Scusate se esisto! – Paola Cortellesi e l’importanza di essere diversi

Scusate se esisto! è una spassosa commedia diretta da Riccardo Milani e interpretata da una sempreverde Paola Cortellesi, vera erede di Monica Vitti.

“Il mondo ricompensa più spesso le apparenze del merito che il merito stesso“, Il seguente aforisma del celebre filosofo francese François de La Rochefoucauld calza a pennello col significato di questa commedia del 2014.

La trama di Scusate se esisto!

Scusate se esisto! è una bellissima commedia italiana diretta da Riccardo Milani. con Paola Cortellesi come  protagonista, vera e propria erede di Monica Vitti.
Marco Bocci, Raoul Bova e Paola Cprtellesi in una scena di Scusate se esisto!

Il film ha come personaggio principale Serena Bruno (Cortellesi), una giovane e talentuosa architetta che, dopo aver raggiunto importanti traguardi professionali all’estero, deciderà di tornare a lavorare nella sua amata Italia. A causa della burocrazia e del maschilismo ancora imperante nel Belpaese, Serena per trovare un lavoro conforme alla sua proverbiale perizia di progettista si troverà costretta suo malgrado a fingere di essere ciò che non è.

Paola Cortellesi si fa ancora una volta portavoce dei diritti spettanti alle donne regalandoci una pellicola esilarante e allo stesso tempo riflessiva, che non si dimentica di ricordarci che “le persone sono importanti cazzo!”. Serena è un vero e proprio emblema dei cosiddetti cervelli in fuga, termine coniato per indicare tutti quei ragazzi pieni di talento che, a causa della mancanza di meritocrazia che affligge il loro paese, decidono di lasciarlo per tentare la fortuna in altri lidi.

Completano il cast bravissimi attori del cinema italiano come Raoul Bova, il compianto Ennio Fantastichini, Marco Bocci e Lunetta Savino. La suddetta pellicola, ispirata ad una storia realmente accaduta, è un vero e proprio inno alla diversità. Tutti i personaggi di Scusate se esisto! devono nascondersi per potersi considerare parte integrante di una società arcaica e superficiale che ancora oggi fatica ad accettare il diverso.

Il regista di Come un gatto in tangenziale e Ma cosa ci dice il cervello? si affida ancora una volta alla sua musa e ai fidi sceneggiatori Giulia Calenda, Furio Andreotti e Ivan Cotroneo per realizzare una commedia spassosa e a suo modo innovativa. Questa inoltre si rifà anche ad autentici cult del calibro di Funny Money e Il vizietto. Si ride molto in questo lungometraggio, merito di numerose sequenze esilaranti e di attori che azzeccano tutti i tempi comici.

Raoul Bova e Marco Bocci nei panni di due aitanti omosessuali se la cavano egregiamente riuscendo a non scadere nel facile macchiettismo. Ennio Fantastichini dal canto suo si serve del proprio innato istrionismo per conferire spessore al classico uomo delle caverne. Uomo che disprezza i gay e si sente superiore alle donne. Un plauso infine alla performance ineccepibile di Lunetta Savino, la quale incarna la classica donna dietro le quinte, che si umilia costantemente per amore.

Concludo con una frase del film che ne riassume anche il senso più recondito:“Ti vesti male ma non te ne frega niente, inciampi, sei tutta sbagliata ma sei perfetta così“. In conclusione vi consiglio di non perdere questo autentico gioiellino della settima arte nostrana che vi farà divertire, emozionare e riflettere. Scusate se è poco!

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