.
Da Italiand a “Crozza nel paese delle meraviglie” il festival della risata torna con la viva speranza di qualche personaggio nuovo. Novità queste che il nostro Crozza non si è lasciato scappare gli anni passati. Figuriamoci ora.
Prima della serata di questa sera, nuove imitazioni saranno per essere per presentate. Dall’anno scorso già sono entrate come patrimonio comune quella di Paolo Sonlentino e la sua maniera di fare film, quella di Trump e di Mauro Corona. Naturalmente senza lasciare indietro quelle storiche che hanno reso il format sempre più avvincente.
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