Senti chi parla – Il mondo attraverso gli occhi di un bambino

Cult del 1989 diretto da Amy Hackerling, Senti chi parla, titolo originale Look Who’s Talking, è una spassosa commedia incentrata sulle vite di tre personaggi. C’è Molly, la donna tradita dal suo uomo nonché cliente Albert che, dopo averla messa incinta, la molla per un’altra. Poi c’è James, il tassista e istruttore di volo che gioca un ruolo importante nella vita della ragazza. E infine c’è il piccolo Mickey, il figlio di Molly. Attraverso i suoi occhi vediamo il mondo in maniera estremamente esilarante.

Con John Travolta e una bravissima Kirstie Alley, prima di finire fra le braccia di Scientology, Senti chi parla è un leggero film ma unico nel suo genere, e questo grazie alla grande trovata del film. Il piccolo protagonista parla, o meglio pensa e la sua voce, prestatagli da un attore adulto, è forse la grande rivoluzione della pellicola.

La trama di Senti chi parla (Look Who’s Talking) – “È stato facile: ho preso alla clinica del seme il seme surgelato, poi a casa l’ho scongelato, l’ho inserito e adesso aspetto un bambino

Senti chi parla (1989), di Amy Hackerling.
Il piccolo Mickey cura il tassista/baby sitter James (Travolta) in una scena del film

Molly Jensen (Alley), è una fiscalista che da qualche tempo ha una relazione con un suo cliente: tale Albert (George Segal). Dopo essere rimasta incinta, Molly vede Albert andarsene con la sua arredatrice e lei resta sola, consolata unicamente dall’amica Rona (Twink Caplan) e dalla madre (Olympia Dukakis).

Per non rendere pubblica la sua relazione con Albert, e soprattutto il fatto che sia stata lasciata, fa credere a tutti che il bambino lo ha avuto mediante inseminazione artificiale. Mentre il piccolo Mickey cresce e scopre piano piano il mondo che lo circonda, Molly è in cerca di un buon padre per lui. Tutto avrebbe immaginato ma di sicuro non trovare l’amore in James Ubriacco (Travolta), un simpatico ma anche scapestrato tassista che inizia a frequentare il suo appartamento.

Senti chi parla è una classica commedia americana a lieto fine. Come insegna lo stesso Aristotele, una storia iniziata tanto male non può che finire bene: questa è la commedia. E come la stessa Poetica dell’autore e filosofo greco afferma, nella commedia sono rappresentati personaggi risibili, appartenenti alla bassa società.

Sebbene esistano esempi ben più calzanti, anche Senti chi parla di Amy Hackerling sembra rientrare nei canoni di quella commedia più classica. Anche nelle disgrazie di Molly ridiamo e continuiamo a ridere con il protagonista bambino e quella voce adulta che solo noi possiamo sentire. Nella versione originale l’attore che presta la voce a Mickey è quella di Bruce Willis. Nella versione italiana c’è Paolo Villaggio dietro il piccolo protagonista: e questo già vuol dire tanto.

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