Il 16 febbraio (o, per altri, il 19) è stata la Giornata mondiale per la salvaguardia delle balene. Una celebrazione istituita per organizzare eventi di sensibilizzazione nei confronti di questo enorme mammifero in via d’estinzione. Minacciato non solo dai cacciatori ma anche, come tanti altri animali, dall’inquinamento. Perciò in occasione della giornata mondiale si attuano anche gesti rivolti alla salvaguardia dell’ambiente. A differenza della caccia, contro la quale noi esseri umani qualsiasi possiamo fare ben poco, per la salvaguardia dell’ambiente ci sono tante piccole azioni che ognuno di noi può compiere.
Tuttavia, per quanto riguarda la caccia alle balene, è sempre possibile informarsi. Quale film potrebbe essere meglio a tal fine se non l’ultimo riadattamento del romanzo più celebre della letteratura statunitense?
Heart of the Sea
Heart of the sea – Le origini di Moby Dick è un film del 2015 girato da Ron Howard e prodotto dalla Warner Bros, liberamente ispirato al romanzo del 1850 di Herman Melville, Moby Dick.
Il film racconta una storia precedente a quella del romanzo: le origini, come suggerisce il titolo stesso dell’opera. Il regista immagina un giovane Herman Melville (Ben Whishaw) che si reca a casa di Thomas Nickerson per farsi raccontare la storia del naufragio della baleniera Essex, dove l’uomo aveva avuto la prima esperienza in mare all’età di quattordici anni.
Una storia che Thomas non ha mai raccontato a nessuno e il suo peso lo consuma da dentro, giorno dopo giorno. La narrazione inizia, Thomas quattordicenne è interpretato da un giovane ma non inesperto Tom Holland. Oltre a lui, il protagonista della storia è il primo ufficiale Owen Chase (Chris Hemsworth).
La trama di Heart of the sea
Chase è un abilissimo navigatore e marinaio a cui è stato promesso il comando di una nave, ma purtroppo per l’ennesima volta è costretto a partire come primo ufficiale, al seguito del capitano George Pollard Jr (Benjamin Walker). Diventato capitano solo grazie al prestigio della sua famiglia, e non grazie ai propri meriti in mare, Pollard è determinato a non farsi mettere i piedi in testa da Chase e prenderà molte decisioni sbagliate per la spedizione.
A bordo della baleniera Essex, l’equipaggio è diretto nelle acque pacifiche del Sud America dove si prevede di cacciare balene per un totale di 2000 galloni di olio. Arrivati in Chile, i marinai della Essex incontrano dei balenieri spagnoli che li mettono in guardia sull’esistenza di un’enorme e aggressiva balena bianca. Anzichè evitarla, Chase e Pollard decidono di andarla a cercare, convinti che la sua cattura renderà più breve il loro viaggio, dal momento che più grande è la balena, più abbonda l’olio che se ne ricava.
Purtroppo quando, dopo mesi in mare, la Essex trova l’animale, sarà l’inizio della fine. L’enorme balena distrugge completamente la baleniera e costringe l’equipaggio a spostarsi sulle scialuppe. Dispersi in mare aperto, gli uomini iniziano a soffrire la fame e la sete. Mentre la balena continua a inseguirli e ad attaccarli. Saranno pochi a sopravvivere, dopo aver sofferto terribili dolori e commesso terrificanti abomini. Trai sopravvissuti ci sono: Thomas, che costruirà la sua vita sulla terra ferma, Chase che diventerà finalmente capitano ma non più di una baleniera e Pollard che continuare a cacciare la balena bianca per il resto della vita, senza incontrarla mai più.
Ed è qui che il romanzo di Melville ha inizio.
Herman Melville
Il film racconta un immaginario incontro tra un sopravvissuto della Essex e Herman Melville negli anni 40 dell’800. La baleniera Essex è realmente esistita e naufragata nel 1820 a causa di un grosso esemplare di balena bianca. A bordo c’era realmente un primo ufficiale di nome Owen Chase che al suo ritorno raccontò la sua storia nel libro Narrazione del naufragio della Baleniera Essex di Nantucket che fu affondata da un grosso capodoglio al largo dell’Oceano Pacifico.
Tale evento è risaputo che abbia ispirato Herman Melville nella sua stesura di Moby Dick, ma non è provato che abbia mai incontrato o intervistato un sopravvissuto della Essex. Anche nel romanzo, però, c’è un superstite della Pequod (la nave del capitano Achab) che fa da narratore interno.
Secondo Heart of the sea, Melville avrebbe creato la storia di Moby Dick come proseguimento della storia della Essex. Il capitano Pollard sarebbe dunque l’ossessionato Achab. Mentre il giovane sopravvissuto del film si trasforma nell’anziano narratore del romanzo, Ismaele.
Ismaele però, al contrario di Thomas, non è semplicemente l’unico sopravvissuto della nave ancora vivo quando Melville scrive ma è l’unico superstite al naufragio in assoluto.
La questione del bene e del male
Tra Ismaele e Thomas esiste una grande somiglianza: entrambi sono espressione dell’innocenza. Se Ismaele è un anziano religioso spaventato dall’insana e diabolica ossessione di Achab per la balena, Thomas è un ragazzino ancora troppo giovane per essersi mai sporcato le mani e, quando la prima balena viene uccisa, comprende la profondità del peccato compiuto.
Infatti, sia Moby Dick che Heart of the Sea affrontano il problema del male e del peccato. Anche se a prima vista, o lettura, è la balena a rappresentare il male; in realtà sono gli uomini che peccano dandole la caccia. Questo concetto, solo accennato nel film, è fortemente ribadito nel romanzo. Achab è convinto che Moby Dick lo insegua, ma in realtà è esattamente il contrario: la balena è semplicemente un animale che si è difeso da dei cacciatori; Achab è un uomo pieno di rancore e sete di vendetta. E’ lui che insegue la balena per tutto l’oceano. La sua ossessione perversa, il suo odio e la sua voglia di prevalere sull’enorme mammifero rappresentano il male di un’umanità che ai tempi di Melville è sempre più assetata di potere.
La balena rappresenta una forza della natura che l’uomo non può domare e non dovrebbe pretendere di domare. La ricerca di Achab rappresenta i tentativi umani di appropriarsi della terra e del mare, degli animali e della vita del mondo intero. Una ricerca disperata che, fortunatamente, per Achab finisce male. Ma oggi pare stia finendo male per Moby Dick.
Tecniche descrittive
Melville dimostra varie volte nel suo libro il suo interesse per le balene, prendendo parola in prima persona come narratore esterno per descrivere il mammifero. Lo scrittore blocca la narrazione per elencare i vari tipi di balena che esistono e come sono fatti. Descrive i meccanismi della loro cattura e dell’estrazione dell’olio.
Moby Dick è un romanzo estremamente descrittivo, ma Heart of the sea più che le descrizioni delle balene e dei capodogli prende le descrizioni del mare e delle azioni dei marinai. Infatti, viene fatta molta attenzione alla rappresentazione delle operazioni marittime legate alle vele e alla gestione gerarchica dell’equipaggio. Anche la scena dell’estrazione dell’olio dalla balene, che nel libro occupa parecchie pagine, viene riportata nel film con particolare attenzione.
Il film Heart of the Sea
Per quanto riguarda esclusivamente la pellicola, Heart of the sea colpisce soprattutto per la scenografia. Le scene in mezzo al mare sono incredibilmente vivide e rappresentano un oceano sconfinato, pericoloso ma anche magnifico. Lo spettatore si immerge completamente nell’ambientazione.
In particolare la scena della distruzione della Essex è molto suggestiva e ricorda La nave negrieria di William Turner.
Per quanto riguarda la recitazione, la qualità del cast parla da sè. Oltre a Tom Holland e Chris Hemsworth, tra gli attori principali compaiono anche Cillian Murphy e Brendan Gleeson.
Esigua la colonna sonora che lascia spazio alle immagini e ai silenzi dell’oceano.
La trama, come visto, è una rivisitazione del romanzo Moby Dick ed è lo stesso Melville che, nella finzione cinematografica, spiega la genesi dell’opera. Mentre Thomas racconta i suoi segreti, lo scrittore confessa il suo: il primo romanzo che lo ha fatto diventare famoso in realtà non è altro che il racconto di una storia vera, niente è farina del suo sacco. Questa condizione tormenta lo scrittore e lo spettatore comprende la situazione: Melville non vuole più raccontare la storia di altri ma vuole crearne una. Dunque trasforma il capitano Pollard in Achab e narra la sua storia immaginaria.
Conclusioni
Questo articolo non vuole in nessun modo tentare di riassumere il romanzo di Melville che è estremamente ricco di riflessioni non solo di tipo sociale ma anche filosofico e spirituale, ma semplicemente mostrare la correlazione tra il romanzo e il film. Heart of the sea, nonostante sia un film che non segue la storia di Melville, è forse l’adattamento cinematografico di Moby Dick più pertinente alla filosofia di fondo del testo.
Il primo ufficiale Chase arriva alla verità a cui non giungerà mai Achab: è l’uomo che insegue la balena e macchia le proprie mani con il suo sangue. La stessa conclusione a cui giunge Ismaele. Nonostante Moby Dick sia un romanzo complesso e che necessita di un’analisi profonda da parte del lettore, il messaggio di fondo è uno. La balena rappresenta qualcosa di sublime e terrificante al tempo stesso, rappresenta la forza della natura. Achab rappresenta l’uomo che cerca di impossessarsi di quella forza e, non potendovi riuscire, si ossessiona e si trasforma nel male. Quando Achab si identifica con il male, ecco allora la balena diventare simbolo del bene.
Questa idea, sparita dai precedenti adattamenti cinematografici, rimane preponderante in Heart of the Sea.
Dunque per la giornata mondiale della balena, leggere Moby Dick o guardare il film può essere un modo per lasciarci strabiliare dalla potenza terribile e bellissima del gigante per eccellenza del mare: la balena, il cuore dell’oceano – the heart of the sea.
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