Mission – Roland Joffé racconta le missioni gesuite dell’America Latina

Mission è uno splendido dipinto cinematografico del 1986 incentrato sulla conquista spagnola del Latino America, sul ruolo dei gesuiti e delle loro missioni volte all’evangelizzazione delle tribù indios e sulla conversione di un’anima, da malvagia a buona e perdonata.

Roland Joffé, alla sua seconda regia dopo Urla del silenzio, dirige due dei migliori attori all’epoca in circolazione: tutt’ora icone del cinema. Jeremy Irons e Robert De Niro. Ennio Morricone scrive e dirige forse le sue musiche più belle, avvicinandosi alla vittoria di un Oscar, senza però vincerlo. Ma il vero protagonista di questo capolavoro storico è appunto la dettagliata ricostruzione storica. Così come la lingua guaraní, in questo caso il guaraní gesuita e quello primitivo. E infine le tribù amerindie che da sole restituiscono alla pellicola una grande veridicità.

La trama di Mission – “Se è la forza che determina il diritto, allora non c’è posto per l’amore in questo mondo”

Mission di Roland Joffé è uno splendido dipinto cinematografico incentrato sulla conquista spagnola in America Latina. Con Jeremy Irons e Robert De Niro.
Jeremy Irons nelle prime scene del film

Film della verità storica. Le Reducciones, ovvero le missioni gesuite in cui gli indios venivano istruiti e in cui coltivavano la yerba mate, ebbero una durata di circa 150 anni. In esse i nativi avevano la possibilità di lavorare e apprendere senza perdere il proprio diritto di esseri umani. Quando i gesuiti vennero allontanati intorno al 1767, gli indios persero la possibilità di vivere in un luogo pacifico. Molti furono uccisi. Molti altri fuggirono verso le montagne o si riversarono nelle nuove città portando la loro lingua a mescolarsi con il castigliano (Guaranì criollo o paraguayo).

Il film di Joffé inizia proprio con la fine di una delle tante missioni gesuite sperdute nell’Amazzonia. L’anno è il 1750. Il missionario Gabriel (Irons), grazie al suo oboe, riesce ad avvicinarsi ad una tribù Guaranì e inizia così il suo percorso evangelizzatore.

Nel frattempo, il cacciatore di schiavi Rodrigo Mendoza (De Niro) compie un delitto d’onore uccidendo suo fratello. Messo in carcere, padre Gabriel lo convince a seguirlo alla sua missione. Dopo un percorso estenuante per le  montagne, Mendoza inizia redimersi. La sua vita di cacciatore improvvisamente si evolve in quella di missionario buono e generoso.

A complicare le cose è il Cardinale Luis Altamirano. Quest’ultimo, spinto dal potere della corona spagnola, obbliga Gabriel e i suoi Guaranì a lasciare la missione per fare spazio agli agricoltori europei. Mendoza combatterà fino allo stremo per evitare che questo accada.

Mission non è un film difficile da comprendere. Eppure è un’opera complessa, cruda e impegnativa. Imperniata da una verità che va oltre quella puramente storica. Joffé descrive le nefandezze perpetrate dagli europei sotto la bandiera della conquista e della guerra justa. Tuttavia, siamo anche i discendenti di quegli uomini che, come suggerisce il film, cercarono invece di aiutare le tribù del Sud America.

Vincitore della Palme d’Or al Festival di Cannes, Mission fu girato in Brasile, Paraguay, Colombia e Argentina. Alla base storica ha uno dei più grandi eccidi della storia dell’essere umano.


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