Christian de Sica torna dietro alla macchina da presa, coadiuvato dal figlio Brando, dirigendo Sono solo fantasmi. Dopo l’ultimo film girato ovvero Amici come prima, dove si restaurava il rapporto d’amicizia tra lui e Massimo Boldi, De Sica è ora sia regista che attore assieme a Carlo Buccirosso e Giammarco Tognazzi in una commedia sui fantasmi totalmente ambientata a Napoli.
Non è un caso che l’attore e comico romano abbia deciso di girare un film proprio a Napoli, e proprio sui fantasmi. Come era successo per il padre Vittorio al tempo, autore di opere straordinarie quali L’oro di Napoli, Ieri, oggi e domani o Matrimonio all’italiana, anche adesso l’amore per la città partenopea porta Christian a girarci un film.
I fantasmi, poi, sembrano ormai far parte della cultura napoletana: nel cinema e soprattutto nel teatro. Ricordiamo che Eduardo scrisse Questi Fantasmi, e anche il regista turco Ozpetek, nel suo Napoli Velata del 2017, faceva della sfera demoniaca, spettrale e fantomatica il perno di tutta la storia.
Dalla commedia teatrale fino al dramma. Adesso, anche nella commedia pecoreccia, i fantasmi a Napoli si ripopolano con situazioni alquanto spassose in alcuni punti, tuttavia, risulta essere anche una comicità più studiata e brillante senza però esagerare. Lo spirito da romanaccio e un po’ burino che ha fatto di De Sica junior il personaggio amato che è, se lo porta sempre dietro come un marchio di fabbrica.
La trama di Sono solo fantasmi
Tommaso (De Sica), Ugo (Tognazzi), e Carlo (Buccirosso), tre fratelli di madre diversa, si dirigono a Napoli per le esequie del padre che ha lasciato in mano loro solo debiti di gioco e una casa che purtroppo non possono usare: a meno che non riescano a trovare 150.000 euro entro una settimana.
Tre cialtroni con i loro problemi familiari e ed economici che si ritrovano improvvisamente a convivere nella vecchia casa paterna. Per non perdere la proprietà, confidano nella superstizione del volgo per fingersi acchiappa fantasmi e racimolare i soldi che gli consentano di vivere disgnitosamente.
Quando però, alla superstizione popolare, si passa a veri e propri spiriti maligni, i tre fratelli si ritrovano inermi di fronte a queste forze che impestano la città e che portano anche all’eruzione del Vesuvio.
Sono solo fantasmi è perciò un action movie a volte demenziale che consente di riportare in auge anche alcune battute del vecchio repertorio di De Sica. Per il resto del film, si assiste ad un’accoppiata piacevole di tre bravi attori: due dei quali figli di mostri sacri del nostro cinema.
De Sica, Buccirosso e Tognazzi non sono alquanto banali: almeno non sempre. Insieme, danno a quest’opera un tocco di buona comicità, che non scade troppo nel trash più puro. De Sica riesce a dirigere se stesso e un buon cast di attori per un buon film che è godibile fino infondo.
Non è un capolavoro, ma comunque riesce a toccare anche le corde più profonde del nostro intimo. Specialmente per quanto riguarda l’omaggio affettuoso e di vero amore che il regista/attore fa di suo padre. La vita di grande gentiluomo e noto giocatore d’azzardo qual’era Vittorio De Sica, ricade nella figura del padre dei tre personaggi. Ai vizi, emergono però anche indizi che provano il fatto che sia stato un bravo genitore: amorevole e premuroso.
Alcuni sketch di Sono solo fantasmi, sono nuovi e davvero gustosi. Come per esempio la scena del primo esorcismo. Oppure quella in cui Buccirosso, posseduto dall’anima del padre, per qualche minuto parla con la voce di Christian De Sica, che imita il padre Vittorio.
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