“Il tempo è relativo, il suo unico valore è dato da ciò che noi facciamo mentre sta passando.” queste parole, pronunciate dal fisico svizzero Albert Einstein, risultano essere fortemente correlate con il film del momento: Tenet.

Dopo aver affrontato temi universali come la magia e i sogni, il regista visionario di Inception e The Prestige si serve di un titolo palindromico per parlarci del tempo con l’inconfondibile stile che da sempre lo contraddistingue. Cristopher Nolan, infatti, è noto per la realizzazione di film enigmatici e cervellotici che spesso dividono sia la critica che il pubblico.
Tenet vede come protagonista un agente segreto che manometterà il tempo al fine di difendere il mondo dall’imminente scoppio della terza guerra mondiale. John David Washington, già apparso in film come BlacKkKlansman e Old man & the Gun, se la cava egregiamente nei panni di questa spia fascinosa e impavida senza nome. Espediente questo già utilizzato dal regista britannico in Following, sua opera prima. Lo stesso Robert Pattinson (Cosmopolis, The Lighthouse) risulta essere impeccabile nell’interpretare un individuo misterioso che aiuterà il nostro protagonista a portare a termine la sua missione.Completano il cast una talentuosa e conturbante Elizabeth Debicki (Il grande Gatsby, Widows – Eredità criminale) e un immenso Kennet Branagh (Conspiracy – Soluzione finale, Assassinio sull’ Orient Express). Quest’ultimo incarna con consumato talento il “Villain” di turno. Da menzionare infine il cameo del premio Oscar Michael Caine, vero e proprio attore feticcio di Nolan.
Impreziosito da una colonna sonora da urlo composta da Ludwig Göransson, Tenet si può definire come un accattivante Spy Movie fantascientifico sui generis che catalizza l’attenzione dello spettatore portandolo in una dimensione futuristica dalla quale faticherà ad uscire. Nolan ci fornisce tutte le tessere che andranno a comporre questo vero e proprio mosaico in celluloide che spetta a noi risolvere.
Tenet inoltre non si dimentica di mettere alla berlina il comportamento tenuto dall’essere umano nei confronti dell’Ambiente. Pertinente a tal proposito risulta essere il seguente aforisma del filosofo tedesco Erich Fromm. “In nome del progresso, l’uomo sta trasformando il mondo in un luogo fetido e velenoso. Sta inquinando l’aria, l’acqua, il suolo, gli animali…e se stesso, al punto che è legittimo domandarsi se, fra un centinaio d’anni, sarà ancora possibile vivere sulla terra.”
Uscito nei cinema italiani il 26 agosto 2020, Tenet ha avuto l’enorme merito di riportare la gente in sala incassando nel primo giorno di programmazione la bellezza di oltre 400.000€. In molti già hanno criticato il film definendolo presuntuoso, freddo e confusionario. Numerosi critici autorevoli inoltre hanno detto di non averlo compreso. D’altronde, citando un certo Alfred Borden, il segreto non fa colpo su nessuno, è il trucco che c’è dietro a contare davvero. Nolan ancora una volta ammalia il suo pubblico spronandolo a sentire più che a capire.

Il lungometraggio in questione risulta essere enigmatico e caotico allo stesso modo della realtà quotidiana in cui viviamo. Del resto non potrebbe essere altrimenti giacché viviamo in un “mondo crepuscolare”.