Mani Rosse, di Francesco Filippi

Visioni Fantastiche – I corti vincitori della prima edizione

Il festival di Ravenna Visioni Fantastiche, con l’aiuto dei bambini che hanno partecipato ai vari eventi, divisi in base alla fascia d’età, ha eletto i corti vincitori per le quattro categorie in gara.

Per la categoria 6+ si è aggiudicato il primo premio The fox and the bird di Fred e Sam Guillaume, Svizzera, 12 minuti; un corto che era stato particolarmente acclamato dal pubblico di bambini in sala ma che, forse, non era trai migliori presenti in gara. Infatti né la storia né la tecnica di animazione risultano particolarmente originali, piuttosto rispecchiano il linguaggio al quale i bimbi di oggi sono abituati. Si tratta della storia di una volpe che adotta un uccello e gli insegna a volare. Un cortometraggio scontato, quasi noioso, molto lento nello svolgersi dell’azione. Probabilmente ai bambini della fascia d’età più piccola al quale si dedica Visioni Fantastiche c’è ancora molto da insegnare.

I corti vincitori di Visioni Fantastiche

Per la categoria 9+, invece, si è aggiudicato il premio Wild Love di Paul Autric, Quentin Camus, Lea Georges, Maryka Laudet, Zoè Sottiiaux e Corentin Yvergniaux, Francia, 7 minuti. Un divertentissimo horror d’animazione che ondeggia tra lo splatter e l’ironia raccontando la storia di una giovane coppia che parte per fare un trekking in montagna e, tra un selfie e l’altro, fa cadere un bastone da passeggio giù da un dirupo, uccidendo uno sfortunato castoro di passaggio. La tribù dei castori non regge l’affronto e dà avvio a una vera e propria persecuzione. La ragazza è la prima a morire e il suo corpo viene usato come esca per attirare il ragazzo che muore scivolando sul sangue di lei. Il corto parla dell’incapacità da parte degli esseri umani di vivere in comunione con la natura; i due ragazzi, all’inizio del video, non si godono la montagna ma scattano foto e il bastone che uccide il castoro, scatenando la furia animale, è uno strumento in plastica e metallo, nulla di naturale, nulla di cui l’uomo abbia realmente bisogno. Alla fine del cortometraggio i castori obbligano i due innamorati a fondersi con la natura e il film si chiude con l’immagine raccapricciante ma ironica dei corpi dei due ragazzi straziati e usati come tana per i castori.

Wild Love Short Film at Visioni Fantastiche
Wild Love tra i corti vincitori di Visioni Fantastiche

Wild love gareggiava contro opere di alto livello ma la scelta del pubblico 9+ è stata interessante.

Per la categoria 12+ ha vinto il corto Mani Rosse di Francesco Filippi, Italia, Francia, 30 minuti. Mentre per la categoria 16+ si è aggiudicato il premio The essence of everything di Daniele Baribiero, Italia, 20 minuti. La dea della vita incontra l’angelo della morte su un sito di incontri. I due si danno appuntamento e durante la cena inizialmente si scontrano, ognuno difendendo il proprio dono. Alla fine entrambi si rendono conto che uno non potrebbe esistere senza l’altro e si rammaricano per non poter vivere un’esistenza normale, invidiando dunque la vita dei normali mortali che, ignari e senza doni, riescono comunque ad amare e a essere felici. Il senso di ogni cosa? Il corto si chiude con l’arrivo di un taxista molto speciale, è un’altra divinità: Cupido. Il regista sembra dunque suggerire che la vita e la morte sono inevitabili e vanno accettate; ciò che cambia l’esistenza, l’essenza della vita, è l’amore.

La maggior parte delle opere scelte dalla giuria possiedono significati profondi, in alcuni più evidenti e in altri più nascosti, e denotano una grande capacità di riflessione da parte del pubblico bambino e adolescente che ha preso parte alle selezione dei corti vincitori.

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