Arrangiatevi – Totò, Peppino e le case chiuse

Arrangiatevi è un film del 1959 diretto da Mauro Bolognini e interpretato da Totò e Peppino De Filippo, per la prima volta non più solo una spalla del principe della risata ma vero protagonista.

Arrangiatevi, film del 1959 diretto da Mauro Bolognini. Una commedia spassosa sulla nostalgia delle case di tolleranza, chiuse dalla Legge Merlin. Con Totò e Peppino De Filippo.
Peppino e Vittorio Caprioli in una scena di Arrangiatevi

Nel 1958 la Legge Merlin, che prende il nome dalla Senatrice Lina Merlin e che aboliva la regolamentazione della prostituzione, sancì definitivamente la chiusura delle case di tolleranza. Milioni d’italiani si videro costretti a cambiare le loro abitudini e divennero tutti molto, molto tristi. Un anno più tardi il regista Bolognini dirige questa simpatica commedia che sta al passo con i tempi e racconta, in maniera ironica, quello che era appena successo.

Totò e Peppino sono i protagonisti di Arrangiatevi, una pellicola incentrata completamente sulla nuova società italiana che, con la fine dell’epoca dei bordelli, deve guardare avanti. Un cambiamento apparentemente insignificante ma che stravolse in maniera irreversibile il nostro tessuto sociale.

La trama di Arrangiatevi – “Finiamola con queste nostalgie”

Dopo quasi vent’anni di coabitazione con una famiglia di esuli istriani, sul finire degli anni cinquanta la numerosa famiglia Armentano vuole assolutamente una casa propria.

Peppino, il padre di casa, per risolvere un battibecco fra lui e la moglie Maria, decide di trovare lui stesso una dimora su misura per loro. Sfortunatamente, fattosi infinocchiare da un losco agente immobiliare, finisce col comprare a prezzo stracciato un appartamento in Via Fontanella. Proprio nel luogo dove prima stava il famoso bordello della Sora Gina.

Madre, i tre figli e il nonno, un simpaticissimo Totò nei panni del vecchietto, vanno felici ad abitare nella nuova casa. Naturalmente Peppino non dice nulla ai suoi e per qualche giorno riesce a ingannare la moglie entusiasta di quella sistemazione. Le risatine dei vicini, gli strani affreschi sui soffitti e i clienti che pensano ci sia un nuovo giro di prostituzione, fanno finalmente capire a Maria che quel luogo è tutt’altro che una semplice casa come tutte le altre.

La vergogna si abbatte sugli Armentano che decidono di non uscire più, pur di evitare lo scherno della gente. È lo stesso Peppino che deve risolvere la situazione e riconquistare la fiducia della moglie.

Memorabile finale in cui un dialettico Totò, affacciato dal balcone, fa una menata ai cittadini cercando di convincerli che ormai è inutile lasciarsi andare ai ricordi e alla nostalgia.

Arrangiatevi è una magnifica satira di costume dell’epoca. Ribadisce un po’ quel retaggio di un’Italia cattolica e democristiana che ci portiamo ancora dietro. A parte i due protagonisti principali, tutti gli altri interpreti sono degni di recitare accanto a loro. Un cast in forma dove si annoverano nomi quali Vittorio Caprioli, Franca Valeri, Laura Adami e Cristina Gaioni.

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