Girando Fuga da Reuma Park forse lo sapevano anche loro di aver terminato il duro lavoro di tutta la vita. Dopo vent’anni di spettacoli e film indimenticabili, il trio comico più famoso d’Italia lascia le tavole del palcoscenico e i set cinematografici con un ultima disperata prova attoriale, riportando alla luce lo sketch dei tre vecchietti. I tre amici, che non avevano mai accantonato l’idea di diventare vecchi, si travestono da decrepiti e ormai stanchi anziani nella speranza di poter divertire ancora; il risultato, un messaggio malinconico e di profonda ironia che nasconde molto di più.
Anno 2041: il non più giovane Aldo Baglio, ex comico famoso dei primi anni 2000, viene forzato dai figli –che poi sarebbero Ficarra e Picone– ad attraversare la penisola dalla Sicilia fino ad arrivare a Milano. Lì, una casa di riposo sotto forma di Luna Park, attende il povero Aldo. Gli ospiti della stramba casa di riposo sono abbandonati a loro stessi; il parco giochi che circonda l’intera struttura è solo una facciata per celare quella terribile realtà. Infatti, oltre a questo, la tetra infermiera russa Ludmilla –interpretata da Silvana Fallisi– semina il panico tra gli anziani ospiti. In quello stesso frangente, Aldo incontra i suoi vecchi compagni di lavoro, Giovanni Storti e Giacomo Poretti; anche loro imprigionati in quel luogo abbandonato e ormai troppo distante dalla civiltà, dalla vita e da quelle risate che il pubblico gli regalava ad ogni spettacolo.
La sera di Natale, mentre il Dj Johnny Glamour e Mr. Flanagan cercano di animare la serata, i tre decidono di scappare. Inseguiti prima da Ludmilla e poi dalla guardia svizzera di Reuma Park, Huber, Aldo, Giacomo e Giovanni si rifugiano nella casa degli orrori, dove in un momento quasi psichedelico, i tre sono costretti a rivivere il passato, confrontandosi con i fantasmi dei loro personaggi più famosi; il dio Pdor, Tafazzi e il Conte Dracula. Successivamente, riescono ad uscire e tramite un passaggio segreto sono in piazza Duomo. Con il sidecar lasciato da Fausto Gervasoni e dal signor Rezzonico, appena arrivati dalla Svizzera, il trio si mette in moto fuggendo ancora una volta da Ludmilla. Raggiungono i Navigli e riescono a seminare l’infermiera con una bomba a mano lanciata da Giacomo. Salgono su una barchetta; direzione, Brasile. Tuttavia, Ludmilla è riuscita a salvarsi dall’esplosione e, raggiunti i tre, confessa il suo amore per Giovanni. Toltasi l’armatura da vecchia e grassa infermiera, Ludmilla è in verità una snella donna di mezza età. Giovanni se ne invaghisce subito e tutti e quattro partono verso Rio de Janeiro, che raggiungeranno attraversando i Navigli.
Una storia che non ha niente del vecchio trio, se non quella surreale atmosfera che pervadeva i loro spettacoli sotto la direzione di Arturo Brachetti. Fuga da Reuma Park, fa ridere ma solo in alcune parti. Un film che cerca in tutti i modi di restare a galla gettando dentro qualsiasi cosa venga in mente. Gli sketch passati e vecchi personaggi che non si vedevano dai tempi di Mai Dire Gol come Tafazzi, Flanagan e Johnny Glamour. È un modo, questo per rivangare quel passato decoroso; ora limitato da una scarsa recitazione e dalla solita figura femminile d’appoggio. A mio dire, la comicità di Silvana Fallisi è lontanissima da quella che era la verve comica di una Marina Massironi o di una Cortellesi. In più c’è anche il fattore risparmio che fa di questo loro e ultimo film solo un espediente economico per ricavarne su qualcosa.
Tuttavia, l’abbondanza di sketch vecchi ma memorabili, è un altro di quei fattori che rendono il film di Aldo, Giovanni e Giacomo un testamento dai risvolti più drammatici che risibili. Infatti, solo qualche anno dopo quest’opera, il trio si sarebbe definitivamente sciolto. Nel film, messaggi e rimembranze continue fanno capire come già i tre attori avessero le idee chiare. È tutto un modo per ridere e scherzare assieme a loro almeno un’ultima volta.
Il dramma di una carriera ormai stanca e senza forze che si evince proprio con Reuma Park, dove sono i ricordi a farla da padrone e il problema di non essere più giovani e pieni di fantasia e idee dirompenti. Aldo, Giovanni e Giacomo hanno fatto il loro tempo; l’incapacità di rinnovarsi, forse, li ha messi davanti al loro destino. Perché continuare a tutti i costi? Fuga da Reuma Park è la storia di una collaborazione artistica giunta al capolinea, dove, tuttavia, non è ancora finita la stima e l’amicizia fra i tre.
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