Siamo arrivati anche quest’anno alla sfida finale. La notte degli Oscar è ormai vicina. Chi si aggiudicherà stavolta l’ambito premio? La 90esima edizione del festival cinematografico a cui tutti aspirano, si terrà tra pochissime ore al Dolby Theatre di Los Angeles. Tutti frementi per sapere chi avrà l’onore di salire sul palco dei vincitori. Ma andiamo a vedere le principali nomination.
Chi non vorrebbe un del Toro ad aggiudicarsi l’oscar? Lui, sicuramente, e così tutti gli appassionati fan del regista messicano, già pluripremiato in Europa con The shape of Water. L’inusuale e alquanto potente fiaba d’amore tra una donna delle pulizie muta e un mostro anfibio sta facendo strage di favoriti entrando in gara con ben 13 nomination. Impossibile non vincerne almeno uno -almeno per la miglior regia- anche se naturalmente non è solo. A combattere con le unghie e con i denti c’è Tre manifesti a Ebbing Missouri e una nomination all’attrice protagonista Francis McDormand. Svetta poi Dunkirk, i cui appassionati di Nolan spasimano per un premio al regista britannico. Il film di Spielberg The Post se ne aggiudica 2 sperando di portare qualcosa a casa.
Anche l’Italia sfida il gigante americano con Chiamami col tuo nome di Luca Guadagnino, pubblicizzato in maniera positiva da un altro concorrente; il regista Paul Thomas Anderson, anche lui in gara con Phantom Thread. Tra le elezioni politiche di domani e gli oscar, almeno una vittoria bisognerà riportarla. Seguono film come Get Out e Lady Bird di Greta Gerwig.
Nominati come migliori attori protagonista si annoverano nomi influenti e amati dal grande pubblico. Daniel Day-Lewis, (Phantom Thread), che cerca di andarsene in pensione con un ultimo oscar, Daniel Kaluuya (Get Out), e il trasformato Gary Oldman, intossicato di sigari per il suo Winston Churchill in L’ora più buia. Tra le donne, gareggiano, Meryl Streep (The Post), Sally Hawkins, protagonista di The shape of Water, Margot Robbie (Io, Tonya) e la già citata McDormand (Tre manifesti a Ebbing Missouri).
Continuano poi le nominations tra documentari, cortometraggi, miglior attore e attrice protagonista, miglior colonna sonora, sceneggiatura, ecc. La Pixar scioglie un suo ultimo gioiellino, Coco, come miglior film d’animazione mentre il Blade Runner 2049 di Villenueve si classifica solo tra le migliori scenografie. Una vera e propria disdetta, data l’enorme attesa prima della sua uscita.
Comunque, oltre a tifare per Guadagnino, i nostri occhi sono puntati per Guillermo Del Toro. Se lo meriterebbe e sarebbe anche ora.
Vinca il migliore!
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