2017 – Tragedie e tragicomico

Il 2017 è iniziato nel peggiore dei modi.

A gennaio l’Italia ha dovuto affrontare un’ondata di freddo eccezionale, che si è sommata alla serie di terremoti che dall’estate dell’anno prima faceva tremare tutto il centro della penisola. Paesi isolati e sepolti da metri di neve, sfollati al freddo di un inverno tra i più rigidi degli ultimi anni. La situazione sembrava già tragica così. L’esercito intervenne per aiutare le popolazioni coinvolte.

Emergenza maltempo (CREDIT: Ministero della Difesa)

In questo clima il 18 gennaio accade l’impensabile. Giornata convulsa. Si avvertono chiaramente ben cinque scosse di terremoto durante tutta la giornata, dalla mattina alla sera. C’è qualcosa che però, tra le tante emergenze che si rincorrono nei telegiornali, passa sottotraccia: a Rigopiano c’è stata una valanga. Solo il giorno dopo l’Italia si renderà conto della tragedia. Un intero hotel è stato travolto da una valanga. Tutti seguono con apprensione le ricerche dei 40 intrappolati lì dentro. Ci vorranno giorni per salvare i sopravvissuti e recuperare, purtroppo, i morti.

Una tragedia che mi ha colpito come non mai: per la storia, per come è avvenuta, per quello che poteva essere fatto e non è stato fatto (1).

Nel mondo le cose non vanno meglio. Nel 2017 balza all’attenzione il dramma dei Rohingya, minoranza etnica mussulmana del Myanmar. Discriminati in patria, in decine di migliaia si sono messi in marcia verso il vicino Bangladesh. Un’altra tragedia della migrazione che si somma ai tanti drammi che avvengono in Libia, dove s’è tornato pure a vendere schiavi.

A tutto questo c’è da aggiungere l’insediamento di Donald J. Trump alla Casa Bianca. Mr. 45 non ha fatto in tempo ad insediarsi che le città sono scese in piazza per protestargli contro (2,3). Il suo mandato è iniziato col botto: Muslim Ban, fuori dall’Accordo di Parigi per la salvaguardia del clima e soprattutto gara di insulti via tweet con Kim Jong-Un. Uno statista!

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Perché Kim-Jong Un dovrebbe insultarmi dandomi del “vecchio” quando io non gli direi mai “basso e grasso”? Pace, ci provo parecchio ad essere suo amico- e forse un giorno ci riuscirò!

A raccontare le avventure di The Donald non basterebbe un libro. È stato un anno denso questo suo primo nella Stanza Ovale.

Il 2017 ha regalato anche un grande ritorno per noi italiani. Credevamo fosse sparito ma è riapparso più vivo che mai!

Il Cav è tornato!

Lascio parlare i ricordi di quello che è stato e vi lascio immaginare cosa potrà essere.

Vi lascio un po’ di tempo…

Avete i brividi vero?!

Se è così è perché siete ancora oggi e come sempre dei poveri comunisti!

Ma il 2017 non è stato solo segnato da grandi tragedie umane e da tragicomici personaggi politici. L’anno appena passato ha regalato all’Italia un 2018 senza Mondiali.

La Nazionale Italiana di calcio non è riuscita infatti a qualificarsi ai Mondiali di Russia di quest’estate non riuscendo a battere la Svezia ai play-off.

Una vera e propria onta nazionale.

Svezia-Italia-Belotti

Qualcosa di positivo è accaduto tranquilli. Solo che le notizie belle e simpatiche non attirano l’attenzione come quelle brutte e quindi rimangono meno impresse. Tutti più o meno ci ricordiamo una tragedia, se ha avuto rilevanza nazionale. Le cose belle invece vengono meno evidenziate, e ognuno di noi ne ricorda alcune in particolare, a seconda della sua indole personale.

Voglio chiudere con quello che è stato eletto personaggio dell’anno dal Time: il movimento #metoo.  Dalla denuncia del New Yor Times e del New Yorker a ottobre delle molestie e delle aggressioni sessuali del potente produttore cinematografico Harvey Weinstein a una dozzina di donne è partita un’ondata di denunce, di abusi e molestie, come mai prima d’ora in tutto il mondo. L’attrice Alyssa Milano ha incoraggiato tutte le donne ha denunciare qualsiasi caso di molestia o sessismo attraverso l’hashtag #metoo.

metoo Alyssa Milano

Coinvolti nello scandalo alcune delle celebrità più in vista di Hollywood. Tra queste Kevin Spacey è quello che ne è uscito nel modo peggiore: chiede scusa dicendo di non ricordarsi il fatto, ma che probabilmente è accaduto, e che poi è gay. Cacciato da House of Cards e dall’ultimo film di Ridley Scott, Tutti i soldi del mondo, la sua carriera è finita. Ma nel mondo qualcosa è cambiato. Le molestie vengono prese più seriamente e la vittima non viene quasi più colpevolizzata.  Speriamo che questo ci consegni un 2018 dove i diritti possano venire rispettati, senza essere considerati oggetti di piacere sessuale da chiunque di chiunque sesso sia.

Questo è stato il 2017 (o almeno una parte di esso). Chissà cosa ci riserverà il 2018!

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