Polvere di stelle è un film del 1973 diretto da Alberto Sordi il quale lo interpreta a fianco della fedele amica e collega Monica Vitti. Scritta insieme a Bernardino Zapponi e Ruggero Maccari, la pellicola ruota attorno al mondo dell’Avanspettacolo.
L’avanspettacolo fu un genere teatrale derivato dal Varietà al quale cominciò a sostituirsi durante il regime fascista dopo che quest’ultimo ebbe emanato provvedimenti per favorire i teatri che si convertivano alla realtà del più moderno cinematografo.

Vi riporto qui di seguito un estratto del libro Alberto Sordi – l’Italia in bianco e nero di Goffredo Fofi in cui il celebre attore romano loda l’avanspettacolo in quanto secondo lui offriva al pubblico: “Una partecipazione che il cinema non potrà mai dargli. Il cinema è lontano, offre un onirico e sublimante sfogo all’immaginario più ardito, mentre l’avanspettacolo riporta con i piedi per terra. Le luci del palcoscenico non nascondono le facce della sala, e tra il pubblico e la sala c’è lo strizzar d’occhi di chi capisce e s’intende, e tutto riporta alla materialità pesante, dove il “fuori” è vicino, e ad esso, alle sue difficoltà, dopo mezz’ora o tre quarti d’ora di rumore e musica e risa dovranno tutti tornare, gli spettatori come gli attori.”
In pratica le compagnie di varietà si trovarono costrette ad elaborare una forma di spettacolo abbreviato che potesse intrattenere il pubblico in sala in attesa del film. Ci sono stati grandi artisti che hanno fatto l’avanspettacolo, veri e propri fuoriclasse del cinema e del teatro italiano. Sto parlando di attori del calibro di Eduardo de Filippo, Totò, Anna Magnani, Aldo Fabrizi, Erminio Macario e Lino Banfi tra i tanti.
Tra le tante pellicole realizzate su questo genere di spettacolo teatrale comico, sviluppatosi in Italia a cavallo tra gli anni trenta e gli anni cinquanta, una delle più celebri è proprio l’opera diretta da Sordi, Polvere di stelle. La storia vede come protagonisti Mimmo Adami (Sordi) e Dea Dani (Vitti), due coniugi che insieme dirigono una compagnia teatrale di scarso successo con la quale tenteranno di sbarcare il lunario nella Roma occupata del 1943.
Nel corso della vicenda riusciranno a raggiungere il tanto agognato successo, ma durerà? Questo non spetta a me dirvelo. Mi sento invece di affermare che in questo lungometraggio la coppia Sordi & Vitti, già rodata nel precedente Amore mio aiutami, fa scintille e ci regala momenti memorabili. Celebre ormai risulta essere la canzone cantata dal duo durante le loro performance canore. I due attori tratteggiano alla perfezione due guitti che hanno come carte vincenti tanto amore e tanta passione per ciò che fanno. Memorabile e molto significativo risulta essere il seguente dialogo fra Mimmo e Dea mentre assistono all’8 settembre del 1943, giorno dell’armistizio:
– E chi sò?
-Sò generali, non li vedi?
-Ma ndò vanno? Questi vanno in trincea! Ma allora c’è pericolo: perché, se noi annamo dove vanno loro, domattina semo in prima linea!
-Tutto il contrario! Fossero soldati, lo capirei. Ma se tu vai ‘ndò vanno i generali, stà tranquilla che il nemico sta dall’altra parte.
Uno scambio di battute molto colorito questo in cui si evince che sono sempre i potenti a farla franca. La peculiarità di Polvere di stelle è quella di essere in parte un musical, cosa molto atipica per il cinema nostrano. Da sottolineare anche l’importanza della splendida colonna sonora firmata da Piero Piccioni che impreziosisce il film.
Fortemente attinenti col significato più recondito dell’opera risultano essere le seguenti parole del compianto Charlie Chaplin che ci fanno comprendere quanto l’arte e la vita vera siano in simbiosi: “Ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa piacere così come sei! Quindi vivi, fai quello che ti dice il cuore, la vita è come un’opera di teatro, ma non ha prove iniziali. Canta, balla, ridi e vivi intensamente ogni giorno della tua vita prima che l’opera finisca priva di applausi”.

Dunque, qualora non lo abbiate ancora fatto, guardatevi Polvere di stelle. Chi è affascinato dal cosiddetto mondo dello spettacolo non rimarrà deluso. Vi auguro una buona visione congedandomi con questi versi leggeri in puro stile guicciardesco cantati dai due protagonisti durante molte sequenze del film, divenuti ormai di culto:
Ma ‘ndo Hawaii se la banana non ce l’hai, bella Hawaiana attacchete a ‘sta banana
Polvere di stelle (1973).
A chi piacerà questo film consiglio vivamente di non perdersi Amore mio aiutami e Io so che tu sai che io so, il terzo ed ultimo film della premiata coppia Sordi/Vitti uscito nei cinema italiani nel 1982.
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