Diretto da Todd Haynes, già regista di opere di successo quali I’m Not Here e Carol, Cattive acque (Dark Waters) è un film di denuncia basato sull’articolo del 2016 di Nathaniel Rich e sulla drammatica vicenda dell’inquinamento della cittadina di Parkersburg, nel West Virginia da parte dell’industria chimica DuPont.
Al centro di questo film del 2019 c’è Mark Ruffalo, nelle vesti di Robert Billot, un avvocato di Cincinnati coinvolto sia dal punto di vista lavorativo che dal punto di vista etico ed esistenziale in questo incidente ambientale di grande portata. Un incidente ambientale che dura da decenni. Il caso di Billot ne dura altrettanti e Cattive Acque ne racconta le fasi salienti. Dalla scoperta di qualcosa di strano e letale nelle acque di Parkersburg fino al grande caso mediatico.
La trama di Cattive acque (Dark Waters)
Sposato, con un figlio e un altro in arrivo, Robert Billot lavora per uno studio legale il cui compito è difendere le industrie chimiche. Attraverso la conoscenza di sua nonna, il mandriano Wilbur Tennant chiede all’avvocato di fare esattamente il contrario. Indagare sulle nefandezze perpetrate dalla DuPont e portare a galla l’inquinamento idrico di Parkersburg.
Dopo aver fatto personalmente un sopralluogo della zona, Billot si rende conto che non sono solo le mucche ad essere state contaminate ma persino gli stessi abitanti. Si impegna così, e con tutte le sue forze, a battere il gigante DuPont venendo man mano a conoscenza della grande verità. La fabbrica è stata la prima ad aver introdotto il teflon in tutte le case americane e in tutto il mondo.
Ed è proprio il teflon la chiave di volta. Il composto, creato attraverso la formula PSOA, detto anche C8, è altamente nocivo. La DuPont, che aveva sempre cercato di nasconderlo ai suoi operai e al resto della comunità, scaricava da anni i rifiuti chimici nelle acque di Parkersburg.
Nonostante le prove schiaccianti, Billot non riesce mai ad arrivare ad una vittoria concreta. Dopo più di dieci anni di lavoro e lotte, e dopo un ictus, l’avvocato torna a impegnarsi al caso ma è ancora troppo presto per quel tanto sperato lieto fine.
Un finale felice infatti non ci viene fornito da Haynes, proprio perché il caso DuPont continua ancora oggi. Questa vicenda è comunque figlia delle tante ed eccessive prove di potere e sete di denaro dei vari industriali e politici. Il dramma di Parkersburg è solo uno dei tanti, eppure è quello che ha scosso maggiormente la popolarità, la stampa e il mondo intero.
Ruffalo, nei panni di Billot, riesce a calarsi nel personaggio. Egli è un uomo in balia degli eventi. Riesce a portare alla luce questa tragedia, ma a costo di restare solo, di non poter vedere crescere i suoi figli e anche a costo di perdere la fiducia dei suoi colleghi e di sua moglie.
Cattive Acque racconta e riassume una parte di una storia che non può che concludersi con un finale aperto. Un film che prende una posizione mostrando il lato negativo degli avvocati, e quello più aberranti dei grandi industriali. C’è poi Billot che, in una società già malata, vuole dare l’esempio. Ma come suggerisce il regista e la vera storia, è duro a volte raggiungere una giustizia.
Con Tim Robbins, Anne Hathaway e Bill Pullman, nel film compaiono anche i veri superstiti e i veri testimoni del dramma di Parkersburg che con la loro spontaneità e generosa partecipazione, danno all’opera quel tocco in più di veridicità.
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