Tanti auguri Fantozzi – Il cult di Salce compie 45 anni

Tanti auguri Ragionier Fantozzi. Il film del 1975 diretto da Luciano Salce compie 45 anni, e assieme a lui anche il personaggio che ha dato la notorietà a Paolo Villaggio: Fantozzi.

Fantozzi, il film del 1975 diretto da Luciano Salce e interpretato da Paolo Villaggio, compie 45 anni. Tanti, tanti, tanti, tanti auguri Ragioniere.
La famiglia Fantozzi al completo. Liù Bosisio, Paolo Villaggio e Plinio Fernando durante la lavorazione del film

Villaggio ha sempre confessato che i funerali dell’amico Fabrizio De André erano stati gloriosi e pieni di gente. Ai vari giornalisti che glielo domandavano, lui rispondeva di essere geloso: “La mia morte sarà di certo meno sentita”. Sapeva benissimo di dire una stronzata. A tre anni di distanza dalla sua morte, siamo ancora qui a piangerlo e a festeggiare la prima apparizione cinematografica della maschera universale dell’italiano medio, dello sfigato, dell’uomo mediocre, ma soprattutto la maschera dell’essere umano.

Fantozzi, nato come protagonista del romanzo omonimo del 1971, fa il suo debutto al cinema nel 1975, per la regia di Salce e la sceneggiatura scritta dallo stesso regista assieme a Leo Benvenuti, Piero De Bernardi e Paolo Villaggio. Campione d’incassi nella stagione 1974-75, Fantozzi resta in sala per ben otto mesi. Verrà raggiunto e superato l’anno dopo da Il secondo tragico Fantozzi.

Fantozzi è un trionfo. Diventa subito un’opera d’arte apprezzata che avrà numerosi sequel. Paolo Villaggio, sebbene continui a girare anche altre tipologie di film, entra nella storia del cinema e nel nostro immaginario collettivo. Fantozzi diventa la maschera della nostra società.

Gli attori, le gag crudeli e le scene da manuale

Fantozzi, il film del 1975 diretto da Luciano Salce e interpretato da Paolo Villaggio, compie 45 anni. Tanti, tanti, tanti, tanti auguri Ragioniere.
fantozzi e la Silvani al ristorante giapponese

Salce, e così anche Villaggio, riuscirono a restituire a Fantozzi quel goffo e masochistico modo di essere sfigato grazie anche ai caratteristi, alle spalle e agli attori di contorno. Gigi Reder, spalla storica di Villaggio, in Fantozzi è il Ragionier Filini. Anna Mazzamauro è la Signorina Silvani (miss quarto piano), Liú Bosisio è la moglie Pina e Plinio Fernando la figlia Mariangela.

Per noi questi nomi fanno ormai parte dell’universo fantozziano. Non dimentichiamoci che questi appena citati sono stati, e sono tutt’ora, i grandi attori del teatro e del cinema italiano: senza i quali non avremmo mai avuto un film del genere.

C’è poi Villaggio. Il suo personaggio è destinato a vivere continue disavventure tutte farcite da esilaranti gag crudeli che portano avanti la Slapstick Comedy del cinema muto, delle comiche di Stanlio e Ollio e dei cartoni animati. Fantozzi infatti non si fa mai male o muore: nonostante le martellate in testa, le mani chiuse in mezzo agli sportelli delle automobili e le lingue lessate dal maledetto caffè della signora Pina.

Infine, è giusto declamare le scene più famose del film del 1975. La martellata in testa da parte degli operai è un dovere metterla, perché apre il film. C’è poi la sveglia mattutina e l’arrivo al lavoro. La partita di pallone fra scapoli e ammogliati e quella di tennis in mezzo alla nebbia. C’è la scena della clinica per dimagrire e la scena del campeggio, fino ad arrivare al memorabile sketch del ristorante giapponese.

Eppure tutto il film è un immenso capolavoro senza tempo. Concludiamo facendo ancora Tanti auguri Ragionier Fantozzi per i suoi 45 anni. A Villaggio e a Salce abbiamo una sola parola, sperando ci sentano: “Grazie!”.

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