Si è sempre un pò scettici quando ci si presenta davanti una notizia del genere. Il biopic su Stan Laurel e Oliver Hardy, meglio noti in Italia come Stanlio e Ollio, non è più solo un sogno ma sta diventando poco a poco realtà. Era dal 2013 che si pensava di fare un’opera che avesse come protagonista principale la vita dei due comici; forse quelli più amati che hanno divertito generazioni su generazioni. Smentita tale notizia, aveva ripreso a circolare più concretamente solo due anni più tardi, quando già era stato deciso il regista. Ora sappiamo che il film in questione, per il quale già è iniziata la lavorazione, sarà prodotto dalla BBC Films, diretto da Jon S. Baird e nei panni dei rispettivi comici ci saranno John C. Reilly e Steve Coogan. Il primo interpreterà il corpulento Ollio mentre Coogan, essendo inglese e data la grande somiglianza, ricoprirà il ruolo di Stanlio.
Dopo quasi settant’anni dall’uscita dal mondo dello spettacolo e dalla loro scomparsa, non si può far altro che dire: “Era Ora”. Senza lasciarci troppo tormentare da quella fastidiosa vocina che potrà sussurrare “non sarà un capolavoro”, sono dell’idea che un’opera del genere è proprio quello che ci voleva per rendere omaggio a due colonne della risata; tanto importanti ed eterne quanto da tempo dimenticate. Troppo infatti si è aspettato per riportare alla riscossa due miti come Hardy e Laurel, veri geni della Slapstick-comedy, del “camera-look” e degli infiniti sketch esilaranti che dagli anni venti continuano a far ridere. Ora più che mai, secondo me, c’è il bisogno di recuperare quella risata libera da ogni genere di volgarità contro quella comicità moderna che, nel bene e nel male, altro non è che una copia stravolta di quella iniziata da Ollio e Stanlio.
Il film di Baird si baserà essenzialmente, più che sull’epoca d’oro della loro carriera, sulla fine di essa; quando Oliver è ormai malato e il tour in Gran Bretagna sembra essere solo un pretesto per uscire dalle scene in modo pulito, senza tanti rancori. Eppure è proprio in quegli anni, 1953, che il duo ha perso il grande pubblico e la fama è quasi interamente scomparsa. Nonostante ciò, restano uniti fino alla fine, fino alla morte di Babe, il soprannome di Hardy, avvenuta il 7 agosto 1957. E l’opera di Baird, “Stan and Ollie”, più che riesumare le varie comiche divenute ormai immortali e conosciutissime, tenterà di descrivere il grande rispetto e la profonda amicizia che legava due geni e due attori insuperabili nel momento in cui tutto sembrò invece superarli lasciandoli indietro; senza più popolarità o inventiva.
Ci potranno essere quasi sicuramente dei dubbi per quanto concerne la recitazione. Abituati a rivedere e conoscere ogni loro film a memoria, sembrerà strano e assurdo convincerci che Reilly e Coogan possano apparire in tutto e per tutto come i veri Laurel e Hardy. Non credo sia questo il punto chiave sul quale focalizzare l’attenzione dell’intera pellicola. Si tratta di un omaggio messo nelle mani di due interpreti altrettanto bravi e si dovrà attendere l’uscita del film per poter meglio giudicare. Così, aspettando tale evento, non posso fare altro che ribadire in un certo qual modo quel senso di gioia e soddisfazione nel sapere che la coppia “Laurel and Hardy”, “Laurel et Hardy”, Stanlio & Ollio”, “El Gordo y el Flaco”, Dick und Doof”, così come venivano chiamati nei diversi paesi europei, potranno avere nuovamente il successo e la fama tanto desiderata.
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