Il cinema toscano ha da sempre avuto il merito di analizzare la società in modo ironico e pungente. Cenci in Cina, film del 2009 diretto da Marco Limberti, non fa eccezione e racconta le vicissitudini di Vittorio Pelagatti (Alessandro Paci) e Armando Giachetti (Francesco Ciampi), due imprenditori che gestiscono la Gobbotex, un’azienda tessile pratese fondata dai rispettivi nonni.

A causa della crisi economica dilagante nel paese la suddetta ditta si trova ad essere pesantemente indebitata. La situazione si complica quando la signora Lì (Man Lo Zhang), un’ambiziosa imprenditrice cinese, dopo aver acquistato la maggior parte delle ditte con cui la Gobbotex era indebitata, si presenta da Vittorio e Armando a chiedergli quello che le spetta: due milioni di euro. I due a questo punto cercheranno disperatamente di trovare questa ingente somma. Ci riusciranno??
Il regista di Love Bugs e Fermi tutti questo è uno spettacolo, Pinocchio, si serve della comicità irresistibile e deflagrante della coppia Paci-Ciampi per affrontare temi delicati e attuali come la crisi economica e l’avanzata implacabile del colosso cinese nei confronti del settore tessile nostrano. Attraverso gustosi flashback in bianco e nero dal sapore chapliniano, Limberti mostra allo spettatore che dopo la fine della guerra nel nostro paese ci fu una vera e propria rinascita economica che si concretizzò con il cosiddetto Boom economico degli anni ’60. Anni in cui la cosiddetta “Arte di arrangiarsi” del popolo italico fu decisiva per rialzarsi dalle macerie causate dal secondo conflitto bellico mondiale.
Cenci in Cina ha il grande merito di ricordarci che questa forza di reagire alberga da sempre nel nostro popolo. Di conseguenza con molta tenacia e abnegazione possiamo lasciarci alle spalle pure l’attuale crisi economica. Alessandro Paci interpreta con consumato talento un vitellone che non rinuncia mai alla compagnia femminile. Il celebre attore fiorentino sciorina il suo innegabile talento azzeccando tutti i tempi comici. Il suo Vittorio è l’emblema stesso del Maschio Alfa completamente dedito alle macchine lussuose e alle belle donne.
Francesco Ciampi, dal canto suo, è perfetto nei panni di un uomo tutto casa e lavoro. Armando infatti è l’antitesi di Vittorio. La stessa Man Lo se la cava egregiamente nell’incarnare questa affascinante e ambiziosa donna orientale pronta a tutto pur di raggiungere i suoi obiettivi. Da menzionare inoltre sono gli esilaranti camei di un Massimo Ceccherini in stato di grazia, del compianto Carlo Monni, dell’indimenticato Novello Novelli e di Laura Pestellini al suo ultimo film. Marco Limberti firma un’opera intelligente ed ambiziosa che fa ridere e riflettere allo stesso tempo.
Cenci in Cina è infatti una riuscita commedia all’italiana fortemente ancorata alla realtà che sublima l’arte del compromesso. In questo momento storico non dobbiamo avere paura di essere assoggettati alla Cina. Al contrario dobbiamo collaborare con questa enorme potenza economica al fine di rimanere a galla in questo oceano di squali.
“I cinesi usano due tratti di pennello per scrivere la parola “crisi”. Un tratto significa pericolo; l’altro significa opportunità. In una crisi sii conscio del pericolo, ma riconosci l’opportunità.”
Richard Nixon
Vi auguro buona visione invitandovi a non avere remore di mangiare Cenci in Cina.
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