Se il capitano Edward John Smith affondò come di dovere con il Titanic, il capitano del traghetto MV Sewol era già in salvo quando centinaia di passeggeri, tra cui molti studenti, ancora se ne stavano nelle loro cabine.
In the Absence (2019), corto documentario diretto dal regista sud coreano Yi Seung-Jun, non vuole naturalmente prendersela con i capitani non coraggiosi. Racconta con le testimonianze dei superstiti o dei parenti delle vittime la tragedia del traghetto MV Sewol, affondato a solo pochi chilometri dalla costa della Corea del Sud, nell’aprile del 2014.
È questo che fa di un incidente senza alcun dubbio rimediabile, una tragedia da denuncia. Il famoso transatlantico affondato nell’ormai lontano 1912, era nel bel mezzo dell’oceano: gli aiuti sopraggiunti, arrivarono, per via della lunga distanza, solo dopo il disastro a recuperare i superstiti.
In the Absence è invece la storia di come gli aiuti, in questo caso, non sono riusciti ad arrivare in tempo per salvare tutti i 400 passeggeri della MV Sewol. È la storia di un’assenza, quella dello stato, che di fronte ad un problema facilmente risolvibile non è riuscito a organizzare i soccorsi in maniera adeguata.
A rendere il corto ancora più sconcertante, è il terribile occultamento della verità compiuto dalle autorità. Le famiglie e quei soccorritori eroici, non sapranno mai del perché la MV Sewol sia effettivamente affondata. Non capiranno mai il perché ci sono state delle vittime e il perché, mentre la nave affondava, agli studenti era stato chiesto di tornare tranquillamente nelle loro cabine come se nulla stesse succedendo.
Davanti alla città sud coreana di Incheon, c’è un mistero irrisolto che In the Absence vuole riportare a galla.
Il corto di Yi Seung-Jun si è guadagnato una nomination ai Premi Oscar 2020 nella sezione per il Miglior Corto Documentario.
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