A ventun’anni dalla sua uscita nei cinema, il battere dei tamburi torna a richiamare l’attenzione di qualche sventurato e ingenuo giocatore. Nel 1996 Robin Williams interpretò il ruolo di Alan Parrish, il ragazzo che, tornato dopo tanti anni dalla giungla, si ritrova a dover continuare la partita. Perché una volta iniziato Jumanji non si può abbandonare il gioco. Senza dubbio un cult movie affezionato, che ognuno di noi ha visto almeno una volta. Ed ecco arrivato il momento, anche per questo film, di andare avanti con un sequel/remake. Per molti di quelli che già pensano alla trama scontata, trita e ritrita, vi consiglio di andarlo a vedere. Non sarà certo un filmone; e in tutta sincerità neanche quello originale lo era. Giusto un’ultima volta per rivivere uno dei giochi più temuti di sempre. E questa volta l’avventura è nella terra selvaggia; nella fitta giungla piena di pericoli.
Nel 1996 un ragazzo di nome Alex Vreeke trova il gioco Jumanji sulla spiaggia. Durante la notte, il gioco da tavolo sembra sottostare alla modernità e il giorno appresso ricompare al ragazzo sotto forma di videogioco. Una volta iniziata la partita, Alex sparirà di casa, diventando così un terribile mistero per tutta la cittadina. Vent’anni più tardi, quattro ragazzi, Spencer Gilpin, Anthony Fridge, Bethany Walker e Martha Kaply, si ritrovano, per casualità, a dover condividere insieme un castigo scolastico nella cantina dell’istituto. Tra vecchie scartoffie e ciarpame dimenticato, Fridge trova il videogioco Jumanji e convince gli altri a giocare. Non appena scelti i giocatori, vengono risucchiati dal gioco e spediti nella giungla. Ognuno con le sembianze del personaggio scelto. Ecco che il piccolo e indifeso Spencer diventa il muscoloso e imbattibile Dottor Smolder Bravestone -ovvero Dwayne “The Rock” Johnson. Fridge, da omone che era, si trasforma nel minuto porta zaino Franklin “mouse” Finbar (Kevin Hart), Martha nella sexy Ruby Roundhouse (Karen Gillan) e Bethany, convinta di aver scelto una donna, viene ingannata dal nome e si ritrova a vestire i panni del grasso Professor Sheldon “Shelly” Oberon (Jack Black). E già fin qui assistiamo a sketch al quanto divertenti e non ci si smette di divertire nemmeno quando inizia la missione vera e propria. Riportare la gemma verde in cima alla statua dell’immenso giaguaro, e infine gridare il nome del gioco per sciogliere la maledizione. Per farlo dovranno fuggire dal perfido Russell Van Pelt e la sua banda di assassini motorizzati.
E per questo, il mio consiglio per una buona visione è, divertitevi. Non sarà un capolavoro, e nemmeno originalissimo come il precedente, ma emoziona e tiene con il fiato sospeso. La comicità che si mescola all’avventura riesce sempre a tenere lo spettatore incollato allo schermo. E perfino i nuovi trucchetti sembrano stupire un più del solito; come il fatto che non sia più un gioco da tavolo con pedine e dadi, ma un videogioco già retro’. E in più la scelta riuscita degli attori non può che essere soddisfacente. Un film per tutta la famiglia diretto da Jake Kasdan e riadattamento del racconto del 1981 scritto da Chris Van Allsburg.
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