Vicini del terzo tipo (2012)

Vicini del terzo tipo – Una spassosa invasione aliena

Vicini del terzo tipo è una commedia dal tocco fantascientifico del 2012. Diretta da Akiva Schaffer è stata sceneggiata da Seth Rogen e Evan Goldberg, dietro anche la realizzazione dei divertentissimi The Interview (2014) e This is the end (2013).

Già il cast di partenza è altamente invitante per chi è alla ricerca di una commedia leggera, divertente e che tenda al demenziale. Ben Stiller e Vince Vaughn sono una garanzia del genere, ai quali si aggiungono Jonah Hill e il britannico Richard Ayoade, per un mix che non delude le aspettative.

Ben Stiller veste di panni di Evan Trautwig, direttore del supermercato Costco molto attivo nella comunità di Glennview, Ohio. Insieme alla moglie Abby cerca di avere un figlio quando la sua routine quotidiana viene distrutta dalla tragica morte della guardia giurata che di notte pattuglia il suo supermercato. Convinto che ci sia un assassino in circolazione decide di istituire una vigilanza di quartiere, alla quale aderiscono Bob Finnerty, interpretato da Vince Vaughn, Franklin (Jonah Hill) e Jamarcus (Richard Ayoade).

I piani di Evan non sembrano però andare per il verso giusto. Franklin, Bob e Jamarcus preferiscono bere birra, mangiare pizza e parlare di donne piuttosto che pianificare appostamenti e pattugliamenti. Nel frattempo un nuovo vicino misterioso suscita parecchi sospetti.

Nessuno di loro poteva però immaginare che si stessero per trovare davanti alle prove di un’imminente invasione aliena.

Vicini del terzo tipo (2012)

Vicini del terzo tipo non è il film strutturato, cesellato e di qualità del quale un cinefilo parlerebbe in un enoteca sorseggiando un calice di vino biodinamico. Questo è un film divertente, a tratti sconclusionato e volgare, ottimo per un momento di relax e divertimento senza pensieri.

A voler trovare però degli spunti di riflessione, Rogen e Goldberg disseminano lungo la storia, tra una gag e l’altra, dei leggeri e quasi abbozzati pensieri sul sistema di giustizia e sulla paranoia della nostra società. Evan Trautwig decide di creare la vigilanza di quartiere perché non sente che la polizia faccia abbastanza per rintracciare l’omicida, mentre Franklin è invece un esaltato che vede nella vigilanza l’occasione di potersi sfogare con qualcuno.

A livello umano i personaggi crescono e si arricchiscono come nella più classica delle commedie. L’importanza del dialogo diventa manifesta ai protagonisti, che riescono così a sistemare anche la loro vita privata.

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