The Sky over Kibera è un film – e un progetto teatrale – diretto da Marco Martinelli.
Il regista si occupa di teatro e ha partecipato e proposto vari progetti di volontariato per la cittadinanza e soprattutto per bambini e adolescenti. Per le sue drammaturgie ha vinto vari premi. Nel 2017 ha girato il suo primo film Vita agli arresti di Aung San Suu Kyi.
The Sky over Kibera è il suo secondo film e nasce, quasi per caso, durante un progetto di volontariato a Nairobi, Kenya. L’associazione AVSI, che lo ha curato, ha vinto il Premio al volontariato – Costruttori del Bene comune 2019 per la sezione cultura, conferito dal Senato della Repubblica.
Il film riprende alcune scene dello spettacolo teatrale a tema dantesco progettato da Martinelli a Kibera, subborgo della città di Nairobi. Aggiunge, inoltre, alcuni espedienti cinematografici e alcune scene girate ad hoc per la pellicola.
Il progetto ha visto la partecipazione di 150 bambini e adolescenti che studiano a Kibera. Neanche a farlo apposta kibera, in swahili, significa foresta. E, con Martinelli, questa foresta africana diventa la selva oscura di Dante. Lo spettacolo è infatti una sorta di rivisitazione della Divina Commedia. Martinelli dimostra come questo testo, dopo sette secoli, sia ancora in grado di comunicare con le persone. Sia in grado di trasmettere emozioni ai giovani, anche a migliaia di kilometri da dove è stato scritto.
Il regista riesce a mettere in contatto 150 bambini delle baraccopoli di Nairobi con Dante Alighieri. Il proposito è incredibile e il risultato ancora di più. Bellissima la scena con cui si apre il film, e il trailer, in cui un giovane ragazzino africano interpreta Dante con un inglese perfetto, una recitazione pulita e una tonalità di voce da attore Hollywoodiano.
Tutti i ragazzi scelti per le parti principali risultano adatti al ruolo e, soprattutto, capaci. Da Virgilio a Beatrice, passando per i diavoli dell’Inferno e i dannati. Tra questi ultimi, nella quinta bolgia dell’ottavo cerchio, ci sono i politici corrotti. Come ha dichiarato Martinelli, i bambini del progetto hanno saputo riconoscere le somiglianze tra la corruzione dei propri politici e quelli del Sommo Poeta e li hanno rappresentati con grande abilità. Sono quattro i ragazzi che mostrano come si atteggiano i politici a Nairobi. La scena è simpatica e fa molto riflettere sulle affinità tra il nostro paese e il Kenya e sulla capacità, che spesso trascuriamo, che possiedono i giovani di capire il mondo.
Il film ripercorre il viaggio di Dante tra belve, dannati e diavoli. Il regista spezza il racconto con riprese delle baraccopoli e della città dall’alto, facendo convivere la drammaturgia con il documentario. Dante arriva in fondo all’Inferno e trova quello che è il male più grande secondo i giovani di Kibera. Qui la Divina Commedia si fa da parte per lasciare spazio alle paure e ai sogni di questi ragazzi.
Nel Purgatorio ci sarà poi una lunghissima marcia a cui tutti prenderanno parte. Una marcia di speranza dentro il quartiere. Una marcia che riflette le speranze dei prigionieri del Purgatorio dantesco che contano gli anni che mancano per arrivare in Paradiso. Bambini, ragazzi e adulti camminano per le strade cantando e recitando alcuni versi della Divina Commedia tutti insieme. E infine escono dalle baraccopoli, a riveder le stelle. A riveder the sky over Kibera – il cielo sopra Kibera.
Il film è stato trasmesso al Ravenna Nightmare Film Fest in occasione delle celebrazioni per l’anniversario 2021 della morte di Dante.
Lascia un commento