Le avventure di Bianca & Bernie – Un thriller alla Disney

Nato come trasposizione animata dell’opera dell’autrice inglese Margery Sharp, Le avventure di Bianca & Bernie (The Rescuers) è un film del 1977 diretto da Wolfgang Reitherman. L’opera vede protagonisti il famoso duo di topini, impegnati nel difficile salvataggio di Penny, un’orfanella rapita. Il lungometraggio animato si rivela essere uno dei Classici Disney meglio realizzati: un perfetto binomio di comicità e di suspense rivolto ai più piccoli.

Le avventure di Bianca & Bernie – Le atmosfere

La storia ha inizio con un prologo. Una bambina si avvicina furtivamente al parapetto di una nave attraccata in una palude per lanciare in acqua un messaggio di aiuto in una bottiglia. Da qui hanno inizio i titoli di testa, che tramite le splendide Artwork ci fanno già intuire quale sarà il tono dell’opera. Senza mai abbandonare lo stile morbido caratteristico dell’animazione Disney, Le avventure di Bianca & Bernie ha toni decisamente più cupi rispetto ai suoi predecessori. Merito naturalmente della trama, che vede i due agenti della Rescue Aid Society (un corrispettivo dell’ONU ma per roditori) impegnati nella indagine a seguito del ritrovamento del messaggio in bottiglia, ma grazie sopratutto delle ambientazioni in cui si svolge la storia.

Si parte dalle buie strade della metropoli di New York, passando per il sordido banco dei pegni di Madame Medusa, fino alla Laguna del Diavolo. I fondali sono realizzati con colori scuri e tetri, che alimentano la sensazione di mistero e di suspense. Inoltre, la scarsa presenza di canzoni all’interno del lungometraggio animato permette di mantenere continuità nell’atmosfera. Naturalmente non mancano le gag comiche. Gag utili non solo ad alleggerire la tensione ma anche a caratterizzare meglio i personaggi secondari, fondamentali per l’immancabile lieto fine.

Le avventure di Bianca & Bernie (1977).
Il covo galleggiante di Madame Medusa, nell’inquietante Palude del Diavolo.

Le avventure di Bianca & Bernie – I personaggi

A fare la fortuna di questo film d’animazione sono stati sicuramente i suoi iconici personaggi. I due protagonisti risultano tutt’oggi una coppia ben bilanciata, merito della goffaggine di Bernie opposta all’eleganza di Bianca. Anche Penny risulta credibile e simpatica allo spettatore, grazie sopratutto al suo carattere vivace e acceso, lontano dallo schema della bambina buona e ubbidiente che possiamo invece trovare in altri cartoni Disney come Oliver & Co.

Ma i veri personaggi memorabili sono sicuramente Orville, l’eccentrico albatro pilota, nato da un’idea di Ollie Johnston (uno dei leggendari Nine Old Man di Walt Disney) che prese ispirazione da una celebre serie di documentari della Disney, ed Evinrude, la libellula traghettatrice che con il suo esilarante ronzio risulta divertente anche al giorno d’oggi. Per quanto riguarda invece gli antagonisti della vicenda, al posto di Madame Medusa si era inizialmente pensato a Crudelia De Mon, ma l’idea fu scarta dagli sceneggiatori convinti che il pubblico non avrebbe apprezzato l’idea di un unico universo narrativo, preferendo creare un personaggio simile ma mai visto fin’ora.

Menzione speciale va a Snoops, maldestro ed egoista aiutante di Madame Medusa, che venne creato ispirandosi al personaggio di John Culhane, sceneggiatore e critico d’animazione. Nonostante John non sapesse di essere stato preso come modello per il personaggio di Snoops, ritenne un grande onore essere presente nell’opera. Tanto che in seguito venne utilizzato come uno dei protagonisti di Rapsodia in Blue, uno degli episodi di Fantasia 2000 (sequel di Fantasia).

Le avventure di Bianca & Bernie (1977).
Le avventure di Bianca & Bernie. Una scena del film

Le avventure di Bianca & Bernie – La produzione

Come molti altri classici della Disney, anche il film d’animazione con protagonisti il duo di topini ha subito numerose modifiche in corso d’opera. E’ stato inizialmente accantonato ma fortunatamente per noi (ma sopratutto per gli studios; Il film ha incassato 48 milioni solo con la distribuzione nei cinema) è stato ripreso in considerazione ed infine realizzato. Inizialmente la trama era molto più simile a quella del romanzo. Al posto di Penny intrappolata nella Laguna del Diavolo era un poeta norvegese ad essere rinchiuso nel Castello Nero a causa di un regime totalitario.

Fu lo stesso Walt Disney a mettere da parte il progetto, sicuro che degli intrighi internazionali non avrebbero suscitato l’interesse di un pubblico tanto giovane. In seguito alla morte di Disney e al proseguire della saga di Margery Sharp, gli studios presero di nuovo in considerazione l’idea di una trasposizione animata. Stavolta, tuttavia, si sarebbero basati sul sesto libro della saga, Miss Bianca in the Antarctic, con un orso polare obbligato ad esibirsi in spettacoli danzanti. A causa però di alcune complicazioni (fra cui un tumore al cervello del doppiatore scelto per interpretare l’orso) il progetto fu di nuovo fatto partire da zero. Gli sceneggiatori decisero allora di realizzare un film che fosse prevalentemente basato sul secondo capitolo della saga, ma che prendesse elementi anche dagli altri capitoli, fino a dare forma al classico che conosciamo.

Le avventure di Bianca & Bernie – I messaggi subliminali

Tutti i nati negli anni ’90 sanno bene di cosa sto parlando. Uno dei messaggi subliminali più famosi di sempre. Famoso non perché ce ne fossimo accorti durante la visione del cartone animato ma per la popolarità del video su youtube che mostrava il “fattaccio”. Il frame incriminato mostrava Bianca e Bernie in volo sul loro amico Orville mentre sorvolano l’affollata New York per raggiungere la Laguna del Diavolo. Tutto normale, se non fosse che in un frame veniva mostrata una donna in topless affacciata ad una delle numerose finestre presenti in scena.

Nonostante siano state formulate le più disparate teorie sul caso, fra cui anche che la Walt Disney Production mandasse messaggi satanici rivolti ai più piccoli, la spiegazione è molto più semplice di quel che sembra. In un’intervista rilasciata da Tom Sito, ex disegnatore per gli studio Disney, l’animatore ha candidamente ammesso che era solo uno scherzo realizzato dai disegnatori, che avevano deciso di inserire una foto tratta dal celebre magazine Playboy. Naturalmente i responsabili non erano a conoscenza dell’easter egg presente nella pellicola, che non sarebbe mai venuto a galla se la tecnologia non avesse dato a tutti la possibilità di guardare un film in frame by frame.

L'arrivo di Orville ne Le avventure di Bianca & Bernie.
L’arrivo di Orville

Adesso che sapete tutto e anche di più su questo classico, non vi manca altro che rivederlo per gustare ancora una volta la magia di un Classico Disney senza tempo.

Leggi anche: Bianca e Bernie nella terra dei canguri – Il primo sequel dei Classici Disney

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