Les Garçons Sauvages è il film d’esordio del regista francese Bertrand Mandico, proiettato per la prima volta nel 2017 alla Mostra del Cinema di Venezia.
Il film è ispirato dal libro di William S. Burroughs Les Garçons Sauvages – Un livre des morts, e racconta la storia di cinque ragazzi di buona famiglia dell’isola di La Reunion, nell’Oceano Indiano. Dopo aver stuprato e ucciso la loro professoressa i cinque vengono condannati a imbarcarsi con un capitano che li dovrà ammansire.
Les Garçons Sauvages è un prodotto complesso da capire e comprendere ad un primo impatto. Usciti dalla sala si hanno solamente domande e dubbi. Cosa significa quella scena? Che succede a quel personaggio? Qual è il senso di tutto ciò? Cosa ho appena visto?
Mandico dirige un vero e proprio gioiello artistico. Il bianco e nero si unisce al colore in una ricerca estetica che trascende la semplice volontà narrativa. La storia non è raccontata con una normale ricerca descrittiva dei fatti, ma con la potenza immaginifica della distorsione del reale. La storia è come se fosse sospesa, in una dimensione altra rispetto a quella della comune esperienza umana.
Il viaggio diventa metafora di qualcosa più grande. Nel vascello la temporalità interrompe il suo normale divenire, con i cinque teppisti sottoposti alle angherie e alle lezioni di vita del capitano. L’approdo su un’isola lussureggiante rivelerà però come il viaggio dei ragazzi non è solamente destinato al miglioramento personale.

L’avventura forzata del gruppo di giovani criminali diventa un viaggio attraverso i sessi e i generi, in un turbinio di sensazioni e emozioni che partono dall’amicizia più profonda all’erotismo più spinto. I ragazzi sono facile preda dei loro ormoni e si lasciano andare a rapporti sessuali in ogni momento del film: dallo stupro con cui si apre la storia alla penetrazione di un cespuglio a forma di gambe di donna.
La violenza, anche sessuale, è parte integrante di questo mondo e le donne ne sono costantemente vittima, come gli stessi ragazzi dovranno provare sulla loro stessa pelle.
Ma un mondo di sole donne sarebbe veramente meno violento?
Les Garçons Sauvages, in concorso anche alla diciassettesima edizione del Ravenna Nightmare, ha vinto il Premio della Critica della kermesse ravennate.