Milos Forman – Il regista che pensava in grande

E’ morto all’età di 87 anni il regista ceco, naturalizzato statunitense, Milos Forman. Autore di film grandiosi e indimenticabili come Qualcuno volò sul nido del cuculo, Amadeus e Man on the moon. Si è spento nella sua casa statunitense circondato dalla moglie e dai suoi cari.

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Cresciuto nell’attuale Repubblica Ceca, Forman aveva iniziato un profondo contatto con il cinema già durante gli anni dell’adolescenza. A Praga s’iscrisse all’accademia di cinematografia e dopo una lunga gavetta come aiuto regista, si mise in mostra con alcuni piccoli lavori che gli diedero immediatamente molta importanza; Gli amori di una bionda, L’asso di picche e Al fuoco, pompieri.

Dopo la Primavera di Praga, il giovane Forman emigrò negli Stati Uniti entrando a far parte della scacchiera di Hollywood, non distaccandosi mai dalle sue radici culturali e di pensiero europee. Nel 1971 ottenne un buon successo con il docufilm Taking Off e già nel 1975 firmava uno dei suoi capolavori a fianco di attori memorabili come Jack Nicholson e Louise Fletcher. Qualcuno volò sul nido del cuculo, premiato con 5 oscar, è tutt’ora considerato come uno dei film più belli mai realizzati.

Della stessa importanza si rivelò essere il biopic Amadeus del 1984. Tratto dall’opera teatrale di Peter Shaffer, incentrato sulla vita del grande genio musicale Wolfgang Amadeus Mozart. Film che fece ottenere a Forman ben 7 oscar. Un capolavoro in costume in cui appaiono grandi interpreti come Tom Hulce e F. Murray Abraham.

Amadeus di Milos Forman

Successivamente girò Hair del 1979 e Ragtime, musical documentari incentrati sul pacifismo e sul proibizionismo. Dopo il film Valmont del 1989 e una lunga lontananza dal set, il regista tornò dietro la macchina da presa nel 1996 con il film biografico Larry Flynt -regia che gli fu affidata dal collega Oliver Stone-, e nel 1996 con Man on the moon, incentrato sulla figura del comico americano Andy Kaufmann, interpretato da Jim Carrey.

Milos Forman è stato un mostro sacro del cinema di cui sentiremo la mancanza.

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