La strana coppia I e II sono due cult, uno del 1968 e l’altro del 1998, che sanciscono definitivamente la grande amicizia e collaborazione fra Jack Lemmon e Walter Matthau.
Dal fortunato film di Billy Wilder, Non per soldi… ma per denaro (1966), il rapporto lavorativo e sentimentale di Matthau e Lemmon sarebbe durato per tutta la vita. Mostri sacri del cinema e della commedia, depositari di un umorismo esilarante che si nota in molte pellicole come Prima Pagina, Buddy Buddy, Due irresistibili brontoloni e Gli Impenitenti.
Eppure, fra i nove film che Matthau e Lemmon hanno girato insieme, ce ne sono due che meritano tutta la nostra attenzione e che possono rientrare in un unico titolo: La strana coppia (The Odd Couple). Nata come piece teatrale in tre atti scritta da Neil Simon, La strana coppia si rivelò essere uno dei prodotti cinematografici più iconici di sempre grazie al film del 1968 diretto da Gene Sacks. L’opera in questione lanciò definitivamente la coppia di attori e ne tracciò i caratteri e le peculiarità.
Matthau è Oscar Madison, il giornalista sportivo burbero, cinico e sciamannato. Dopo la separazione dalla moglie Blanche, vive libero e spensierato nel suo appartamento di New York, dove spesso si ritrovano gli amici Vinnie, Roy, Murray e Speed per giocare a poker. Felix Ungar, interpretato invece da Lemmon, è l’esatto contrario. Egli è infatti un essere affetto da qualsiasi tipo di malanno. Maniaco della pulizia ed estremamente logorroico.
Tali attributi si ritroveranno in molte altre commedie, specialmente nel sequel del 1998, La strana coppia II. Questo film in particolare, oltre ad essere un ritrovo dei due personaggi inventati da Simon, è anche l’ultimo incontro cinematografico di Matthau e Lemmon. Il primo morirà solo due anni più tardi all’età di 79 anni, e il secondo nel 2001.
Andiamo a vedere da vicino questi due film davvero imperdibili. Il primo è un cult, è la novità. E’ l’esatto momento in cui si apre il sipario e conosciamo meglio due volti del cinema dai quali poi non potremmo mai staccarci. Il secondo, nonostante l’età avanzata dei due interpreti, è l’ultimo film della coppia e, soprattutto, è un nuovo capolavoro comico nella loro lunga filmografia. Entrambi nel cinema dagli anni Cinquanta, Lemmon e Matthau si congedano dalle risate e dal mondo della comicità con un estremo colpo di genio e con un road movie ricco di sketch memorabili e sollazzevoli.
La strana coppia (The Odd Couple) – Il primo capitolo è un divertente Kammerspiel
Quello che si dice un esempio di Cinema da camera, La strana coppia si apre presentandoci subito uno dei due protagonisti. Felix Ungar, dopo essere stato lasciato dalla moglie dopo dodici anni di matrimonio, vaga per la città meditando di suicidarsi. A causa delle sue disgrazie fisiche come il torcicollo e il colpo della strega, l’intento viene miseramente accantonato e così Felix, trovatosi sotto casa del suo amico Oscar Madison, decide di salire.
Nel fumoso appartamento all’undicesimo piano, si sta giocando una partita a poker. Oscar, che del suo divorzio ne ha fatto uno stile di vita, una volta venuto a sapere della separazione fra Felix e la moglie, gli offre di andare a vivere con lui. Così i due potranno risparmiare i soldi per poter pagare gli alimenti alle rispettive ex-consorti. In particolare, in questo modo Oscar non dovrà più preoccuparsi di stare solo. Purtroppo per lui la convivenza con un maniaco dell’ordine e un puro come Felix, si rivela essere un vero inferno. Dopo avergli rovinato la serata con le sorelle Gwendolyn e Cecily Piccione parlandogli della moglie e del suo divorzio, Oscar decide di cacciare di casa l’amico.
Come riferirono gli stessi Lemmon e Matthau in un’intervista, i primi attori scelti dalla produzione per interpretare Felix e Oscar furono Frank Sinatra e Jackie Gleason. Fortunatamente per loro, ma soprattutto per noi, alla fine la scelta ricadde sul dinoccolato Matthau e il gentleman Lemmon. Da quel momento la loro carriera divenne ancor più florida e per anni i loro film riuscirono a stracciare la concorrenza. Alcuni anni più tardi andò in onda anche un’omonima serie televisiva interpretata da Jack Klugman e Tony Randall che durò per ben 5 stagioni, dal 1970 al 1975. Nel film del 1968 compaiono altri interpreti famosi come John Fiedler, Herb Edelman, David Sheiner e Larry Haines.
La strana coppia II (The Odd Couple II) – Un road movie ancor più divertente del primo
Stavolta il primo personaggio che rivediamo è quello di Oscar. Dopo essersi trasferito in Florida e aver ritrovato la sua pace, il burbero Oscar riceve la telefonata del figlio Bruce. Il ragazzo lo invita al suo matrimonio in una piccola cittadina della California che si chiama San Malina. Il padre, dopo la sorpresa e la gioia della notizia, domanda al figlio chi sia la donna che intende sposare. La ragazza è niente popò di meno che Anna Ungar, la figlia del vecchio amico Felix.
Il secondo capitolo della serie inizia proprio così, con il volto visibilmente sconvolto di Oscar e i tic di Felix. Dopo diciassette anni senza essersi più visti né sentiti, i due amici si ritrovano a Los Angeles dove noleggiano un auto per andare al matrimonio dei due figli. Il viaggio inizia subito male perché dopo le varie soste per far mangiare Felix, i due sbagliano strada e si ritrovano in mezzo al deserto. In quel momento Felix, che non trova più la sua valigia, si rende conto che Oscar l’ha dimenticata all’aeroporto. Dopo una piccola lite, la macchina si sfrena e finisce in un burrone. Non ricordandosi il nome della città dove sono diretti (anche perché in California tutte le città finiscono per San), i due sono costretti ad incamminarsi in cerca di un telefono o di qualcuno che arrivi in loro aiuto.
Se il primo capitolo era girato solo in un appartamento e avesse delle battute ben congegnate, il secondo capitolo trent’anni dopo, diretto da Howard Deutch, è molto più energico ed esilarante. Il sequel del ’98 è un road movie ricco di battute che funzionano meglio e Lemmon e Matthau sono la prova vivente che come il vino invecchiando migliorano.
Con i volti più rugosi e i movimenti rallentati i due sono comunque in grado di regalarci un’interpretazione unica. Un’interpretazione che funziona in maniera veramente migliore del cult del 1968. Ora non troviamo gli altri caratteristi della pellicola di Sacks, eppure non ne sentiamo la mancanza. In una lineare trama on the road, a Felix e Oscar succede di tutto. E’ il loro modo differente di far fronte al problema che fa di questo film una rinascita e, sfortunatamente, un ultimo meraviglioso incontro che non dimenticheremo mai.
La strana coppia, quella del ’68 e del ’98, ma una strana coppia anche nella realtà. Se nei film Matthau gioca sempre il ruolo dell’orso e Lemmon è l’alienato domestico amante dell’ordine, nella vita vera possiamo dire che sono l’esatto contrario.
Il due volte premio Oscar Jack Lemmon, uno nel 1956 per La nave matta di Mister Roberts e l’altro nel 1974 per Salvate la tigre, era noto per la sua riservatezza e la sua rettitudine. Matthau invece, che vinse l’Oscar come miglior attore non protagonista nel già citato film di Billy Wilder, Non per soldi…. ma per denaro!, era un bontempone irrefrenabile, sempre con la battuta pronta. Questa loro diversità di temperamento fu il giusto escamotage per il successo e per una collaborazione duratura e invidiabile.
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