Li avevamo lasciati mentre si allontanavano verso un tramonto carico di dubbi e incertezze, dopo una delle prove più difficili delle loro vita. Robert, il biochimico interpretato dall’attore bolzanino Tommaso Alluti, si è ritrovato alla fine della prima stagione di Undead, a dover portare in salvo la piccola Judith, forse unica speranza per un’umanità alla disperata ricerca di una cura.
E così si apre l’enorme ventaglio di possibili nuovi sviluppi per le seconda stagione di una delle serie horror più conosciute.
Robert e Judith sono gli unici rimasti dei sette protagonisti della prima stagione. La battaglia contro i più classici degli zombie ha infatti decimato progressivamente il gruppetto che si era creato tra le corsie di un supermercato. Nella rappresentazione dei non-morti, Giorgio Romano segue la lezione dei maestri dell’horror senza avventurarsi in sperimentazioni di genere. Gli zombie ringhiano, inseguono i rumori e si trascinano verso le loro vittime, lentamente ma inesorabilmente. È in questa maniera che Adam, Isacc e Jason diventano prede della loro voracità insaziabile.
L’inizio della fine è stato sancito dalla promulgazione delle leggi che vietavano i vaccini, ormai ritenuti dannosi dall’opinione pubblica, fortemente influenzata dalle teorie no-vax. In una società senza protezioni immunitarie un superbatterio ha iniziato a farsi strada e a contagiare una moltitudine sempre crescente di esseri umani. Questi malati diventano in seguito zombie.
Per quanto lo spunto non sia dei meno battuti va sottolineato lo splendido lavoro di studio psicologico che è stato operato sui vari personaggi. E in particolare sulla madre di Judith, Lilith. Se inizialmente non riesce ad accettare la logica che vede suo marito Adam sacrificarsi per essere stato morso alla spalla, con il tempo, il suo intenso travaglio psicologico la porta a voler uccidere la figlia, anch’essa colpevole di essere stata ferita da un graffio. Lilith, sommersa dal dolore e dalla paura, giunge al punto di perdere la propria razionalità minacciando di uccidere la piccola e poi di suicidarsi in uno dei momenti più drammatici dell’intera serie.
Riescono a fuggire dalla banca in cui si erano rifugiati solo Robert e la piccola Judith, dopo giorni ancora privi dei sintomi del morbo. Forse, potrebbe esserne immune.
Il grande successo di Undead non è solo merito della storia o del suo regista, ma anche del talento di Tommaso Alluti, all’anagrafe Tommaso Crociera, il quale con la sua interpretazione del deciso biochimico ha persino ottenuto una nomination agli Emmy Awards come Miglior Attore Drammatico. Un successo inaspettato per un attore alla prima esperienza, nonostante l’ètà. Classe ’74, ha infatti lavorato per oltre vent’anni nella bottega del padre come carpentiere fino al giorno in cui è proprio Giorgio Romano a notarlo e a volerlo come volto per uno dei suoi personaggi.
Il regista milanese, d’altronde, è oramai una sicurezza nel mondo dell’horror italiano e dopo aver dimostrato il suo valore nel cinema e nel teatro -dirigendo la versione horror de La Tempesta di William Shakespeare– si è riconfermato nel format seriale, alzando così l’asticella delle attese per questa nuova stagione.
Così, in compagnia di Alluti e di una stella nascente del cinema italiano come Levia Trentini, nei panni della piccola Judith, il regista de L’Isola dei morti e de L’Isola dei morti 2 – Terrore nel Pacifico, è pronto nuovamente a terrorizzare l’Italia e il mondo intero.
Almeno fino a quando la gente continuerà a non vaccinarsi.
Se volete recuperare in streaming la prima stagione potete farlo accedendo da questo link:
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