Proiettato per la prima volta nel 1986, Basil l’investigatopo (The Great Mouse Detective) è il 26° classico Disney, un riuscito adattamento di Basil of Baker Street, saga letteraria per bambini scritta da Eve Titus, che riprende le atmosfere e le vicende del detective più famoso di sempre.
Basil l’investigatopo – La regia
Come si può dedurre dal titolo del lungometraggio animato, la trama è incentrata sul personaggio di Basil, controparte animale del più famoso Sherlock Holmes, impegnato a sventare il malvagio piano del Dottor Rattigan. La pellicola è stata diretta da quattro diversi registi, fra cui figurano anche i giovani John Musker e Ron Clements, autori di alcuni fra i più grandi successi Disney che hanno segnato la rinascita della celebre casa di produzione con grandi classici quali La Sirenetta, Hercules ed Aladin (da cui è stato di recente tratto un live-action). Non stupisce quindi che anche in questo caso i registi siano riusciti nell’intento di trasportare le atmosfere caratteristiche dell’opera di Sir Arthur Conan Doyle in un film d’animazione, creando un prodotto che riscosse il favore di pubblico e critica. Il genio dei due registi si evince anche dall’introduzione di nuovi elementi tecnici, quali un prologo poco più lungo del solito per favorire il coinvolgimento dello spettatore.
Basil L’investigatopo – I personaggi
Non solo la trama e le atmosfere. I personaggi sono stati creati ispirandosi alle loro controparti cartacee, che hanno fatto da base per la creazione delle personalità dei protagonisti, i cui tratti caratteristici vengono spinti al massimo. Basil (omaggio a Basil Rathbone, l’interprete di Sherlock Holmes in ben 14 pellicole) viene mostrato intelligente e saccente. Individuo poco incline alle relazioni sociali ed ossessionato dalla “presunta” superiorità intellettuale della sua nemesi, capace di essere il protagonista sia di scene comiche che di quelle più impegnate. Come controparte alle capacità di Basil ci sono il Dottor Topson, il cane Ugo e la piccola Olivia. Essi, nonostante non abbiano le doti del protagonista, si rivelano utili non solo per il lieto fine della vicenda ma anche per una narrazione vivace e dinamica. Naturalmente una menzione speciale va al Professor Rattigan, villain del film la cui voce nel doppiaggio originale fu affidata a Vincent Price, icona dei film horror statunitensi negli anni ’50 e ’60. Il Professor Rattigan diviene quindi il mix perfetto fra la perfidia e la genialità del Professor Moriarty e la teatralità dell’attore americano.
Basil l’Investigatopo – L’apice della Xerografia
Altro pezzo forte del lungometraggio animato è sicuramente dato dalle ambientazioni. Queste riescono a trasmettere la nebbia delle strade di Londra e il mistero dei racconti gialli di cui spesso la capitale britannica è protagonista. Questa potenza visiva è frutto della xerografia, una tecnica che si sposa perfettamente con l’effetto che i disegnatori vogliono conferire all’immagine. Grazie all’effetto “sporco” dato da questo procedimento lo spettatore ha l’impressione di percepire il celebre grigio fumo di Londra. La sensazione di tensione data dalla immagini viene inoltre accentuata anche all’introduzione del concetto della morte (tema già tratto in Taron e la Pentola Magica). Basti pensare alla dipartita di Vampirello o alle diverse vittime che miete Lucrezia, entrambi aiutanti del Professor Rattigan.
Basil l’Investigatopo – L’introduzione della CGI
Come scritto sopra, il film d’animazione giova notevolmente della xerografia. Tuttavia, ciò non implica che sia l’unica tecnica adottata dai disegnatori per la realizzazione delle scene. Difatti lo scontro finale fra Basil e un infuriato Professor Rattigan è ambientato all’interno del Big Ben. In questo caso la scenografia fu realizzata principalmente in CGI. Oltre a ciò è da notare come questo scontro sia fra i più forti visivamente all’interno dell’universo Disney. Nella scena si da particolare risalto alla supremazia fisica del cattivo ai danni del protagonista. Naturalmente anche in questo episodio è ricalcata la vicenda di Sherlock Holmes e del Professor Moriarty in The Final Problem di Conan Doyle.
Questo e altri dettagli dimostrano quanto The Great Mouse Detective sia un elemento fondamentale per la comprensione delle dinamiche che hanno portato alla crescita dell’animazione dello studio Disney.
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