Il regista tedesco Werner Herzog, autore di classici del cinema come Fitzcarraldo, Aguirre Furore di Dio, Nosferatu (remake del capolavoro di Murnau) e Woyzeck, ripercorre gli anni salienti della caduta dell’Unione Sovietica con l’uomo che riuscì a trasformare la Russia, portando una ventata di aria nuova: Mikhail Gorbachev.

Meeting Gorbachev (2019), è un atto d’amore di Herzog verso un leader amato e osteggiato allo stesso tempo. Incontrare l’uomo che ha permesso la riunificazione della Germania, è per Herzog un privilegio enorme. Lui che, in segno di unità e pace, l’aveva percorsa tutta a piedi.
“Io la amo”, dice ad un certo momento del documentario il regista al leader politico, che a suo agio con Herzog non si limita a raccontare la sua vita politica ma anche gli aspetti più intimi e sentimentali, come l’amore infinito verso la moglie Raisa e il rapporto con suo padre.
La carriera politica di Gorbachev inizia l’ultimo anno dell’università quando si iscrive al partito comunista. Dopo gli studi in legge una lunga gavetta sale i gradini del potere diventando ben presto uno dei personaggi più importanti del partito.
Durante la presidenza di Leonid Breznev il potere dell’URSS si sta via via dissolvendo. Dopo la sua morte, il panorama politico russo è vecchio, malato e fermo nella decisione di tenere sotto controllo quello che si sta in maniera irreversibile sgretolando. Con Gorbachev al potere, la situazione cambia improvvisamente. Egli incarna il leader che parla col popolo, e non solo il suo. Diventa ben presto una figura di spicco anche all’estero. Con la Perestrojka e la Glasnost, il regime comunista si apre al mondo e la guerra fredda può avere una fine.

Benvoluto soprattutto in Germania, dove ha fatto in modo che avvenisse la caduta del Muro nel 1989, e anche negli Stati Uniti, la sua immagine comincia a sbiadirsi dopo il colpo di stato del ’91, le sue dimissioni e l’ascesa di Boris Yeltsin, colui che sciolse definitivamente le repubbliche e che fece scattare un movimento di ritorno alle origini e di completa chiusura del partito. Ora definitivamente blindato.
Meeting Gorbachev (Herzog incontra Gorbachev) raccoglie le testimonianze di un audace e retto uomo politico sulla soglia dei novant’anni. Assieme alla sua voce si alzano anche tutte quelle di coloro che lo hanno stimato, attraverso presenti testimoni o mediante immagini di repertorio. Il messaggio che Herzog richiede dall’ex presidente si estende dalla sua infanzia nel villaggio di Privol’noe fino alle sue imprese politiche, dalla vita privata fino all’attuale situazione europea e mondiale, verso la quale Mikhail Sergeevic Gorbachev ne riconosce ormai la precarietà e le tante problematiche che prima aveva cercato di risolvere, riuscendoci in parte.
Nel documentario scritto e diretto da Werner Herzog assieme ad Andre Singer, Gorbachev dà libero sfogo ai suoi rimpianti e alle sue paure. Ricorda, racconta e ironizza con la semplicità di un bambino e la dialettica colta di un uomo che si è fatto da solo senza chinare mai la testa.