Bongo e i tre avventurieri (Fun & Fanci Free), è un film d’animazione prodotto dalla Walt Disney Production nel 1947. Nono classico Disney in cui appaiono molti personaggi di quel mondo incantato. Ci sono Topolino, Pippo e Paperino, protagonisti di uno dei due episodi descritti, e anche un simpatico orsacchiotto di nome Bongo.
È infatti un film caratterizzato da due storie differenti. Il prologo è presentato niente popò di meno che dal grillo parlante in persona, reduce dal successo di Pinocchio. Il simpatico animaletto, in una grande casa di Hollywood, sentenziando al pubblico come solo lui sa fare, inciampa su alcuni dischi. Lì accanto c’è un giradischi. Mette un disco, dove viene narrata la storia di Bongo.
Bongo è un piccolo orso, star di un circo che gira tutta l’America. Stanco di quella vita, decide una notte di scappare e, saltando giù dal treno, si rifugia nella foresta. Essendo un orso ammaestrato, dovrà lottare con tutte le sue forze per resistere in quel mondo selvaggio. Alla fine però, tutti quegli sforzi sono ricompensati con l’incontro di una dolce orsacchiotta.
Il secondo e ultimo episodio è tratto dalla fiaba inglese di Jack e la pianta di fagioli: in questo caso Topolino e il fagiolo magico. I tre compagni di una vita, Topolino, Paperino e Pippo, morti di fame, trovano dei fagioli magici che per magia si trasformano in una pianta altissima grazie alla quale possono raggiungere un imponente castello. Una volta entrati si avventano su di una tavola imbandita ma questo scatena l’ira del gigante Willie che, nell’intento di acciuffarli viene fatto precipitare giù dalla pianta di fagioli dai tre eroi.
Bongo e i tre avventurieri si conclude con il gigante Willie che, dopo aver cercato all’interno della casa dove c’è il grillo parlante, si allontana verso Hollywood alla ricerca di Topolino.
Non mi stanco mai di vedere questo film. Basta che ci siano Paperino, Topolino e Pippo perché mi innamori della loro storia. Tuttavia anche la storia del simpatico Bongo, tratta dal racconto di Sinclair Lewis, suscita molta tenerezza. Un film corale che mette insieme i tre storici personaggi con uno decisamente nuovo.
La presenza del Grillo parlante è un omaggio di Disney a Disney stesso, ed è il simbolo di come ormai il suo potere sia davvero esteso e irraggiungibile. La simpatica citazione ad uno dei suoi capolavori, in questo caso Pinocchio, sta a significare che Walt Disney ha raggiunto il successo e può permettersi di tentare qualcosa di diverso. Già era successo con altri classici come Saludos Amigos, Fantasia, Musica Maestro o I tre caballeros.
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