Lo scrigno delle sette perle è il quinto film collettivo prodotto da Disney. Diretto da Clyde Geronimi, Wilfred Jackson, Hamilton Luske e Jack Kinney è uscito nelle sale nel 1948. Si tratta di un ulteriore omaggio offerto dalla casa cinematografica alla musica ma, a differenza dei film precedenti, qui la trama è più articolata.

La metafora dello scrigno viene utilizzata per introdurre i sette episodi di cui si compone l’opera: le sette perle. Ognuna di queste vuole condurre lo spettatore in un percorso musicale, cullarlo tra le note e trasportarlo in un mondo di suoni ed emozioni.
La prima perla narra di due giovani innamorati che pattinano sul ghiaccio. La musica crea un’atmosfera di trasognato romanticismo per poi cambiare, assecondando i sentimenti della ragazza. La musica enfatizza la scena e si pone come una sorta di voce narrante, nonostante nessuno parli durante tutto l’episodio. E’ la musica stessa che, con i suoi ritmi e con le sue cadenze, realizza la narrazione.

La seconda perla viene descritta come un incubo musicale. Mostra un piccolo insetto intento a fuggire dai tasti di un pianoforte. La musica è incalzante e genera tensione. Sembra la rappresentazione di uno di quegli incubi che ci spaventano ma non sappiamo spiegare il perché. L’animazione è realizzata con grande abilità e contribuisce alla buona riuscita dell’episodio.
La terza inizia con una voce narrante che si propone di raccontare la storia di Johnny Semedimela. Johnny è un giovane che coltiva mele nella solitudine dei suoi campi. Quando il narratore esterno smette di parlare, è lo stesso protagonista che prende parola e inizia a raccontare la sua vicenda cantando. Johnny si sente un fallito perché, mentre tutti vanno a cercare fortuna nel West, lui ha solo le sue mele.
Fa la sua comparsa un angelo custode che, sempre cantando, realizza un elogio della mela come frutto buono, sano e adatto a molteplici usi. Vi è un chiaro intento educativo volto ad insegnare ai piccoli spettatori l’importanza della frutta.
La storia è piuttosto lunga. Johnny decide di andare a piantare meli nel Far West. Qui, ottiene grande riconoscimento da parte delle popolazioni locali. Tuttavia non si sente parte di quella popolazione e continua a camminare, piantando meli, per quarant’anni. La voce narrante specifica che i meli sono il simbolo del suo amore e della sua fede e la storia si conclude con la creazione di un eden di meli piantati da Johnny in paradiso.
Non è facile interpretare questa perla. Johnny abbatte un’intera foresta per seminare i suoi alberi da frutto. Eppure il ragazzo è amato da tutti gli animali perché è il primo uomo ad essere giunto nel West senza un fucile. La sua situazione è ambigua. Certamente non si muove per fare fortuna o per conquistare ma comunque la sua presenza modifica il territorio. Sta semplicemente rendendo fertile ciò che prima non lo era? O il significato profondo dell’episodio vuole parlare di un’umanità che, volente o nolente, cambia tutto ciò che ha intorno senza paura di cancellare ciò che c’era prima? A voi il giudizio.

La quarta perla è la storia di un battello, introdotta da una bellissima presentazione animata. La voce narrante è tutta cantata e racconta di una giovane barca che, a causa della sua dispettosa vitalità, si caccia in catastrofici guai. La storia sfiora il paradossale ma l’intento è sicuramente quello di educare gli spettatori ad alcuni importanti valori, quali il rispetto dei genitori, l’attenzione per le proprie azioni e le loro possibili conseguenze.
La quinta perla è definita come un insieme di colori, poesie e melodie di omaggio all’albero. Effettivamente si tratta proprio di questo. Scena dopo scena viene mostrato un albero che cresce rigoglioso. Resiste al caldo, al freddo, alla pioggia e al gelo. D’autunno le sue foglie colorate volano dappertutto. Dalla sua cima domina la valle. La musica, sempre presente, enfatizza la poesia dei colori e la meraviglia della forza della natura.
La sesta perla è intitolata Cocktail musicale sud americano. I protagonisti sono gli stessi di I tre caballeros: Paperino, Josè Carioca e Aracuan. Quest’ultimo, vedendo i due amici giù di morale, li invita a prendersi un cocktail musicale. Mette dentro a un bicchiere vari strumenti musicali, shakera e versa tutto in un grande calice. Getta dentro al calice i due amici e, poi, vi si tuffa anche lui.
I tre ballano a ritmo della samba brasiliana. L’episodio ricorda alcune scene di Saludos Amigos e I tre caballeros ma non compie lo stesso errore di eccessiva lunghezza e ridondanza. Qui, le scene sono piacevoli e allegre. Vengono messi in evidenza vari ritmi e strumenti della samba, evidenziati anche da un cambio nella tecnica di animazione che tenta di rappresentare visivamente le caratteristiche dei suoni. Per esempio, i ritmi più frenetici di origine africana sono accompagnati da un’animazione a gesso colorato su sfondo nero che raffigura la foresta brasiliana.

L’ultima perla contiene la storia di Pecos Bill, il miglior cowboy di tutti i tempi. Dopo una malinconica canzone country che concilia il sonno, appaiono sulla scena degli attori in carne ed ossa vestiti da pionieri. Questi raccontano ai figli la leggendaria storia del cowboy.
La narrazione si sviluppa in parte portata avanti da un narratore esterno che parla, in parte cantata da un coro e in parte attraverso immagini animate. Si tratta della simpatica storia di un orfano che cresce con gli sciacalli e diventa un uomo di forza e intuito straordinario. Abile con la pistola e con gli animali; sa domare cavalli, sciacalli, avvoltoi e persino gli altri uomini. Sembra persino capace di dominare la natura e la sua vicenda si trasforma in una sorta di mito di creazione. Secondo la leggenda, infatti, lui avrebbe creato il fiume, avrebbe reso colorato il deserto del Texas e sarebbe stato in grado di riportare la pioggia durante la siccità.
Tutto l’episodio si conforma come un grande omaggio allo stato del Texas dove Pecos Bill nasce e vive. L’animazione mette in evidenza i paesaggi e le bellezza naturali di questa zona.
La forza del cowboy si esaurisce solo quando, a causa delle gelosie del suo cavallo, perde la sua amata. Da allora Pecos non sarà più lo stesso e, ogni notte di luna piena, ululerà al cielo, seguito da tutti gli sciacalli del Texas. Ed è per questo che oggi, nelle notti di luna piena, gli sciacalli ululano.

Lo scrigno delle sette perle è un’opera ben sviluppata e piacevole. Un classico basato sulla bellezza dell’animazione, sull’originalità delle storie e dei personaggi e sulla musica che rimane al centro del film come unico vero tema principale che fa da filo rosso tra i vari episodi.