Big Mouth è la nuova serie animata targata Netflix, dal 29 settembre 2017 disponibile sulla piattaforma di streaming americana.
La serie è incentrata su tre ragazzi alle porte della pubertà. Andrew, Nick e Jessi hanno 13 anni. Il loro corpo sta cambiando come di conseguenza il loro mondo. La sessualità irrompe nelle loro vite e le scuote. Le certezze di prima spariscono e le difficoltà si fanno insuperabili. Quelli raccontati nella serie sono momenti in cui tutti noi possiamo più o meno ritrovarci. Tutto è narrato dal punto di vista di questi tredicenni, rendendo la storia più reale e interessante. Non c’è uno sguardo paternalistico, né una volontà didattica. È quel dramma puberale di cui, a quell’età, non si vede la fine raccontato con un’ironia e una realtà (che qualcuno definirebbe volgarità) speciale.
In questo viaggio sono accompagnati da mostri degli ormoni, nome azzeccatissimo se si pensa al turbinio di emozioni e sensazioni che l’entrata nel mondo dell’adolescenza porta con se.
Se Andrew cresce velocemente, sviluppa i classici baffetti, e si masturba sulla collega del padre, il caro amico Nick rimane ancora nella fase prepuberale: la mente inizia a pensare alle ragazze ma a questo il corpo da poco seguito. Nonostante la diversità fisica si accentui, la loro amicizia resiste alle intemperie dello sviluppo. Perché in questa fase critica nessuna relazione è certa e duratura. Soprattutto se si cresce, fisicamente come mentalmente, a due velocità differenti. Voi frequentate ancora tutti i vostri amici di quando eravate tredicenni? Magari avete fatto parte di quelli allontanati in quanto ancora piccoli. Magari eravate quelli già pienamente sviluppati che facevano gli stronzetti. Ora che si è superato il tutto -o almeno si spera di averlo fatto- si guardano quegli anni diversamente.
Non possiamo che ritrovarci in questi ragazzini spaventati e confusi. Andrew dubita della sua sessualità quando si eccita guardando un trailer di un film d’azione, dove un simil Vin Diesel sfoggia degli addominali da urlo. Jessi affronta il suo primo ciclo durante una gita di classe a New York City, mentre Nick, il suo ragazzo, non riesce a capire le sue necessità.
I personaggi secondari offrono ancora altre sfaccettature dell’adolescenza. Al classico adolescente sempre eccitato, tanto da imbastire una relazione sessuale con il suo cuscino, Jason Mantzoukas, si contrappone la secchiona Missy, cotta di Andrew.
La serie mostra anche come diverse siano le esperienze personali di ognuno, anche in casi simili. Un esempio è l’approccio al mondo maschile delle due protagoniste, Jessi e Missy.
A prima vista Big Mouth potrà sembrare estremamente volgare, ma non è altro che una costante allegoria del traumatico viaggio, attraverso gli anni, che ognuno di noi ha affrontato.
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