Easy Rider

Easy Rider – L’inno libero di Dennis Hopper torna al cinema in 4K

Nel 1969 Dennis Hopper esordisce alla regia con il film culto Easy Rider. 50 anni dopo la Sony Entertainment, in collaborazione con la Cineteca di Bologna, lo ha restaurato per permetterne la visione in 4K.

Lo stesso Dennis Hopper e Peter Fonda sono i due attori protagonisti della pellicola: due motociclisti che con i soldi della consegna di un carico di cocaina decidono di attraversare gli Stati Uniti, dalla California fino alla Louisiana, per partecipare alla festa del Mardi Gras nella favolosa New Orleans.

I due centauri, Billy e Wyatt, attraversano però un’America divisa, impaurita e pericolosa. L’America prevalentemente rurale descritta nel film è infatti lo specchio di un paese che, nonostante sia fondato sul concetto di libertà, non ne riesce a comprendere appieno il significato. A cavalcioni dei loro chopper i due amici si godono le meraviglie del continente nordamericano, senza limiti di tempo o di spazio, con la consapevolezza di essere padroni della loro stessa vita.

Billy e Wyatt sono due persone libere: libere dai vincoli e dai parametri che la società impone alle masse; libere mentalmente, cioè senza pregiudizi; libere perché vogliono godersi la loro vita senza condizionamenti; libere, perché la libertà è tutto.

La provincia americana, vera e propria coprotagonista del film, è il luogo di una libertà illusoria e oppressa dai rigidi schemi di una società ingessata. La fuga da questa realtà diventa quindi una necessità per recuperare se stessi. E perciò,Billy e Wyatt, nella loro personale fuga, si imbattono in una comune, luogo di rifugio nel deserto necessario per quella gente decisa ad allontanarsi dai dettami della vita cittadina.

Mantenersi liberi non è però facile: è come cercare di coltivare un terreno arido e desertico.

L’inno alla libertà più significativo arriva al pubblico però per mezzo delle sagge parole di George Hanson, un avvocato alcolizzato interpretato da Jack Nicholson.  

Una clip di Easy Rider

Grazie a Sony e alla Cineteca di Bologna possiamo tornare a vedere questa pietra miliare del cinema, nelle sale, e poter farsi così trascinare in questa storia libera dallo scorrere delle immagini e dallo stupendo accompagnamento della musica.


Pubblicato

in

da

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *