Nessuno si salva da solo – L’amore secondo la coppia Castellitto/Mazzantini

Nessuno si salva da solo è un film del 2015 diretto da Sergio Castellitto e interpretato da Riccardo Scamarcio e Jasmine Trinca.

Nessuno si salva da solo, anno 2015, regia di Sergio Castellitto.
Riccardo Scamarcio e Jasmine Trinca in una scena di Nessuno si salva da solo.

Gaetano (Scamarcio) e Delia (Trinca) sono una coppia di separati che si ritrova al tavolo di un ristorante per discutere delle vacanze estive dei loro due figli. È questo l’incipit di Nessuno si salva da solo, il quinto lungometraggio diretto da Castellitto. Esso, assieme alla moglie Margaret Mazzantini, nel corso della sua carriera da regista ha affrontato mirabilmente argomenti scottanti come quello dell’emigrazione in Libero Burro, quello del tradimento coniugale nel bellissimo Non ti muovere e lo spinoso tema della maternità surrogata in Venuto al mondo.

In “Nessuno si salva da solo” Castellitto racconta l’amore ai giorni nostri. Il film, attraverso numerosi flashback, ripercorre la storia di Delia e Gaetano, una coppia arrivata al crepuscolo della propria relazione. Delia è una ragazza con problemi di anoressia che colma il vuoto che sente dentro con l’amore di Gaetano, il quale a sua volta ci appare come un giovane scrittore che ambisce a scrivere un romanzo.

Castellitto muove la macchina da presa mettendo costantemente a fuoco i due protagonisti. Il regista da essi riesce ad estrapolare qualsivoglia emozione sopita. Durante il film lo spettatore entra letteralmente in simbiosi con Scamarcio e la Trinca. Il primo dimostra di essere sempre più bravo interpretando uno scrittore insoddisfatto che non riesce ad esprimersi come vorrebbe. Gaetano dà voce a tutti quegli individui velleitari che si sentono repressi perché non hanno il talento necessario per eludere l’omologazione. La Trinca dal canto suo è straordinaria nel calarsi nei panni di questa giovane donna fragile e irrisolta.

Tratto dall’omonimo romanzo della stessa Mazzantini, che collabora con il marito sin dal 1999, Nessuno si salva da solo dietro all’apparente trama banale cela il profondo disagio di una generazione che, citando il più recente Figli di Giuseppe Bonito, non è stata educata ad occuparsi degli altri. Delia e Gaetano sono due individui profondamente egoisti ed egocentrici che faticano ad assumersi le proprie responsabilità. Castellitto strumentalizza una storia d’amore come tante per mettere alla berlina una società cervellotica e qualunquista che ha perso il gusto della semplicità.

Delia e Gaetano si fanno tante, troppe domande, cercando delle risposte che semplicemente non esistono. Nessuno si salva da solo induce infatti lo spettatore a tornare a quella felicità ancestrale che alberga nelle piccole cose quotidiane. Tale opera sprona inoltre a cogliere l’attimo e a rimanere in ogni caso se stessi in quanto, come affermerà Delia in una scena della pellicola: “Non si può andare nella direzione opposta al proprio stato d’animo”.

Dopo vari alterchi, i due saranno avvicinati da Vito (Roberto Vecchioni) e Lea (Ángela Molina), una tenera coppia di anziani. Delia e Gaetano si troveranno al cospetto di una coppia che nonostante le molteplici avversità ha resistito. Nel corso del lungometraggio Gaetano a un certo punto affermerà: “La felicità non cade dal cielo, la felicità sceglie e noi non siamo nella lista”.

Nessuno si salva da solo (2015).

Castellitto invece ci mostra che siamo noi a scegliere di essere felici, e per farlo una coppia deve combattere quotidianamente per fare in modo che la fiamma dell’amore non si spenga. Ne vale la pena proprio perché nessuno si salva da solo.

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