“Io non voglio essere un prodotto del mio ambiente. Voglio che il mio ambiente sia un mio prodotto”. Torniamo a parlare di Martin Scorsese con quello che è stato definito come uno dei film più belli della storia del cinema, alla pari con classici della settima arte come Citizen Kane, già considerato come “il film dei film”, o Lawrence d’Arabia, e potrei continuare all’infinito. The Departed si è aggiudicato il titolo di vero e proprio capolavoro; non facile attribuzione in un’era dove il cinema ha sperimentato già quasi tutto e non c’è più niente da scoprire.

Matt Damon e Leonardo Di Caprio in una scena di The Departed (2006).

Eppure solo grazie a un grande regista con un sguardo che va oltre come Scorsese si può ancora sperare di vedere qualcosa di autentico. Era il 2006, infatti, quando al cinema esce un remake di Infernal Affairs, film del 2002 diretto da Andrew Lau e Alan Mak. The Departed va oltre anche il film originale diventando presto un thriller poliziesco monumentale, costruito su una regia tagliente e cruda e una recitazione davvero eterogenea. Ad abbellire questo ormai classico del cinema scorsesiano, ci sono infatti volti noti del cinema americano.

I due interpreti principali sono Leonardo Di Caprio e Matt Damon. Alle loro spalle, veri mostri sacri come Jack Nicholson e Martin Sheen. E’ infatti riduttivo parlare di Damon e Di Caprio solo come i protagonisti esclusivi di questa pellicola. The Departed è diventato grande soprattutto grazie al rapporto egualitario fra tutti gli interpreti, che allo stesso livello e con la stessa maestria regalano interpretazioni magistrali, sotto la guida, naturalmente, di un maestro come Scorsese.

The Departed – La trama

Boston è divisa in due: da una parte c’è la polizia e dall’altra la banda criminale governata dallo spietato boss irlandese Frank Costello (Nicholson). Quest’ultimo, perché i suoi affari e traffici di droga continuino senza gli intralci della legge, fa entrare all’accademia di polizia di Boston il giovane e intelligente Colin Sullivan (Damon), uno dei suoi prediletti, che in poco tempo riesce a penetrare all’interno della sezione anti crimine, al fianco di uomini come il capitano Ellerby (Baldwin), il sergente Dignam (Wahlberg) e il capitano Queenan (Sheen). Quest’ultimo, a sua volta, scova William Costigan Jr. (Di Caprio), recluta scartata dal dipartimento di polizia, che, grazie alle sue conoscenze nei quartieri bassi e malavitosi della città, diventa una talpa nella banda di Costello.

Naturalmente la situazione inizia a farsi complicata nel momento in cui Costigan deve rintracciare la talpa che il boss ha inserito nel dipartimento di polizia. Allo stesso tempo Sullivan, su ordine di Costello, sta indagando sulla spia di Queenan. Entrambi, tuttavia, dopo una serie di omicidi e dopo l’uccisione del capitano Queenan, scoprono che Costello è un informatore dell’FBI al quale vende informazioni e uomini. Per non finire arrestato o peggio, Sullivan tradisce Costello e lo uccide durante una retata. Costigan, sicuro di poter rientrare alla centrale per recuperare la sua identità e la sua libertà, scopre che la talpa del defunto boss era in realtà Sullivan.

Leonardo Di Caprio è William Costigan Jr.

Dopo aver dato una lettera a Madolyn Madden (Vera Farmiga), sua psicologa nonché donna di Sullivan, Costigan si incontra con l’agente per regolare i conti ma, mentre sta per arrestarlo, viene ucciso dall’agente Barrigan, anche lui a sua volta spia di Costello. Sullivan, che non vuole complici, uccide il collega denunciandolo poi come la talpa che la polizia andava cercando. Madolyn, venuta a sapere tutta la verità, dopo il funerale di Costigan, decide di lasciare Sullivan. L’agente, convinto di essersi salvato, tornando a casa trova il sergente Dignam che, come vendetta per Queenan e per Costigan, lo uccide a sangue freddo con una pallottola in fronte.

Scorsese recupera la tragedia e tutto finisce in un bagno di sangue

Come nelle migliori tradizioni e nelle migliori tragedie, anche The Departed non è certo da meno, e alla fine l’unica cosa che possa davvero riportare ordine nel mondo è la morte. Nel film di Scorsese muoiono tutti, o quasi, e tutti in malo modo. Muore Costello, malavitoso spietato che cresce Sullivan come figlioccio e adotta Costigan come il figlio che non ha mai avuto. Costigan, ad un passo dalla giustizia, viene freddato senza pietà. Muore Mr. French, il braccio destro di Costello, gli uomini della banda e il capitano Queenan. Alla fine anche Sullivan trova la sua fine e l’ordine sembra per il momento ristabilito.

Scorsese recupera opere maestre della tradizione greco-latina come la Medea, Antigone, persino l’Edipo. Il destino governa le vite dei protagonisti e, sebbene sembri il contrario, sono tutti destinati verso un unico e inequivocabile destino. Solo poche persone si salveranno, una tra queste è proprio Madolyn. La donna come simbolo di un essere umano più raziocinante e meno fantasioso, destinata a sopravvivere e a partorire una nuova vita che possa fare la differenza in questo mondo violento e corrotto.

Il bene e il male e il rapporto padre/figlio

Una delle tematiche principali di The Departed è sicuramente il legame indissolubile fra il bene e il male. Tale rapporto non può spezzarsi; non può esistere il bene senza il male. Eppure, in questo paradosso senza tempo, le carte si possono mescolare e le due parti possono assumere forme talmente diverse da non distinguerne più il confine. Nella pellicola di Scorsese, infatti, polizia e malavita rappresenterebbero il bene e il male, ma tuttavia le due parti si scompagino quando uno dei poliziotti entra nella banda di Costello e uno dei criminali entra nella polizia.

Jack Nicholson e Matt Damon.

Entrambi i due uomini sono germi che intossicano e minano la stabilità di una certa sfera sociale; però entrambi rimangono infettati nell’ambiente in cui entrano, e tutto finisce col mescolarsi. Persino una cosa apparentemente più naturale, come il rapporto padre figlio, è ora messa alla prova attraverso la rappresentazione di una società divisa. Scorsese descrive due tipi di padri irlandesi, che ora diventano figure allegoriche di una qualsiasi altra società e così di tutto il genere umano. Da una parte c’è Queenan, il prototipo del bravo irlandese cattolico, gentile, e grande lavoratore. Dall’altra, invece, c’è la figura paterna di Costello: violento e spietato. Da questi due soggetti umani, tra loro molto differenti, nascono due tipologie discordanti di figli che, secondo gli insegnamenti ricevuti e secondo anche l’ambiente in cui sono cresciuti, alla loro maniera si fanno strada nel mondo.

Gli attori e le scene cult

Vincitore di ben quattro premi Oscar, tra cui quello per il miglior film e la miglior regia, The Departed resta noto al grande pubblico per il ricco cast di attori. Fra i già citati Di Caprio, Damon, Nicholson e Sheen, il film conta anche volti noti come Alec Baldwin nella parte del capitano Ellerby, Mark Wahlberg in quella del sergente Dignam, Vera Farmiga, Anthony Anderson e Ray Winstone nel ruolo dello spietato Mr. French.

Il film è famoso anche per alcune scene davvero memorabili. Una fra tutte quella iniziale dove viene presentato il personaggio di Frank Costello. Poi c’è la famosa sequenza del colloquio fra Costigan, Dignam e Queenan e quella in cui quest’ultimo viene scoperto dagli uomini di costello e gettato fuori dalla finestra. Da manuale resta la morte di Costello e tutta la sequenza finale che va dall’omicidio di Costigan fino a quello di Sullivan.

Alec Baldwin e Mark Wahlberg.

Non mancano nemmeno gli omaggi di Scorsese ad altri classici del cinema. Uno lo si vede nella scena della doccia, molto simile a quella di Psycho. Nella sequenza del funerale di Costigan, Sullivan attende il passaggio di Madolyn per poterle parlare, ma la donna continua dritto per la sua strada senza fermarsi. Immagine questa che si rifà al famoso finale del capolavoro di Carol Reed, Il terzo uomo.

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