Le follie dell’imperatore è il 40° Classico Disney. È il film che apre il nuovo millennio del cinema animato, portando una buona dose d’umorismo e ironia. Diretto da Mark Dindal, esce nelle sale americane il 10 dicembre 2000 con il titolo The Emperor’s New Groove, mentre in Italia il 6 aprile dell’anno successivo.
Prima di arrivare a raccontare le peripezie del giovane imperatore Kuzco, trasformato in lama per errore dalla perfida e arrivista consigliera Yzma, il film avrebbe dovuto avere tutto un altro sapere. Invece che di una esilarante commedia, il progetto iniziale prevedeva un lungometraggio di tutt’altro spessore.
Kingdom of the Sun
Nel 1994 Roger Allers e Matthew Jacobs iniziano a lavorare sull’idea di Kingdom of the Sun, un racconto epico ambientato nel periodo precolombiano durante l’impero Inca. Il film si sarebbe ispirato anche al romanzo di Mark Twain Il principe e il povero. Infatti la storia prevedeva che l’imperatore trovasse un contadino dall’aspetto simile al suo e si scambiassero per diletto.
La strega Yzma, una volta accortasi dello scambio, avrebbe trasformato l’imperatore in lama e avrebbe costretto il suo sostituto ad aiutarla nel suo piano di rubare il sole. Il primo avrebbe scoperto l’amore e l’umiltà per poi guadagnarsi il lieto fine.
Al progetto fu coinvolto anche Sting, che si dedicò a comporre la colonna sonora. Quando il progetto è naufragato, anche le canzoni di Sting, sono state escluse dal progetto, per rientrare però come traccia bonus nell’album della colonna sonora del film.
Nel 1998 il progetto di Kingdom of the Sun deraglia definitivamente, e per salvare la baracca si trasforma ne Le follie dell’imperatore.
Le follie dell’imperatore
Le follie dell’imperatore, come lo conosciamo oggi, si presenta già a partire dalla trama come un film totalmente diverso. L’imperatore, Kuzco, è sempre un cinico egoista ma viene trasformato in lama per errore. Yzma, sua fidata consigliera, intendendolo uccidere, sbaglia boccetta e gli serve concentrato di lama. La trasformazione è inevitabile.
È Pacha ad aiutare Kuzco a recuperare la sua forma umana e il suo trono. Chiaramente solo dopo le dovute rassicurazioni sulla salvaguardia del suo villaggio: al suo posto, infatti, l’imperatore avrebbe voluto costruire un parco divertimenti.
Tra i personaggi principali viene introdotto Kronk, giovane e poco schietto aiutante di Yzma. È lui la causa della mancata eliminazione totale di Kuzco. La sua figura di inetto bamboccione fa da simpatico contraltare alla malvagità calcolatrice della sua datrice di lavoro.
La comicità è il grande plus di questo film. Le follie dell’imperatore è forse tra i Classici Disney più densi di gag e battute, scritte per un pubblico da 0 a 99 anni, che si siano mai visti. La comicità vince addirittura sulle necessità di sceneggiatura, sfruttando un buco nella trama per strappare una risata.
Nelle versione italiana a doppiare i protagonisti ci sono Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu, rispettivamente Kuzco e Kronk, e Anna Marchesini nel ruolo di Yzma. Adalberto Maria Merli ha doppiato Pacha.
Meritano una menzione anche le canzoni del film, presenti in apertura e chiusura del film.
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