In questo periodo un po’…

un po’…

Insomma avete capito, dobbiamo pensare a tutti e, visto che i cinefili sono stati accontentati con una succosa lista di film adatti a esorcizzare l’ansia, i lettori non potevano rimanere a bocca asciutta. Di conseguenza, tra tutti i libri pertinenti al tema, ho scelto Anna, un romanzo scritto da Niccolò Ammaniti e pubblicato da Einaudi nel 2015.

Ho letto questo libro diversi anni fa e quando l’ho riaperto per spolverarne il ricordo, devo ammettere che mi ha turbato. Probabilmente farà lo stesso effetto anche a voi.

La vicenda si svolge in un futuro spaventoso, e a questo punto potremmo dire quasi profetico, perché è ambientata nel 2020 in una Sicilia devastata e desolata in seguito alla propagazione di una terribile epidemia a causa di un virus, originatosi in Belgio, che stermina tutti gli umani a partire dai sedici anni. Gli unici sopravvissuti sono i bambini in cui la “Rossa” rimane assopita fino al completamento della crescita.

Anna è la coraggiosa protagonista di tredici anni che ha in mente di attraversare lo stretto così da riuscire a scovare gli adulti scampati all’epidemia. La madre, prima di morire, le affida il compito di tenere al sicuro il fratello minore Astor e di insegnargli a leggere. Anna sarà disposta a tutto pur di proteggerlo e salvarlo, specie quando verrà rapito da una banda. Nella sua ricerca viene aiutata dal suo cane, e angelo custode, e un suo coetaneo, Pietro, determinato a trovare un paio di scarpe di una marca particolare perché convinto che siano utili per restare immuni al virus.

Con la crudezza e la sincerità che contraddistingue la sua scrittura, Niccolò Ammaniti dà vita a una storia avvincente e tesa che ti fa addentrare nello spazio buio e inquietante che compare tra un passato caratterizzato dal sole accecante della Sicilia e un futuro che, nonostante la problematicità del presente, non perde la lieve luminosità della speranza per l’avvenire.

È la speranza a spingere Anna a compiere determinate azioni e a alimentare il suo desiderio di ritrovare i Grandi, ossia gli esempi da seguire, dei punti di riferimento in un mondo che ormai ne è privo. La ragazzina si trova a remare faticosamente in direzione contraria a una corrente violenta in cui l’assenza di regole costringe i bambini, creature pure e innocenti per eccellenza, ad una regressione tale da assumere comportamenti animaleschi e aggressivi, i soli che nella loro ottica possono garantire la sopravvivenza. Anna e Pietro si oppongono a questa tendenza riponendo le loro aspettative fiduciose nella ricerca di qualcosa di diverso che abbia l’aspetto di una regola che consenta di restare umani. Ciò si legge nella volontà di attraversare lo stretto di Anna, nel compito di dover insegnare a leggere al fratello, e all’individuazione da parte dell’amico di un oggetto assimilato alla guarigione, e quindi al futuro.

Un romanzo ben riuscito, interessante e che ti tiene incollato alle pagine perché le speranze di Anna diventano quelle di tutti. I momenti difficili mettono alla prova e lasciarsi prendere dallo spavento è facile, ma il coraggio, la collaborazione e la razionalità rappresentano la chiave per non dimenticare l’importanza che ha la vita, quella delle scoperte, dei punti di riferimento e dei rapporti umani. L’ansia e la paura possono attanagliarci, ma pensiamo a quanto perdano di significato se paragonati alla potenza della vita:

La vita non ci appartiene, ci attraversa.

Il libro di Niccolò Ammaniti è disponibile su Amazon, editore Einaudi, e in formato Kindle e Audible narrato da Lorenza Indovina.

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