Gallo cedrone – Verdone e l’evoluzione antropologica del coatto

Il Gallo cedrone è uno dei più grandi e fascinosi uccelli della nostra avifauna. Questo animale, che si riproduce in un regime di poligamia, è un vero e proprio emblema della foresta primordiale e incontaminata. Ha inoltre particolari esigenze ambientali che lo rendono sensibile alle mutazioni dell’habitat e del paesaggio. Il lungimirante Carlo Verdone nel 1998 realizzò un film che aveva come titolo proprio il nome del volatile in questione: Gallo cedrone.

Gallo Cedrone, anno 1998, regia di Carlo Verdone.
Gallo Cedrone (1998), regia di Carlo Verdone

Il protagonista della suddetta opera è Armando Feroci (Verdone), un volontario romano della Croce Rossa Italiana che attualmente è stato sequestrato e condannato a morte da un gruppo integralista islamico di un paese nord africano. La vicenda si trasformerà in un vero e proprio caso nazionale che mobiliterà la Politica e i media. Successivamente tramite le interviste fatte a persone vicine al Feroci scopriremo la vera identità dell’uomo. Esso si rivelerà essere un millantatore seriale che vive costantemente come un ventenne pur avendo palesemente superato la quarantina.

Questo mitomane romano a causa di uno scherzo atroce provocherà un aborto spontaneo alla moglie, tenterà di spacciarsi per il figlio segreto di Elvis Presley, fuggirà insieme a Martina (Regina Orioli), la moglie non vedente del fratello Franco (Paolo Triestino), fino a candidarsi a sindaco di Roma proponendo di cementificare il Tevere al fine di farne una grande arteria stradale.

Armando Feroci è l’erede naturale di quei coatti rappresentati in passato da attori indimenticabili come Alberto Sordi, Nino Manfredi e Vittorio Gassman tra i tanti. Ma cosa vuol dire effettivamente essere coatti?? Il termine in questione deriva dal latino Coactus, una parola che indica qualcosa di forzato. In passato veniva chiamato “Coatto” colui che era sottoposto a procedimenti penali mentre adesso lo stesso termine si utilizza in modo sarcastico e derisorio.

Il regista di Un sacco bello e Compagni di scuola, con Gallo Cedrone si serve del suo inarrivabile trasformismo per incarnare un autentico mostro della società odierna che farebbe impallidire persino Dino Risi e Mario Monicelli. Il Feroci è un personaggio per certi versi machiavellico che si vanta boriosamente della sua ignoranza e del suo egoismo. Socrate diceva: “È sapiente solo chi sa di non sapere, non chi s’illude di sapere e ignora così perfino la sua stessa ignoranza.”

Verdone strizza l’occhio a cult intramontabili del cinema italiano come Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l’amico misteriosamente scomparso in Africa? di Scola e Un americano a Roma offrendo un’interpretazione magistrale. Egli mediante un’efficace maschera brechtiana riesce a fotografare i tic e le nevrosi di una società mediocre e qualunquista. Armando Feroci è figlio di un’Italia che sprofonda sempre maggiormente in uno sconfortante vuoto pneumatico. Da molti considerato un film minore del regista e attore romano Gallo Cedrone è uno dei lungometraggi più cinici di Carlo Verdone.

Esso rinuncia anche al consueto Happy Ending e riesce, alla stregua dei grandi maestri del cinema italiano, a precorrere i tempi. Alcune scene di Gallo Cedrone sono da antologia e rappresentano vere e proprie vette di comicità verdoniana. La sequenza finale rimane impressa nella mente e nella pancia dello spettatore che non può non arrendersi all’evidenza che con i cialtroni che abbiamo avuto al governo negli ultimi decenni non si va né nella città ridente né tanto meno nell’eterno splendore dantesco. Carlo Verdone questo lo sa bene e con l’ausilio dei fidi Leo Benvenuti, Piero De Bernardi e Pasquale Plastino in fase di sceneggiatura invita tutti noi ad essere meno “Feroci”.

Gallo Cedrone (1998), con Carlo Verdone, Regina Orioli e Paolo Triestino.
Regina Orioli e Carlo Verdone in una scena di Gallo Cedrone

“Lo sai che c’hai n’soriso verticale da favola? Je manca solo a parola! Ma chi te l’ha scolpito Michelangelo? Stava in forma quel giorno!”

Carlo Verdone, alias Armando Feroci, in una scena di Gallo Cedrone (1998)

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