Enfer è una mirabile opera filmica indipendente di pochi minuti. In essa è riportata, sotto forma di immagini e simboli, la battaglia ma anche il rapporto passionale di odio e amore tra il mondo e il diavolo. Scritto, diretto e interpretato da Duilio Scalici, Enfer è stato realizzato durante la quarantena iniziata il 9 marzo 2020, atta a fronteggiare l’epidemia da Covid-19 che stava dilagando e che dilaga tutt’ora in Italia e in tutto il mondo.
Il film è stato realizzato senza alcun budget e con i mezzi che si possono trovare in casa. Un riciclo di oggetti dei quali ci si accorge di aver bisogno solo quando si è improvvisamente costretti a rimanere chiusi in casa. Enfer nasce a cavallo di un binomio che è l’amore per il cinema e il periodo drammatico che ci siamo ritrovati a vivere alcuni mesi fa. Il fatto di non aver ancora risolto il problema rende questo short un documento, più che artistico, anche storico, perché racconta con fantasia e uno spiccato senso del grottesco un’epoca tragica dalla quale sarà difficile uscire.
Enfer (2020) – La trama
Il Diavolo e il Mondo: due facce della stessa medaglia. Il primo è l’essere e il sentimento che più accomuna l’uomo e i suoi difetti. Più della figura di Dio, il diavolo è l’ultimo retaggio di una religione politeista che in misura maggiore si avvicinava alla natura umana. Religione dove tutte le divinità, nonostante l’apparente superiorità, erano abbozzate con i tratti tipici degli uomini, e così più vicini a loro e alla loro naturale fallacità.
Il diavolo, nel corto di Scalici, è un uomo ben vestito e curato che sorseggia caffè da una tazzina. Il rosso è il colore che lo contraddistingue eppure non è poi così diverso da noi. Noi, esseri imperfetti, relegati in casa per il bene comune, con visibili tratti puramente italiani. E poi c’è il mondo, visto come una sorta di dea mora illusa, amata e poi violentata dal diavolo/uomo. Il mondo che, fuori dalla definizione di terra, rappresenterebbe tutto ciò che esiste nella realtà. In più c’è un evidente legame di questi con la definizione di un mondo pulito e libero: tutto ciò è illuminato dal sole.
La sua purezza, in una sorta di critica sociale, trova una perfetta reincarnazione in un corpo femminile. Lo stesso corpo innocente e genuino sopraffatto dal diabolico charme dell’uomo. Più in particolare, dal fascino di un “uomo per bene” già corrotto dai secoli, dal vizio, dalla modernità e da una maniera congenita di agire.
In un capovolgimento narrativo, che in Enfer viene scandito con il cambio musicale -da una musica classica a un rock-, il cortometraggio di Scalici ritrae un lungo e intenso corteggiamento. Subito dopo, in un simbolico e sbrigativo coito, c’è l’antichissimo rapporto fra il diavolo, o meglio l’uomo, e il mondo, con tutti i suoi sinonimi e luoghi. L’uomo sognatore che si fa machiavellico seduttore del mondo: di quello spazio naturale che dovrebbe venerare e rispettare.
Enfer, opera che fonda le sue radici nella tradizione, nella letteratura, in una cinica visione religiosa ma ancora di più, nell’attualità. Per questo motivo il cortometraggio è stato presentato in anteprima mondiale al Raidance Film Festival 2020, dedicato essenzialmente alla promozione di film indipendenti. Lo short gareggerà per il premio di miglior cortometraggio internazionale.
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