Rapunzel, l’intreccio della torre – Dai fratelli Grimm a Walt Disney

Rapunzel – l’intreccio della torre è il classico Disney numero 50. Girato nel 2010 da Nathan Greno e Byron Howard, è il settimo film Disney con il migliore incasso ma anche quello con il costo di produzione più alto nella storia dei Classici Disney.

Liberamente ispirato alla fiaba dei Fratelli Grimm intitolata, in lingua originale, proprio Rapunzel e conosciuta in Italia come Raperonzolo, il film Disney ha goduto di un discreto successo che, insieme ad altri classici di quegli anni, ha contribuito a riportare in auge la casa cinematografica.

Raperonzolo dei Fratelli Grimm

Prima di Rapunzel – l’intreccio della torre la storia della principessa rinchiusa in un torre era già ampliamente diffusa in Italia. Sia per le varie versioni dei Fratelli Grimm che i genitori solevano raccontare, sia per il film Barbie Raperonzolo (2002).

Nella versione originale dei Grimm, una contadina incinta manda il marito nel giardino della vecchia vicina, Gothel, a rubare dei raperonzoli (fiori commestibili) per soddisfare una sua voglia da gravidanza. Sorpreso in flagrante il futuro padre viene costretto ad accettare un accordo: i raperonzoli in cambio del bambino o bambina che nascerà.

Quando la bambina nasce, la vecchia signora la prende con sè e la chiama proprio Raperonzolo. Anzichè crescerla con amore, però, all’età di 12 anni la rinchiude in una torre senza scale, i lunghi capelli di Raperonzolo, usati come una corda, sono l’unico modo per entrare e uscire.

Un giorno, un principe che passa di lì sente Raperonzolo cantare e se ne innamora. Inizia ad andare tutti i giorni alla torre finché non convince la ragazza a farlo salire con i suoi capelli. Quando la strega lo scopre, le taglia i capelli e la abbandona nel bosco. La notte seguente il principe si arrampica sui capelli lungo la torre e, quando arriva in cima, anziché l’amata trova la strega con in mano i lunghi capelli recisi. Per la disperazione di aver perduto Raperonzolo, si getta dalla torre e perde la vista.

Dopo anni di peregrinazione nel bosco, il principe sente la voce di Raperonzolo. Le lacrime di gioia dei due amanti, fondendosi insieme, ridonano la vista all’uomo; i due si sposano, Raperonzolo diventa una principessa e Gothel rimane intrappolata nella torre.

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Illustrazione di Raperonzolo dei Fratelli Grimm

Barbie Raperonzolo

Il film della Lions Gate, Barbie Raperonzolo, per molti versi è più vicino alla storia originale dei Fratelli Grimm di quanto non sia Rapunzel – l’intreccio della torre.

Nonostante ci siano vari elementi inventati di sana pianta e notevolmente fantasiosi, Barbie Raperonzolo mantiene l’iconica scena del principe che sale sulla torre arrampicandosi sui capelli della ragazza, che nel film Disney scompare completamente. E’ assente, invece, il riferimento ai raperonzoli.

Nel film di Barbie, Raperonzolo è anch’essa una principessa, come nel film Disney. Una donna, di nome Gothel, la tiene prigioniera in una torre da quando lei ne ha memoria.

Un giorno Barbie Raperonzolo trova una spazzola magica regalatole alla nascita dai suoi genitori e, scoperte così le bugie della strega che le aveva fatto credere che fosse stata abbandonata dai genitori, decide di uscire dalla torre attraverso un passaggio segreto sotto terra. Arrivata in città, mentre sta cantando, Raperonzolo viene udita dal principe che subito si innamora di lei.

Anche qui, quando la vecchia lo scopre taglia i capelli della ragazza. Poi la rinchiude nella torre. Alla fine Raperonzolo riesce a fuggire, sposarsi con il principe, rinchiudere la strega dentro la torre e riportare la pace nel regno.

Infatti da anni due famiglie si facevano la guerra, la prima famiglia era convinta che la seconda avesse rapito la loro figlia. Un po’ alla Giulietta e Romeo, Raperonzolo fa parte della prima famiglia e il principe della famiglia rivale. Quando si scopre che non è stata la famiglia del principe a rapire la bambina ma la vecchia Gothel, la guerra cessa e vivono tutti felici e contenti.

Rapunzel – l’intreccio della torre

Il film della Disney modifica la storia dei fratelli Grimm radicalmente e, allo stesso tempo, prende molti elementi dal film di Barbie. Tutto inizia con un fiore, che conoscendo la versione originale della storia possiamo immaginare sia un raperonzolo. Il fiore ha poteri curativi e dona longevità. Una donna, Gothel, lo usa per mantenersi sempre giovane. Basta cantare una canzone e il fiore rilascia il suo potere.

La regina del regno, però, è incinta ed è malata. Il re manda a raccogliere il fiore per salvarla. Nasce una bambina dai capelli dorati. Gothel, intuendo che il potere del fiore risiede dentro la bambina, la rapisce e la rinchiude in una torre. Gothel cresce la piccola con amore e le fa credere di essere sua madre. Il potere del fiore magico risiede nei capelli di Rapunzel che, per questo, non devono mai essere tagliati.

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Gothel e Rapunzel

Ogni anno, per l’anniversario della nascita della principessa rapita, il re e la regina lanciano in aria migliaia di lanterne volanti. Rapunzel le vede dalla torre e il suo più grande sogno è quello di sapere cosa sono e di vederle da vicino.

Nel frattempo, Flyn Rider è un ladro senza scrupoli che sta scappando dall’esercito reale per aver rubato la corona della regina. Mentre fugge, si imbatte nella torre e vi si arrampica per nascondersi. Conosce Rapunzel che gli sottrae la corona. Per riaverla dovrà portare la ragazza a vedere le lanterne.

Tra i due scoppia l’amore e, dopo varie peripezie, riescono a sconfiggere Gothel. Rapunzel torna dai suoi veri genitori e sposa Flyn, il cui vero nome si scopre essere Eugene, e vivono per sempre felici e contenti.

Differenze principali

Intanto, la Disney prende da Barbie Raperonzolo l’idea che Raperonzolo non sia la figlia di due contadini ma una principessa rapita. Tuttavia, mentre nel primo film Raperonzolo sposa un principe che si innamora di lei sentendola cantare, esattamente come nella versione dei Grimm, Rapunzel sposa un ladro.

E’ evidente come la Disney in quegli anni stesse cercando di portare in scena personaggi e storie nuove che uscissero dallo stereotipo classico della coppia nobile e di pelle bianca. Infatti, nel 2009 era stato prodotto La principessa e il ranocchio, ovvero la prima principessa Disney nera.

Forse Rapunzel – l’intreccio della torre vuole giocare con l’idea che l’amore non è solo tra un principe e una principessa, ma può nascere all’interno di ogni classe sociale. Operazione che in realtà era già stata fatta con Aladdin nel 1992. Anche Aladdin era un ladro, perchè questo aspetto cambi bisognerà aspettare Frozen (2013) in cui finalmente la principessa si innamorerà di un suddito del regno, ma non di un ladro.

La seconda grande differenza di Rapunzel – l’intreccio della torre è legata al ruolo del fiore e ai suoi poteri. Nella fiaba dei fratelli Grimm non era menzionato nessun potere magico mentre in Barbie Raperonzolo tutta l’ambientazione era fiabesca. Rapunzel si trova a metà: la magia non è una caratteristica normale del mondo in cui vive ma lei possiede dei veri e propri poteri magici.

Per quanto riguarda i capelli, dunque, nelle prime due versioni erano lunghi per poterli usare per issarsi sulla torre, mentre nel film Disney Rapunzel ha i capelli così lunghi perchè tagliarli vorrebbe dire perdere i poteri. Il taglio dei capelli, che prima veniva realizzato da Gothel per punire Raperonzolo e rinchiuderla dentro o fuori dalla torre, ora viene fatto da Eugene che taglia i capelli di Rapunzel per sconfiggere Gothel. In tutti i casi, però, il taglio di capelli coincide con la fine della detenzione nella torre.

La colonna sonora di Rapunzel

Rapunzel – l’intreccio della torre è un film molto divertente. I personaggi sono ben caratterizzati, con una attenzione che non c’era nelle versioni precedenti della storia. Però la versione Disney riprende alcune caratteristiche del personaggio di Barbie, come la passione per la pittura (principale passatempo di Rapunzel dentro la torre) e l’amicizia profonda con un animale da compagnia che vive con la ragazza. Ma, mentre Barbie faceva pressione sull’aspetto fiabesco e meraviglioso del racconto, la Disney punta di più a divertire il suo pubblico e ci riesce con scene volutamente ironiche.

Bellissima anche la colonna sonora che è, a mio parere, una delle più belle della Disney, alla pari con Il Re leone e Aladdin. In particolare, il duetto tra Rapunzel e Eugene che si innamorano, Ora vedo la realtà, è riuscito ad eguagliare l’indimenticabile duetto tra Aladdin e Jasmine. La canzone, infatti, si è anche guadagnata una nomina all’Oscar per miglior canzone.

Eugene e Rapunzel durante il duetto Ora vedo la realtà

La colonna sonora è stata composta da Alan Menken e Glenn Stalen e cantata in italiano da Laura Chiatti.

Conclusioni

Nonostante i cambi effettuati dalla storia principale e le evidenti riprese di dettagli dal film della Lions Gate, Rapunzel – l’intreccio della torre è un ottimo cartone animato. Di fatto, oltre ad aver incassato moltissimo è anche stato ben valutato dalla critica. Oltre alla colonna sonora, è stata apprezzata l’animazione che risulta molto curata, allegra e colorata. Una delle scene più belle è quella del ballo imbastito da Rapunzel in paese: l’alternarsi del punto di vista che ritrae i ballerini prima di lato, poi da sopra, e la successione rapida di scene diverse mette in mostra tutta l’abilità dei disegnatori e della regia.

Il film è divertente e piacevole. La colonna sonora, nonostante sia composta da molte canzoni, non risulta pesante. La storia procede senza interruzioni e le canzoni non vengono percepite come pause narrative. La bellezza dall’animazione contribuisce ad abbellire la trama. Infine, Rapunzel è anche un film emozionante con una bellissima storia d’amore. Anche se cade nel clichè della ragazza che si sposa con il primo che incontra (clichè che solo con Frozen verrà superato), la sua storia con Eugene è credibile ed emozionante.

Rapunzel è certamente un classico Disney che vale la pena di essere guardato, non per nulla è tratto da una delle fiabe più belle degli autori più conosciuti della storia della letteratura fiabesca.

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