Pochi giorni e debutterà persino al cinema. Quando la sua faccia si vedrà sui cartelloni dei cinema di ogni città italiana potrà diventare veramente la star che tutti si aspettano diventi, anche se probabilmente lo è già. Fabio Rovazzi è infatti già carico di fama e successi.
Il 28 febbraio 2016 Fabio pubblica sui suoi social il video di una canzone, prodotta in collaborazione con Danti, dei Two Fingerz. Andiamo a comandare è un successo! In poco tempo il video viene visualizzato decine di migliaia di volte. Sarà il tormentone estivo di quell’anno, superando persino le classiche menate latino americane.
Oggi il video ufficiale della canzone ha più di 150 milioni di visualizzazioni e continua a macinarne altre. Così il suo secondo singolo uscito a dicembre dello stesso anno, Tutto molto interessante. Un successo strabiliante con cui chiudere il 2016.
Poi in pieno 2017 arriva la collaborazione proprio con l’uomo più affettuoso dei social, Gianni Morandi. Anche Volare è un successo, che stavolta, grazie alla presenza del caro Gianni, travalica le generazioni.
Il grande successo di Rovazzi è stato indagato su più fronti, ma per me si riduce a pochi ingredienti: la semplicità, la naturalezza e l’immancabile simpatia.
Per questo il 18 gennaio 2018 sarà al cinema come protagonista nel film Il Vegetale di Gennaro Nunziante.
Sì, perché a me Rovazzi piace. Se pensavate di leggere una critica sociale su quanto degradato sia il paese per permettere ad uno come lui di fare successo vi sbagliavate di grosso.
La sua musica mi fa volare in un’altra realtà del sensibile come qualche grande gruppo della storia musicale? No.
I suoi testi mi stupiscono per la ricercatezza formale e l’acume? No.
I suoi video mi colpiscono per qualche prossimità stilistica a qualche grande regista? No.
Rovazzi piace perché è semplice, simpatico e modesto. Non pretende di fare musica dall’alto valore culturale né di sedurre le masse con pensieri fintamente profondi. Non fa indie tanto per capirci. Il suo obbiettivo primario probabilmente è quello di fare soldi. E finalmente!
Ma lo apprezzo solo per una questiona ideologica. Sarebbe altrettanto stupido.
Se durante una festa tra amici mettete una sua canzone vi divertite di sicuro. Tutti. Tranne ovviamente chi deve fare il superiore e quindi rimanere in un angolo con la faccia imbronciata perché non si ascolta il trio acustico di musica magiara medievale. C’è modo e modo su!
Perché il problema più grande è questo (che poi non è un vero problema, ma si deve pur fare un po’ di polemica): chi soffre della sindrome del so meglio di voi sicuramente odia Rovazzi. Non è che non gli piaccia -cosa che trovo anche normale, ma proprio non può vederlo. Ogni sua azione verrà giudicata come stupida e degna dei peggiori insulti. Quanto non sopporto che per darsi un’aria di superiorità butta tanta acredine sugli altri.
Rovazzi e i suoi video sono qualcosa di easy, che metti durante una cena tra un Luca Toni (se non cogliete il riferimento vergognatevi e cliccate qui) e Bello FiGo.
Perché che Rovazzi non vi piaccia lo capisco, ma se lo schifate evidentemente non capite un cazzo.
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