Tratto dall’omonimo romanzo di Donald Ray Pollock, Le strade del male è un film del 2020 diretto da Antonio Campos e interpretato da un buon gruppo eterogeneo e affiatato di attori. In questo thriller drammatico su una fede perversa e alienante c’è Tom Holland il protagonista, che sveste i panni di Spider Man dopo Avengers: Endgame e Spider Man: Far from Home. C’è Bill Skarsgård, divenuto celebre per essere stato l’It nel film di Andrés Muschietti, e ancora Riley Keough, Jason Clark, Sebastian Stan, Mia Wasikowska, Robert Pattinson e Harry Melling, noto per aver interpretato Dudley Dursley nella saga di Harry Potter.
Le strade del male, distribuito da Netflix, è un epopea americana sull’impossibilità di seguire alla lettera la parola di Dio, che l’uomo traduce e interpreta come meglio crede e a suo piacimento. E’ un thriller del dopoguerra che nasce nell’entroterra degli Stati Uniti, fra i fanatici religiosi e i poveri fedeli che perdono se stessi. In un momento di profondo cambiamento sociale, le strade da prendere sono molte e ognuno dei personaggi descritti in questo film sceglie la propria. Qualcuno si perderà nel tragitto, qualcun’altro riuscirà ad andare avanti verso la sua destinazione.
Le strade del male (The Devil All the Time) – La trama
Il film si apre fra gli anni Quaranta e gli anni Cinquanta del ‘900 con la voce narrante che descrive e riporta i fatti. Tornato dalla guerra, Willard Russell (Skarsgård) è un uomo profondamente cambiato. Dopo gli orrori vissuti si stacca dalla madre, fervida credente, e dallo zio, per sposare Charlotte (Haley Bennett). Avrebbe dovuto sposarsi con Helen Hatton (Wasikowska) la quale, invece, trova l’amore in un predicatore di nome Roy Laferty (Melling).
I due personaggi perciò si separano. Willard e Charlotte danno alla luce Arvin (Holland) e Helen e Roy la piccola Lenora (Eliza Scanlen). Entrambi i figli vedono le rispettive famiglie rompersi nel giro di poco tempo. Dopo la morte di Charlotte, Willard si perde in una folle preghiera che lo porta presto al suicidio. Il predicatore Roy, dal canto suo, provando i poteri datigli da Dio, uccide Helen e dopo aver cercato di resuscitarla fugge, resosi conto del proprio gesto. Arvin viene affidato alla nonna e così anche Lenora e i due crescono insieme come fratelli. Lenora, molto più timorata di Dio, si infatuerà del nuovo reverendo, il giovane e misterioso Preston Teagardin (Pattinson). Arvin, invece, cercherà di decifrare i consigli del padre, tentando di proteggere sempre la sorella e cercando di non farsi mettere i piedi in testa da nessuno.
Allo stesso tempo si incrocia un’altra storia che è strettamente legata con le vicende di Arvin e Lenora: quella di Carl e Sandy Anderson, una coppia di serial killer che, con la scusa di aiutare giovani autostoppisti, in particolar modo maschi, dopo averli fatti bere li uccidono e scattano delle fotografie artistiche con i cadaveri. I due entrano in contatto con i protagonisti, così come il vice sceriffo Lee Bodecker (Stan), fratello di Sandy.
Il fil rouge che collega i vari personaggi del film di Campos, è la religione: in particolar modo una fede che assume forme e azioni totalmente differenti da personaggio a personaggio. Ne Le strade del male c’è la spasmodica ricerca di un Dio e di una verità che resta celata. Ma ancor più importante, di una sicurezza che sembra smarrita e che non si recupererà andando avanti. In questo percorso solo Arvin si forma a poco a poco riuscendo a trovare, forse, una ragione per vivere e andare avanti. Il resto finisce immancabilmente col fare del male o essere vittima dello stesso morbo arrivando a creare una società molto simile a quella odierna.
La coralità del cast sottolinea i discordanti modi di essere e di agire, in un’America che, specie quella in cui è ambientata la storia, non viene più descritta come fiera, orgogliosa e combattente, bensì come malata, violenta e tetra. Nei film attuali gli Stati Uniti vengono rappresentati in un cupo groviglio di volti che incutono ansietà e perdita totale dei valori. Anche ne Le strade del male si fa lo stesso, non restituendo più una vera speranza ma solo una triste e cruda rassegnazione.
Molti sono i temi affrontati da Pollock nel suo romanzo, e così anche da Campos nella trasposizione cinematografica. Uno fra tutti, oltre all’abuso di potere che viene visto in un poliziotto e in un predicatore e alla religione, anche il suicidio. Il suicidio come la cessazione della disperazione o come il tetro disegno di qualcuno. Le strade del male descrive un mondo, o parte di esso, spietato e impoverito. La violenza che tratteggia i personaggi e gli episodi si innesta nella società americana degli anni Sessanta. Da una parte la crisi mondiale, la guerra fredda, dall’altra le piccole realtà di un paese tanto vasto quanto disunito e lacerato al suo interno.
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