L’ora legale è un film del 2017 che rappresenta l’opera di maturità di Ficarra & Picone. Divenuti popolari per merito del programma Zelig Circus, i due comici siciliani hanno esordito al cinema nel 2001 con Nati stanchi. Successivamente hanno raggiunto il successo con Il 7 e l’8, commedia degli equivoci che raccontava le vicissitudini di due individui dal carattere diametralmente opposto che scoprono nel corso della vicenda di essere stati scambiati nelle culle da neonati.
A seguire Ficarra & Picone hanno messo alla berlina la mafia ne La matassa, hanno parlato d’amore in Anche se è amore non si vede e hanno affrontato gli spinosi temi della raccomandazione e della disoccupazione nell’ottimo film Andiamo a quel paese.
L’ora legale, a mio avviso, risulta essere ad oggi la pellicola più riuscita di Ficarra & Picone. Quest’ultimi nel lungometraggio in questione interpretano i cognati del nuovo sindaco Natoli (Vincenzo Amato), il quale proverà a portare nell’immaginario paese meridionale dove è ambientata la storia una ventata di legalità. Riuscirà a farlo? Guardate il film e lo scoprirete!.
L’ora legale è una vera commedia all’italiana politicamente scorretta che non rinuncia ad una sana dose di cinismo. Coadiuvati in fase di sceneggiatura da Edoardo De Angelis, Nicola Guaglianone e Fabrizio Testini, Ficarra & Picone partoriscono uno script degno di un film di Dino Risi o di Mario Monicelli. L’ora legale funge da vero e proprio termometro sociale della realtà odierna regalando allo spettatore risate amare.
In un momento storico in cui si inneggia costantemente alla legalità, Ficarra & Picone ci fanno riflettere sul fatto che essa corrisponde ad un percorso che va fatto gradualmente. Ci mostrano chiaramente che l’Italia non è abituata a ciò in quanto, come ha asserito ironicamente il premio Oscar Roberto Benigni: “Di legale in Italia c’è solo l’ora”. In questa esilarante commedia al vetriolo la coppia comica palermitana non risparmia nessuno. I due infatti scherniscono palesemente la chiesa, incarnata qui da un Leo Gullotta splendido, il quale interpreta un parroco ambiguo e meschino che si rifiuta di pagare l’IMU del suo B&B.
Inoltre in questo film si parla di corruzione, inquinamento, clientelismo e financo di abuso edilizio. Ma soprattutto questa commedia parla di noi, della nostra ipocrisia, delle nostre debolezze e dei nostri limiti. Ficarra & Picone suggellano nuovamente la loro mirabile alchimia dando vita a gag memorabili che non scadono mai nel cattivo gusto; riescono a non farsi strumentalizzare dalla comicità, bensì sono essi stessi a servirsi della medesima per veicolare dei messaggi che giungono forti e chiari nella pancia del pubblico. Da menzionare anche il sempreverde Tony Sperandeo nei panni del politico corrotto per antonomasia.
Uscito nelle sale nel 2017, L’ora legale ha sbancato i botteghini italiani arrivando ad un incasso complessivo di 10.378.706 euro, risultando così il film italiano più visto della stagione. Inoltre la pellicola in questione si è aggiudicata il prestigioso Nastro d’argento come miglior commedia dell’anno.
Pertinenti col film risultano essere le seguenti parole del compianto scrittore italiano Giuseppe Prezzolini: “In Italia non si può ottenere nulla per via legale, nemmeno le cose legali. Anche queste si hanno per via illecita: favore, raccomandazione, pressione, ricatto, eccetera”. Vi auguro buona visione ponendovi la seguente questione: Vi sentite pronti per la legalità?
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