Bell’appartamento – 10 film ambientati in uno spazio chiuso

La casa per un uomo è il suo regno, anche se si tratta di un piccolo e risicato appartamento. “Parva sed apta mihi”, quando Ludovico Ariosto fece affliggere questa frase sulla facciata del suo palazzo non sapeva di certo che la casa sarebbe diventata una delle scenografie più usate nel cinema. Tuttavia, un conto è una semplice sequenza, un altro è invece quando un edificio, in questo caso un appartamento, diventa appieno uno dei protagonisti di un’opera cinematografica, restando impresso nella mente degli spettatori forse ancor più delle interpretazioni degli attori.

Dal film horror alla commedia brillante, dal dramma fino all’opera romantica, la casa, come dice Plinio il Vecchio, è quel posto dove si trova il cuore, e dove possono nascere storie sconfinate, magiche ed emozionanti. Già avevamo parlato delle dieci pellicole ambientate in un hotel. Ora vediamo invece una lista di dieci capolavori del cinema ambientati in un appartamento.

#1 Room (2015)

Primo film di questa lista, anche se non è ambientato precisamente in un appartamento. Quella di Room, opera diretta da Lenny Abrahamson, è comunque la rappresentazione di un luogo che nella tragedia di una madre e di un figlio diventa un ambiente familiare, caldo e sicuro allo stesso tempo. Ma le domande che il piccolo Jack (Jacob Tremblay) fa sul mondo che c’è fuori lo porteranno ad uscire da quella caverna, e come uno dei quei prigionieri di Platone fuggirà da quel risicato stanzino, scoprendo che la realtà è ancora più vasta.

Brie Larson e Jacob Tremblay in una scena di Room.

#2 L’appartamento (1960)

Perla del cinema di Billy Wilder con Shirley MacLane e Jack Lemmon, L’appartamento è uno dei film più noti del regista americano. In questo caso l’ambiente domestico è il set per una commedia sentimentale sempre sul filo del grottesco. Il contabile C.C. Baxter (Lemmon), impiegato in una grande compagnia, cerca di aumentare le possibilità di far carriera affittando il suo appartamento per incontri extraconiugali per i suoi colleghi e superiori. E’ proprio durante uno di questi scambi che Baxter s’innamora della giovane Fran Kubelik (MacLane), anch’essa impiegata nella stessa compagnia e amante del direttore.

#3 Rosemary’s Baby (1968)

Roman Polanski sarebbe potuto stare da solo all’interno di questa top 10. Infatti molti dei suoi film sono ambientati in appartamenti come Carnage, L’inquilino del terzo piano o La morte e la fanciulla. Per puro spirito sportivo, come direbbe Fantozzi, dobbiamo citarne solo uno, probabilmente quello più famoso. Rosemary’s Baby è un capolavoro del cinema di Polanski in cui l’appartamento diventa un luogo terrificante, dove non si può stare al sicuro. La giovane Rosemary Woodhouse (Mia Farrow) e il marito Guy (John Cassavetes) vanno ad abitare in un lussuoso appartamento di New York. Proprio quando pensano di aver trovato la felicità, la ragazza si rende conto che i vicini sono dei satanisti e la pace di quella casa viene minata da continui sotterfugi e dubbi, specialmente quando Rosemary scopre di essere rimasta incinta. Un cult horror che è ormai una pietra miliare della Settima Arte.

Rosemary’s Baby, anno 1968.

#4 Ultimo tango a Parigi (1972)

Storia di amore e di sesso che inizia e finisce in quell’appartamento di Parigi, il simbolo di uno dei film più iconici e scandalosi del grande Bertolucci. Ultimo tango a Parigi, con Marlon Brando e Maria Schneider, narra la storia di Jeanne, una giovane che, alla ricerca di una casa in cui andare a vivere con il fidanzato, incontra invece Paul, un americano di mezza età che ha appena perso la moglie. Inizia così una avventura erotica che porta i due a confrontarsi e a riflettere sul senso dell’esistenza umana ma soprattutto sulla loro vita. Celebri, oltre ad alcune scene come quella del burro, restano anche le musiche di Gato Barbieri.

#5 Panic Room (2002)

David Fincher, regista di film indimenticabili come Seven, The Game e Fight Club, nel 2002 dirige Jodie Foster in una storia che fa davvero al caso suo; perché dove c’è Foster la tensione si taglia col grissino. Specialmente quando un thriller come Panic Room si svolge in un unico luogo chiuso. In questo caso si tratta della camera antipanico di un appartamento dove Meg Altman e la figlia Sarah si sono rifugiate, dopo che in casa erano entrati dei malviventi. Quest’ultimi, che sanno che nella panic room c’è una cassaforte, faranno di tutto pur di entrare, senza sapere però che Meg è una donna molto risoluta.

Jodie Foster e una giovanissima Kirsten Stewart in una scena di Panic Room.

#6 La famiglia (1987)

Film corale diretto da Ettore Scola, anche lui autore di film da camera memorabili come Una giornata particolare. La famiglia è un meraviglioso e claustrofobico affresco del Novecento che va dall’inizio del secolo fino alla fine, attraverso la storia di una famiglia borghese che, da dentro quell’appartamento romano, vede il mondo del passato svanire e cambiare con la modernità. Con Vittorio Gassman, Stefania Sandrelli, Carlo e Massimo Dapporto, Fanny Ardant, Sergio Castellito e altri eccezionali interpreti del cinema italiano ed europeo.

#7 La finestra sul cortile (1954)

Hitchcock non fallisce mai, neanche quando ambienta un giallo interamente fra le quattro mura di un appartamento. La finestra sul cortile, classico del cinema hitchcockiano con James Stewart nei panni di un fotografo, Jeffries, che, costretto a casa a causa di una gamba rotta, si mette a curiosare nelle vite del vicinato, scoprendo un misterioso omicidio avvenuto proprio nell’appartamento difronte al suo. Il colpevole, secondo il protagonista, sarebbe un marito che, stufo della consorte, l’ha uccisa e nascosta in giardino. Aiutato dalla fidanzata Lisa (Grace Kelly) e dall’infermiera Stella riuscirà a risolvere il caso. Anche in questo frangente la casa sembra un posto sicuro, fino a quando l’assassino non scopre chi lo vuole incastrare.

La finestra sul cortile (Rear Window).

#8 Nodo alla gola (1948)

Un altro cult di Alfred Hitchcock in questa top10. Nodo alla gola, titolo italiano di Rope, precede di qualche anno La finestra sul cortile. Anche in questa pellicola compare James Stewart, assieme a Farley Granger e John Dall, e anche qui l’azione si svolge in un appartamento; lo stesso dove i due amici Brandon e Philip uccidono un loro vecchio compagno di Harvard, nascondendolo poi all’interno di un baule. Successivamente in quella stanza viene allestito un importante ricevimento al quale si presenteranno anche i genitori del morto. La tensione anche stavolta corre sul filo del rasoio e spalleggiamo fino alla fine i due assassini perché non siano scoperti.

#9 Perfetti sconosciuti (2016)

Perfetti sconosciuti è una dramedy diretta da Paolo Genovese che in un certo modo restituisce al cinema italiano quella verve grottesca e cinica tipica del nostro essere. In questo caso una semplice e allegra rimpatriata fra amici si trasforma in una lotta per la sopravvivenza e in un grande processo in cui i segreti più reconditi degli ospiti nascosti nei relativi cellulari vengono pian piano fuori. Con Marco Giallini, Edoardo Leo, Kasia Smutniak, Valerio Mastandrea, Alba Rohrwacher, Anna Foglietta e Giuseppe Battiston.

#10 Appartamento al Plaza (1971)

Indimenticabile commedia in tre atti diretta da Arthur Hiller interpretata da un Walter Matthau sciolto dal suo compagno di marachelle Lemmon, ma sempre insuperabile e davvero esilarante. Appartamento al Plaza racconta tre storie diverse ma tutte ambientate nel lussuoso albergo di New York. Il primo episodio, intitolato Il matrimonio fallito, narra di una coppia sposata da tanto tempo che cerca di riaccendere la fiamma della passione. Il secondo, invece, vede un ricco produttore cinematografico che, fra un impegno e l’altro, passa il tempo nell’hotel alla ricerca di una compagnia femminile. L’ultimo, forse il più divertente, è intitolato Il matrimonio temuto, in cui un gioioso ricevimento nuziale si trasforma in un inferno per il semplice capriccio di una ragazza.

Walter Matthau in uno dei tre episodi di Appartamento al Plaza (1971).

Leggi anche: Hotel, motel e stanze proibite – I film girati in un albergo.

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