The Graduate (1967)

Il Laureato – Ben Braddock è tutti noi

Ci sono certi film che rappresentano concetti e specifici momenti nella vita delle persone. Il laureato (1967) rappresenta il momento di indecisione che viene dopo uno dei periodi più formativi nella nostra vita.

Ben Braddock si è appena laureato con il massimo dei voti in un non-precisato college del East Coast statunitense. Il tipico all-American, Ben non ha idea di cosa fare della sua vita. I suoi genitori WASP hanno organizzato, nella notevole cornice della conte di Los Angeles, una lussuosa festa per la sua laurea. Il film si apre con Ben che, imbarcandosi nel volo di ritorno, lotta con confusione ed indecisione. La scena è da The Sound of Silence di Simon & Garfunkel. La colonna sonora del film è una delle più famose nella storia del cinema e l’utilizzo della musica ne Il laureato ha ispirato generazioni di registi.

La scena della laurea è emblematica e trasporta lo spettatore nell’universo di simboli di Ben. Proviamo la soggettività di Ben, il profondo distaccamento e le pressioni che lo vorrebbero conformarsi alla medio-alta borghesia americana. Tutti gli invitati chiedono a Ben del suo futuro, mentre lui riesce a malapena a respirare nel claustrofobico ambiente creato dal brillante regista Mike Nichols. La cerchia di amici della famiglia Braddock simboleggia la pressione della società, che vuole condizionare il suo futuro. Ben si sente completamente disorientato da questa banda di materialistici 50enni posh, superficiali come i loro cocktail.

Il giovane Ben viene sedotto dalla matura Ms.Robinson. I due iniziano un affair che va avanti per mesi.

La relazione di Ben con Ms.Robinson è l’evento centrale del film. Nel 1967, un film che ritrae un 21enne avere un’ avventura con una donna sposata non era certo da prendere alla leggera. Dopo più di 50 anni, la trasgressione del film ci sovviene appena. L’analisi si sposta più sulla vacuità delle due anime intrappolate nella tensione sessuale.

In uno stile pienamente materialista, la relazione tra i due è solamente fisica. Non condividono emozioni, bensì l’enorme vacuità che pervade le vite di entrambi. Ben dovrebbe iniziare un’altra parte della sua vita, che sia lavoro o laurea magistrale. L’ansia per il futuro, però, lo paralizza al punto da creare un guscio vuoto di indecisione, alla deriva nella piscina dei suoi genitori.

Ms. Robinson, presentata dal punto di vista di Ben, è una ricca ed annoiata casalinga in cerca di un’ avventura con il giovane figlio di amici di lunga data. Questa prospettiva, dominante nelle analisi degli anni 60 e 70, nasconde un importante sotto testo interpretativo. In realtà, Ms. Robinson era una studentessa d’arte sposata giovanissima a causa di un’improvvisa gravidanza. Il suo comportamento è la diretta conseguenza di una tristezza e depressione che hanno tramutato la bellissima donna in un alcolista.

Nella parte finale del film, Ms. Robinson diventa un vero e proprio villain provando a impedire il realizzarsi della relazione tra Ben e sua figlia Elaine. Il film non da il privilegio di spiegare il perché del suo comportamento erratico ma una doppia spiegazione è possibile. Ms. Robinson non vuole che sua figlia raggiunga una felicità che lei non hai afferrato e al tempo stesso la vuole proteggere dai pericoli del mondo esterno.

Il laureato (1967) con Dustin Hoffman.

Il Laureato è un film girato magistralmente. Il medium è spremuto al suo massimo, ogni movimento di macchina è volto a trasmettere ogni variazione dello stato d’animo del Nostro Ben, interpretato dal geniale Dustin Hoffman al suo debutto cinematografico.

Il simbolismo presente nel film è un elemento affascinante e di importanza centrale nella pellicola. Il tema dell’acqua emerge dall’universo simbolico creato da Mike Nichols. L’acquario nella stanza d’albergo dove Ben e Ms. Robinson si incontrano e la piscina a casa dei genitori di Ben. Sia l’acquario che la piscina sono piccoli e delimitati specchi d’acqua. Sono spazi comodi e sicuri che però impediscono al natante di esplorare oceani sconosciuti. Questa è una chiara metafora del percorso intrapreso da Ben. Una vita confortevole che non può dare i piaceri di una realtà autentica e pericolosa. Per il suo compleanno, Ben riceve una tua da sommozzatore dai suoi genitori. Si tuffa nella piscina, pressato dal padre, e rimane intrappolato nel fondo di essa, incapace di uscire dalla prigione materialista.

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