Divorzio all'italiana (1961)

Divorzio all’italiana – Un intramontabile classico della commedia all’italiana

In Italia la legge che disciplinava il divorzio entrò in vigore il 18 dicembre 1970, una norma sacrosanta in quanto citando Fragmentarius: “In un matrimonio marito e moglie possono cercare la via della guarigione dalle mille piccole irritazioni, incomprensioni, dettagli demenziali. Ma se non ci si riesce arriva il divorzio. Che non è una cura, ma un intervento chirurgico.”

Ambientato nella vetusta città italiana di Agramonte Divorzio all’italiana è un capolavoro del cinema italiano datato 1961 e vede come protagonista il siciliano barone Ferdinando Cefalù (Marcello Mastroianni), il quale stanco della moglie Rosalia (Daniela Rocca) deciderà di servirsi del cosiddetto delitto d’onore per liberarsi definitivamente della consorte e poter vivere finalmente alla luce del sole la storia d’amore con sua cugina Angela (Stefania Sandrelli).

Pietro Germi dopo aver diretto opere prevalentemente drammatiche come Gioventù perduta e Il ferroviere si da alla commedia satirica mettendo alla berlina in Divorzio all’italiana l’arretratezza socio-culturale di un paese in cui mancava ancora una legge sul divorzio e nel quale era ancora presente l’anacronistico art. 587 del codice penale che regolava il delitto d’onore.

Quest’ultimo, abrogato nel 1981, permetteva a colui che aveva commesso un reato di scontare una pena ridotta ai minimi termini qualora lo avesse fatto per salvaguardare una particolare forma di onore che si riferiva ad alcune sfere relazionali che includevano rapporti familiari.

Marcello Mastroianni è divino nell’incarnare con una buona dose di ironia il classico uomo del Sud indolente e sornione mentre la giovanissima Stefania Sandrelli se la cava egregiamente nel simboleggiare con la consueta sensualità la bellezza della gioventù. Completano il cast comprimari di talento come Leopoldo Trieste, Daniela Rocca e Lando Buzzanca.

Ispirato dal romanzo drammatico di Giovanni Arpino intitolato Un delitto d’onore, Divorzio all’italiana si è aggiudicato il Premio Oscar per la Miglior Sceneggiatura Originale, il Golden Globe rispettivamente per il Miglior Film Straniero e il Miglior Attore in un film commedia e tanti altri premi prestigiosi.

Il successo fu tale che il termine commedia all’italiana venne coniato parafrasando il titolo della suddetta opera, la quale è stata inserita tra i 100 film italiani da salvare.

Germi sfocia financo nel grottesco riuscendo mirabilmente a irridere una società arcaica e ipocrita, pone infine particolare attenzione al disagio dilagante nel sud Italia. Pertinenti a tal proposito risultano essere le seguenti parole estratte dal romanzo Splendore, scritto dalla celebre e talentuosa autrice Margaret Mazzantini, parole che riassumono il significato più recondito di Divorzio all’italiana: “In quel generico giù, riconobbi l’Italia, il suo spirito, quella sua cronica divisione interna per ogni cosa. Un paese abituato ad avere un sopra e un sotto, un attico e una cantina.”

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