La movida col pallone

Il sabato sera a Perugia è quasi un appuntamento fisso per tutti quegli umbri che gravitano, in un modo o nell’altro, intorno al capoluogo.

Complice la bella serata e lo svolgimento di una delle più importanti fiere del cioccolato d’Italia l’acropoli si riempe oltremodo, e brulicante di vita si trasforma. La piazza principale, delimitata dal civico Palazzo dei Priori e dal religioso Duomo di San Lorenzo, è il fulcro di questo movimento serale. È lì, tra i bangladini e la fontana di Nicola e Giovanni Pisano, sulle scalette del duomo, nella loggia di Braccio, che la festa si svolge.

Tutt’a un tratto spunta un pallone. Viene calciato dalle scalette all’altro capo della piazza. La parabola arriva alta nel cielo, per poi ricadere verticalmente tra un gruppo di persone. Nessuno si arrabbia. Solo un po’ di sorpresa. Il meno timido risponde con un altro rinvio. E così il pallone inizia a vagare da un punto all’altro, da una persona all’altra. C’è il portiere, che blocca la palla e la rinvia coprendo una distanza siderale guadagnandosi gli applausi della piazza. C’è lo scarso, che ci prova ma il pallone gli cade davanti. Niente applausi per lui, solo fischi. C’è il pallone d’oro, che rimpalla la sfera al volo in mezza rovesciata facendo esplodere la piazza tutta in un boato da stadio. C’è infine quello che lancia il pallone e lo fa finire sulla recinzione puntuta della fontana. La palla si buca, si sgonfia e la festa sembra finita.

Macché! Ecco sbucare un altro pallone. E poi un altro. Il gioco così continua, più caotico e divertente di prima. La serata è salva!


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